Tag Archives: repressione
22 Gennaio 2021 – Bologna. Accusati di violenza privata e imbrattamento per la contestazione del sindacato firmatario di quello che viene definito un accordo-truffa. Ciclofattorini: “Tutte le accuse cadranno. Continuiamo con le nostre rivendicazioni e il nostro percorso”.
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Nuovo attacco agli spazi autogestiti. A Roma, nel quartiere popolare San Lorenzo, il 25 novembre è stato sgomberato il Nuovo Cinema Palazzo. Cariche della polizia al corteo di protesta, con contusi e alcuni fermi.
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20 novembre 2020
Nei giorni scorsi la procura di Napoli ha aperto un fascicolo a carico di nove ragazzi per la mobilitazione del 23 ottobre 2020 con gravissime accuse: devastazione e saccheggio aggravati dalla matrice camorristica e dalla finalità terroristica eversiva.
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Quella che segue è una riflessione sulle forme di repressione del dissenso (soprattutto contro il movimento anarchico), sull’uso e abuso della legislazione antiterrorismo, di Ettore Grenci, avvocato penalista, già Segretario della Camera Penale di Bologna “Franco Bricola” e componente dell’Osservatorio Corte Costituzionale dell’Unione Camere Penali Italiane, e pubblicata da Extremaratio .
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Oggi assistiamo ad un inasprimento della repressione facilitato dall’emergenza sanitaria COVID-19 e, di conseguenza, ad un attacco a tutte le forme di conflittualità compreso il movimento anarchico.
Centinaia di compagni e compagne sono e saranno a breve processati per diverse operazioni repressive portate avanti dalle Procure: Scripta Manent, Panico, Ritrovo, Bialystok, Lince, Renata, Scintilla, Prometeo, processo del Brennero, processo per l’attacco alla sede della Lega di Treviso).
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9 ottobre 2020
Da tempo era stata pubblicizzata, sul web e sui muri della città, una manifestazione a Trento [per venerdì 6 novembre] che aveva l’obiettivo di contestare la gestione della crisi economica e sociale legata alla pandemia, che ha il principale obiettivo di difendere gli interessi di Confindustria e delle aziende più influenti sulla politica nazionale.
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Commenti disabilitati su Trento. Manifestazione 6 novembre. Vietato manifestare. Denunce e fogli di via contro compagni e compagne | tags: denunce, fermi di polizia, fogli di via, manifestazioni, manifestazioni anti-DPCM, ora basta, repressione, Trento | posted in (Auto)Controllo sociale/repressione, Protesta e sopravvivi
(In Cile tra il 18 marzo e il 7 luglio sono state arrestate oltre 90 mila persone, il doppio di quelle registrate nel periodo della rivolta dell’autunno 2019, quando milioni di persone protestavano in strada. Foto Izquierdadiario.es)
1 ottobre 2020 – Non lasciano uscire la gente nemmeno per andare a fare la spesa. L’altro giorno hanno preso alcuni bambini che andavano a comprare qualcosa in un chiosco, li hanno fermati, perquisiti in tutto il corpo e poi gli hanno puntato l’arma alla testa. Uno dei bambini aveva tre anni. La denuncia di una mamma di una delle villas miserias di Buenos Aires, cui è stato ucciso il figlio lo scorso anno, è impressionante. Accade assai spesso che alcuni dei processi che in Europa si manifestano con maggior lentezza e in modo meno intenso e visibile, mostrino prima e più apertamente il loro volto in América Latina. Purtroppo si tratta quasi sempre di un volto spietato. Conosciamo da tempo e fin troppo bene le straordinarie capacità del capitalismo di trasformare le sue crisi, anche le più profonde, in opportunità. Sta accadendo con l’estrattivismo, in América Latina (ma anche da noi), che approfitta dell’emergenza (sanitaria, economica, etc.) per intensificare la violenza predatoria e giustificarne le devastanti conseguenze ambientali e sociali. Come racconta qui Raúl Zibechi, tuttavia, la pandemia e il confinamento forniscono oggi l’occasione per sferrare un’aggressione violentissima ai territori latinoamericani con una repressione di