Category Archives: Virus, corpi e genere

Grandi scioperi in Polonia contro la decisione di rendere l’aborto quasi del tutto vietato.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi, incendio, cibo e folla

28 gennaio 2021 – Ieri il governo polacco ha annunciato l’attuazione del divieto quasi totale di aborto, una legge che proibisce l’aborto in caso di malformazioni del feto, restringendo così ulteriormente la già esigua possibilità di ottenere un aborto legale.

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La MagniFica: occupazione e sgombero al volo

Da radioblackout.org

Due giorni fa la Magni*fica Occupata Casa delle Donne* ha tentato una nuova occupazione dopo lo sgombero del 22 settembre. Dopo appena un’ora e mezza di occupazione, la digos al completo ha preso a calci e pugni una quindicina di compagnx che si trovavano all’esterno e ha sgomberato coattamente lo spazio.

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Sgomberata la Limonaia di Pisa

Pisa: sgomberata la Limonaia ma la marea femminista non si ...
CONTINUA L’ATTACCO AGLI SPAZI TRANSFEMMINISTI
Martedì mattina la polizia a Pisa ha sgomberato il centro transfemminista “La Limonaia”, uno spazio occupato dal 2017 che negli anni ha aiutato centinaia di donne a uscire dalla violenza subita, nonché presidio di supporto per chi aveva difficoltà di accesso all’aborto agli anticoncezionali.

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Per non farci seppellire

Guarda oltre ciò che vedi | Ph. Giulia Ietro

9 dicembre 2020, Riceviamo e pubblichiamo:

PER NON FARCI SEPPELLIRE
riguardo alla TAZ del 13/12 a Milano

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Donne e lavoro: effetto pandemia tra carico familiare e gender pay gap

Donne e lavoro

26 novembre 2020

Smart working, didattica a distanza, gender pay gap e carico di cura familiare. Questi sembrano essere ad oggi gli elementi che hanno caratterizzato la situazione lavorativa delle donne italiane durante la prima fase della pandemia da Coronavirus.

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Ferrara. Sistema patriarcale: Pandemia sociale

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25 marzo 2020 – Ferrara. Al di là della cornice istituzionale prestabilita per il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Centro Sociale la Resistenza si esprime in solidarietà oggi, come ogni altro giorno, a tutte le donne, soggettività e trans, alle sex worker e alle migranti che ogni giorno resistono e si ribellano ai confini. Continue reading

25N: la nostra iniziativa femminista dentro e oltre la pandemia

25 novembre 2020

Ciò che le donne stanno vivendo non è una novità, ma la situazione è senza precedenti.

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Polonia, il governo contro le donne

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Il diritto all’aborto in tempi di coronavirus

Vi proponiamo un articolo dal N3/2020 (scaricabile gratuitamente) del bimestrale dell’Uaar, Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. La recente decisione del Consiglio comunale di Iseo (BS) di foraggiare le associazioni integraliste no-choice e garantire una cifra mensile per le donne che desistono dall’aborto è un segno dei tristi tempi del confessionalismo ostile ai diritti delle donne. Ma l’attacco all’autodeterminazione della donna arriva da lontano, come spiega bene la ginecologa Anna Pompili: nel clima di costante colpevolizzazione femminile intorno all’interruzione di gravidanza, anche l’emergenza coronavirus è stata usata come pretesto per limitare – se non negare – l’accesso all’aborto farmacologico.

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Firenze. La magni*fica occupata… e sgomberata

Nessuna descrizione della foto disponibile.

22 settembre 2020

Un Pride indecoroso, transfemminista, queer ha attraversato le strade della città il 18 settembre. Al termine del corteo è stata occupata una villa abbandonata della USL in pieno centro.
Nasceva la Magni*fica occupata, casa delle donne transfemminista queer.
Questa mattina ce ne ha parlato uno degli occupanti.
Poco dopo è scattato lo sgombero e in due sono riusciti a salire sul tetto.

Ascolta la diretta:
https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/2020-09-22-magnifica-1.mp3?_=1

Di seguito il testo di presentazione della Magni*fica, che, siamo certi, al di là dello sgombero odierno continueranno a riempire le strade della città.

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Perù. Aumentano le violenze alle donne al tempo del Covid-19. Dall’inizio della pandemia scomparse nel nulla 2.457 donne, la maggior parte minorenni.

Le autorità peruviane temono che la scomparsa sia stata a causa delle violenze domestiche perpetrate durante la quarantena imposta per frenare la diffusione del nuovo coronavirus.

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Rete Bessa. Il nostro intervento alla piazza di Non Una Di Meno – 26 giugno, Bologna

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Iniziamo a pubblicare sul blog i nostri interventi nelle varie piazze e mobilitazioni che ci hanno coinvolto e che stiamo e ci stanno attraversando. Non sono degli articoli, ma semplicemente gli interventi così come li abbiamo gridati in piazza. L’idea è quella di lasciare una traccia scritta delle varie tappe del nostro percorso tra scuola e strada.

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di questo nessuno parla INCHIESTA MALAFEMME con DIAZ RIGOLINO

Oggi puntata di InfoPoint su RadioBlackout abbiamo parlato di RSA e Covid e operazione RevengeGram

Nel secondo blocco parleremo di violenza di coppia e prevenzione…

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La lotta antilavorista delle sex workers ai tempi della pandemia

Le strade della capitale hanno ripreso le loro sembianze abituali, il traffico è diminuito mentre sono aumentati i posti di blocco delle forze dell’ordine. Ma nelle arterie principali, che dal centro città fuggono verso il raccordo anulare, sono scomparse le lavoratrici del sesso. Il distanziamento sociale, e la paura del contagio, comprimono i rapporti fisici nel territorio circoscritto della coppia. Questo nuovo corso ha un impatto devastante sulla sopravvivenza di chi svolge il lavoro sessuale. E se per chi è in possesso di documenti esiste la possibilità di accedere almeno ai buoni spesa devoluti dai comuni, chi è senza residenza e permesso di soggiorno, si trova da qualche settimana nel vicolo cieco della povertà assoluta”. Comincia così un articolo apparso su Il Manifesto, che ha suscitato la stizza di alcune femministe neo-abolizioniste, a cui poi hanno risposto direttamente le sex workers.

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Ora parliamo noi! Il lavoro migrante non può essere messo a tacere! Il 30 maggio i migranti tornano in piazza!

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Organizzato da Coordinamento Migranti Bologna

ORA PARLIAMO NOI: IL LAVORO MIGRANTE NON PUÒ ESSERE MESSO A TACERE!

Noi siamo migranti che hanno passato la quarantena a fare i lavori essenziali. Siamo donne e uomini che hanno lavorato nei magazzini e nelle fabbriche, nei campi e nei supermercati, che hanno consegnato a casa le merci più varie, che hanno sanificato le vostre case, le aziende e gli ospedali, che hanno badato ai malati e agli anziani. Alcuni di noi invece hanno perso il lavoro, non hanno potuto usufruire dei sussidi statali e ora senza lavoro e reddito rischiano di perdere il permesso di soggiorno.

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