Tag Archives: scuola

Italia. Si moltiplicano le occupazioni delle scuole

Occupazione scuole, la protesta prosegue al classico ma ...

Da Nord a Sud si moltiplicano le proteste degli studenti e le occupazioni di plessi scolastici, contro DaD e gestione governativa dell’emergenza.

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Donne e lavoro: effetto pandemia tra carico familiare e gender pay gap

Donne e lavoro

26 novembre 2020

Smart working, didattica a distanza, gender pay gap e carico di cura familiare. Questi sembrano essere ad oggi gli elementi che hanno caratterizzato la situazione lavorativa delle donne italiane durante la prima fase della pandemia da Coronavirus.

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In Sicilia schierate le forze dell’ordine contro gli assembramenti di studenti

15 ottobre 2020

Punirne dieci per educarne cento. E’ il principio “pedagogico” che il Governo e le forze dell’ordine intendono sperimentare nelle scuole siciliane in tempi di pandemia da Covid-19.

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“Se non si trovano insegnanti è perché sono mancate le stabilizzazioni”

5 ottobre 2020

Cattedre vuote? Secondo il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari gli insegnanti “rinunciano perché hanno paura del Covid o preferiscono il reddito di cittadinanza”. A questa parole replica il Coordinamento Precari/ie Scuola.

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Studenti in piazza, la polizia provoca

28 settembre

Nelle immagini girate dai manifestanti gli attimi di tensione con le forze dell’ordine a margine della mobilitazione per la scuola di sabato 25 settembre. Dopo aver bloccato 150 persone, i poliziotti se la prendono con un ragazzo che ha chiesto a un agente di indossare la mascherina

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Nella scuola più che i banchi mancano gli insegnanti

Insegnanti

28 settembre 2020 – A quindici giorni dall’inizio delle scuole, le criticità non mancano in tutta Italia. Lungo lo stivale si registrano già i primi focolai di Covid-19, che hanno rapidamente segnato il ritorno della didattica a distanza, ma la difficoltà maggiore riguarda il personale docente, che ancora manca in molti istituti.

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Mascherine obbligatorie in Campania e Calabria (e non solo): «Mille euro di multa a chi cammina senza»


25 settembre 2020 – Risalgono i contagi da Covid-19 dopo il calo estivo. In alcuni stati d’Europa torna l’obbligo della mascherina anche all’aperto, ad esempio nella Repubblica Ceca e in molte zone della Francia. Anche in Spagna la comunità autonoma di Madrid ha deciso di estendere le restrizioni alla mobilità nella città con misure che interessano più di un milione di persone, che hanno anche provocato diverse proteste perché considerate come un “confinamento classista” che interessa solo le zone più povere della capitale. L’Inghilterra dal canto suo, dopo aver effettuato un nuovo lockdown “parziale” che vede coinvolti più di 2 milioni di abitanti, già pensa a un nuovo lockdown nazionale, sull’esempio di Israele che è stato il primo stato del mondo ad imporre una seconda chiusura totale. Ed anche in Italia dopo la fine del lockdown si registra un record di contagi riscontrati: circa 1.900 al 25 settembre e quasi 3.000 focolai attivi. Nelle scuole circa 400 quelle colpite e una quarantina di istituti chiusi. Alcuni comuni (ad esempio Foggia, Polignano (Bari), Formia in provincia di Latina, il centro storico di Genova ed altre zone della Liguria come i comuni della Lunigiana) hanno reintrodotto l’obbligo di portare la mascherina anche fuori dai luoghi al chiuso. L’esempio è stato ripreso dal governatore Vincenzo De Luca, che ha reso questa pratica obbligatoria sull’intero territorio della regione Campania attraverso una apposita ordinanza. Introducendo multe fino a mille euro. “Dopo l’ordinanza di ieri ci sono 24 ore di tolleranza sulla mascherina, poi devono partire con multe da mille euro (…). Se nei prossimi tre-quattro giorni – ha detto De Luca in diretta facebook – verifichiamo con gli epidemiologi che la curva del contagio non si stabilizza e non scende, chiuderemo tutto, senza dati tranquillizzanti cominciamo a prendere in mano questioni come la movida, senza nessuna esitazione”.
La Campania è stata poi subito imitata anche dalla Calabria. E come sembra presto anche il Lazio potrebbe seguire la stessa strada delle due regioni. Intanto, dopo Lucoli, frazione dell’Aquila (Abruzzo), Aidomaggiore, piccolo paese di 430 abitanti in provincia di Oristano (Sardegna) è il secondo comune dopo la fine del lockdown in Italia a diventare interamente zona rossa, con la reintroduzione dell’autocertificazione obbligatoria per uscire di casa. Il Governo nega di pensare ad un nuovo lockdown nazionale e pensa a zone rosse localizzate, mentre si prepara a prolungare fino alla fine dell’anno lo “stato di emergenza” in scadenza il 15 ottobre.


“Scuola. Lo spazio negato”

25 settembre 2020 – Torino. Manifestazione studentesca e dei lavoratori e lavoratrici della scuola in occasione dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base. Il presidio, trasformatosi in corteo, è partito dall’ufficio scolastico regionale e si sta ora dirigendo in piazza Castello.
Di seguito il testo del volantino distribuito dagli anarchici e le anarchiche della FAI Torinese presenti per l’occasione.

