Pubblichiamo il contributo, in italiano, che l’Osservatorio Repressione ha curato per il Report del CIVIC SPACE WATCH – EUROPEAN CIVIC FORUM
Tag Archives: diritti
Ora parliamo noi! Il lavoro migrante non può essere messo a tacere! Il 30 maggio i migranti tornano in piazza!
Organizzato da Coordinamento Migranti Bologna
ORA PARLIAMO NOI: IL LAVORO MIGRANTE NON PUÒ ESSERE MESSO A TACERE!
Noi siamo migranti che hanno passato la quarantena a fare i lavori essenziali. Siamo donne e uomini che hanno lavorato nei magazzini e nelle fabbriche, nei campi e nei supermercati, che hanno consegnato a casa le merci più varie, che hanno sanificato le vostre case, le aziende e gli ospedali, che hanno badato ai malati e agli anziani. Alcuni di noi invece hanno perso il lavoro, non hanno potuto usufruire dei sussidi statali e ora senza lavoro e reddito rischiano di perdere il permesso di soggiorno.
Carceri: censura e tanatopolitica per l’“umanità a perdere”?
Da quando è cominciata la cosiddetta emergenza Covid-19 e ancor di più da quando s’è avuta la famosa rivolta in diverse carceri il silenzio sulla realtà carceraria sembra diventato legge che nessun media infrange.
Know Your Rights: breve guida ai tuoi diritti davanti alle forze di polizia
Una guida essenziale che illustra in maniera chiara ed accessibile a tutti i diritti di cui si è titolari davanti alle forze di polizia e durante l’intera durata dello stato di arresto o fermo.
Storie ordinarie di repressione nei luoghi di lavoro
Sono storie di ordinaria e quotidiana repressione nei luoghi di lavoro in tempi di Covid 19, atti repressivi che colpiscono le avanguardie sindacali e sociali . Nelle settimane del contagio la repressione si è rafforzata e i datori di lavoro cercano ogni pretesto utile per ridurre al silenzio le voci scomode e conflittuali Continue reading
TerrTerracina. Chiede la mascherina al datore di lavoro: licenziato, picchiato e poi gettato in un canale
Licenziato e picchiato dai datori di lavoro perché aveva chiesto il rispetto delle misure di sicurezza sul lavoro (mascherine). Questi sono i datori di lavoro che il governo Conte tutela con lo scudo penale.
Coronavirus: le Forze dell’Ordine non possono entrare in casa
I poteri attribuiti alle Forze di Polizia per l’esecuzione delle disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 26/04/2020 non si estendono alle private abitazioni
Diritti riproduttivi
Mentre le procedure di routine e non urgenti vengono rinviate nelle aree più colpite dall’epidemia, l’eccezionalità della situazione ha un impatto negativo sul diritto delle donne ad un aborto sicuro. Negli Stati Uniti, ad esempio, i legislatori repubblicani chiedono che qualsiasi nuovo finanziamento per combattere il COVID-19 includa l’emendamento Hyde anti-aborto.
Una storia di lotte per i diritti delle persone con disabilità
Le persone con disabilità o malattie croniche sono state a lungo soggette a una negazione delle cure. Infatti, indipendentemente da dove ci troviamo, abbiamo dovuto far fronte alla carenza di cure mediche, al difficile adattamento all’ambiente architettoninco, al ristretto accesso alle tecnologie di assistenza e all’assistenza personalizzata, e molte altre cose. Allo stesso modo, siamo anche stati soggetti/e all’imposizione di cure. Abbiamo dovuto liberarci dall’iperprotezione familiare, dall’istituzionalizzazione forzata e dalla segregazione in istituzioni specializzate. La storia delle nostre comunità organizzate e in lotta per superare questa doppia disabilità, oggettiva e soggettiva, è una lunga storia.
Polonia: le donne manifestano in difesa dell’aborto nonostante il lockdown, rispettando il distanziamento sociale
20 aprile 2020. Mercoledì 15 aprile il Parlamento polacco ha iniziato la discussione di una proposta di legge che riduce al minimo le situazioni in cui una donna può ricorrere legalmente all’interruzione volontaria di gravidanza. Attualmente il paese ha già una delle legislazioni più restrittive d’Europa sull’aborto, che è consentito solo in caso di stupro, incesto, se la vita della madre è a rischio o in caso di gravi malformazioni. Il progetto di legge arrivato in Parlamento, lo vieterebbe anche in quest’ultimo caso, che secondo le organizzazioni per i diritti riproduttivi rappresenta il 98% delle interruzioni di gravidanza in Polonia. Si tratterebbe sostanzialmente di un divieto quasi totale. Insieme a quello sull’aborto, è arrivato in aula un altro disegno di legge, “Stop Pedofilia”, che mira a criminalizzare l’educazione sessuale per giovani e adolescenti.
Quando il coronavirus impedisce alle donne di abortire. Le associazioni chiedono liberalizzazione della RU486
19 aprile 2020.
Il diritto all’interruzione di gravidanza messo in discussione dal coronavirus
«Ho passato l’ultimo giorno utile prima del decreto che ci ha bloccati a casa, a tentare di contattare telefonicamente, invano, consultori e ospedali. Il giorno dopo sarei dovuta andare di persona, ma non è più stato possibile. Gli unici che mi hanno risposto non hanno più il reparto di ginecologia».
«Il mio medico di base non vuole farmi il certificato necessario per l’aborto, il mio ginecologo privato è obiettore, il consultorio del mio paese è chiuso, a quello della città vicina che dovrebbe essere aperto per emergenze non risponde mai nessuno».
Modulistica / istanze [Carcere]
Proseguendo nella lettura, potete prendere visione delle istanze più comuni e della relativa modulistica richiesta in carcere.
Coronavirus: un’associazione Pro-life chiede la sospensione dell’aborto in Italia
31 marzo 2020. Come diceva Simone De Beauvoir: “Non dimenticate mai che sarà sufficiente una crisi politica, economica o religiosa perché i diritti delle donne siano rimessi in discussione. Questi diritti non sono mai acquisiti. Dovete restare vigili durante il corso della vostra vita”.
Mai frase più attuale, soprattutto durante questa emergenza coronavirus che è tristemente diventata fautrice di una crisi politica, economica e in parte anche religiosa.