Livorno. Sosteniamo lo sciopero e le lotte nella scuola

Manifestazioni-presidi a Livorno. Organizzati da Unicobas in Piazza grande.
Giovedi 24 settembre dalle 9 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30 / Venerdi 25 dalle 9 alle 12.30
Giovedì e venerdì le lavoratrici e i lavoratori della scuola sono in sciopero contro le politiche governative nei confronti del sistema scolastico. Due giornate di lotta convocate dal sindacalismo di base che si inseriscono in settimane molto calde sul fronte della scuola, dopo le proteste dei precari dei giorni scorsi e la manifestazione nazionale di Priorità alla scuola di sabato 26 a Roma.

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L’autunno caldo della scuola

Il mondo della scuola scende in piazza per due giorni di ...

Tra mascherine, banchi monoposto, orari delle lezioni stravolti, decine di casi di classi chiuse per contagi da coronavirus, la scuola italiana nell’era post lockdown non fa in tempo a ripartire (a singhiozzo: molti istituti riaprono domani o addirittura lunedì prossimo, causa sanificazione per le elezioni, qualcuno addirittura a ottobre) e già arrivano le proteste di piazza di sindacati e organizzazioni studentesche.

Uno sciopero di due giorni e una manifestazione unitaria coincidono infatti con l’inizio, ieri, di un autunno che si preannuncia molto caldo per il settore istruzione e la ministra Lucia Azzolina.

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25 settembre. Sciopero della scuola (AUDIO)

I sindacati di base hanno indetto sciopero dei lavorator della scuola. In questi mesi la scuola è stata abbandonata: nessuna messa in sicurezza degli edifici, nessuno spazio in più, nessuna nuova assunzione per oltrepassare le classi pollaio. I precari non sono stati stabilizzati, mentre le nomine sulle cattedre vuote sono nel caos, tra graduatorie sbagliate e chiamate on line.
Sulla didattica digitale, in caso di lockdown per pandemia, non c’è alcuna garanzia di accesso all’istruzione per tutt*.

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Covid e distanziamento sociale: nel marsupio il sensore della Fondazione Kessler per tracciare i contatti

Il marsupio col sensore

Col pretesto del virus, si continuano a sperimentare varie tipologie di tecnologia di sorveglianza e tracciamento delle persone.
In questo caso si tratta di un marsupio “tecnologico” sperimentale con dei sensori (chiamati “Janus”) per tracciare i contatti tra i bambini nelle scuole, inventato e brevettato dalla Fondazione Bruno Kessler (FBK) di Trento, la stessa che ha collaborato con il Comitato tecnico scientifico (Cts) del governo per gestire la Fase 2 della cosiddetta “emergenza covid” per quanto riguarda le ripartenze nel mondo del lavoro e appunto della scuola. I sensori registrano le interazioni sociali, i tempi in cui i bambini giocano e stanno assieme e le distanze che i bambini mantengono gli uni dagli altri. Al momento è stato sperimentato in delle colonie estive a Povo e ad Andalo, gestite da due cooperative, su circa una quarantina di bambini a seguito dell’accordo con la Provincia autonoma di Trento e l’Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili.
Dopo il periodo di sperimentazione, l’obiettivo della Fondazione è quello di poterlo introdurre in qualche scuola, incominciando dapprima nell’ambito provinciale del Trentino Alto Adige.
Riproduciamo un articolo di media mainstream che ne davano notizia circa un mese fa, nascondendo ovviamente gli aspetti più inquietanti e parlando di dati anonimi raccolti dai sensori, quando sappiamo bene che, come nel caso dell’app nazionale”Immuni”, nel contact tracing (tracciamento dei contatti) non si tratta mai della memorizzazione di dati completamente anonimi ma solo pseudonimizzati e passibili di re-identificazione. La privacy in questi casi è una pura chimera. 

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Tra classi in isolamento e famiglie in quarantena. Un primo bilancio a pochi giorni dal ritorno tra i banchi.

In quasi tutta l’Italia diversi istituti scolastici si trovano in questi giorni a fare i conti con nuovi casi di Covid-19 e, di conseguenza, date le linee guida del governo, con isolamenti di intere classi e tamponi a tappeto. La regola principale prevista dal protocollo di sicurezza per la riapertura delle scuole, stilato dall’Istituto Superiore della Sanità, dai ministeri di Salute e Istruzione, dalla fondazione Kessler e dalle regioni Veneto ed Emilia-Romagna prevede infatti che in caso di positività di un alunno vengano messi in quarantena tutti coloro che hanno avuto contatti stretti negli ultimi due giorni, cioè compagni di classe e docenti, ma probabilmente anche genitori e parenti. Anche se la ministra Azzolina ha più volte fatto sapere che non sarà possibile azzerare le probabilità di contagi nelle scuole. Di seguito un primo bilancio tratto dai media a pochi giorni dal ritorno tra i banchi di 5,6 milioni di studenti e studentesse.

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A Seriate (Bergamo) e Catania primo giorno di scuola con i carabinieri. Che salgono anche sui bus (14/9/2020)

Le misure per il contenimento del coronavirus e la riapertura delle scuole stanno dando il pretesto al governo e alle forze del (dis)ordine per accelerare il processo di controllo sull’intera società.

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Il rientro a scuola, fantasie ministeriali e dura realtà

Così è arrivato il 14 settembre, la tanto agognata ma anche temuta data di riapertura delle scuole. Questo anche se, in effetti, alcune regioni hanno riaperto le scuole il 7 settembre, e altre lo faranno il 16, il 22 e il 24.

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