inaudita ferocia nei confronti di chi all’estrattivismo si oppone e, più in generale, dei settori popolari. In particolare di quelli che nell’autunno dello scorso anno erano stati protagonisti di grandi rivolte come quelle cilene ed ecuadoriane. Una impetuosa ondata di assassinii, arresti e abusi di potere da parte delle forze dell’ordine, accompagnata in molte regioni dall’offensiva dei paramilitari, si sta abbattendo sull’intero continente, dalla crescita del razzismo istituzionale e sistematico degli Stati Uniti alle repressioni “normalizzate” sui Mapuche nella Patagonia argentina e cilena. La tenebrosa risonanza tra la denuncia della quarantena selettiva che diventa segregazione in molti quartieri di Madrid, Portland, Bogotà, Rio de Janeiro e Santiago del Cile è piuttosto evidente, ma la resistenza non manca e comincia a organizzarsi
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28 settembre
Nelle immagini girate dai manifestanti gli attimi di tensione con le forze dell’ordine a margine della mobilitazione per la scuola di sabato 25 settembre. Dopo aver bloccato 150 persone, i poliziotti se la prendono con un ragazzo che ha chiesto a un agente di indossare la mascherina
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Commenti disabilitati su Studenti in piazza, la polizia provoca | tags: manifestazioni, repressione, scuola, studenti | posted in (Auto)Controllo sociale/repressione, Scuola/educazione/didattica a distanza
27 settembre 2020
Tra il finire di febbraio e inizi di marzo la presenza del Covid in Italia e nel mondo comincia a preoccupare e spaventare. Non se ne capisce bene l’entità né la reale pericolosità e scienziati, medici e politici si contraddicono a vicenda. Vengono istituite le prime “zone rosse” a livello locale, fino all’annuncio della chiusura a livello generale. Le indicazioni governative sono quelle di mantenere la distanza di almeno 1 metro, di indossare la mascherina e di uscire di casa solo in caso di “necessità”. Bisogna insomma evitare il contatto con le altre persone, è questo l’unico modo per non essere contagiati.
Anche nelle carceri, tra le persone prigioniere cresce la paura: come è possibile proteggersi da questo virus quando si sta ammassati in celle di pochi metri quadri? Come farlo se la direzione penitenziaria non fornisce neanche il minimo di dispositivi di protezione (le mascherine)?
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Commenti disabilitati su La giustizia dello Stato: Prima la violenza, poi la vendetta – Sui 55 avvisi di garanzia arrivati ai detenuti di Rebibbia | tags: avvisi di garanzia, carcere, carcere di Rebibbia, detenuti, detenuti uccisi, repressione, rivolte di marzo, Roma, Stato | posted in Carcere - CPR - Migrazioni
Il caso del ricercatore dell’università di Bologna Patrick Zaki, ancora in custodia cautelare in carcere in Egitto, aveva riacceso la luce sull’asfissiante clima di repressione che regna nel paese. A più di quattro anni dal terribile omicidio di Giulio Regeni il regime di Al-Sisi continua imperterrito nella sua torsione autoritaria, che ha trovato un ottimo alleato nel clima di paura scatenato a livello mondiale dalla pandemia Covid-19
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Commenti disabilitati su La pandemia come ulteriore arma di repressione del regime di Al-Sisi | tags: Al-Sisi, censura, Egitto, Giulio Regeni, lavoratori della sanità, militarizzazione, Patrick Zaki, repressione, stato di emergenza | posted in Racconti e testimonianze dai territori
Nessuna multa deve essere pagata!
Unità e solidarietà contro lo stato di emergenza e la criminalizzazione delle lotte!
Dai primi di luglio la Questura di Milano sta proseguendo la campagna repressiva con cui durante la quarantena ha terrorizzato, criminalizzato, limitato le libertà individuali e collettive multando in modo indiscriminato comuni cittadini che uscivano di casa durante la quarantena e comminando multe a decine di attivisti e militanti che hanno organizzato e preso parte a presidi, flashmob, manifestazioni durante la quarantena e nei mesi di maggio, giugno e luglio.
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4 settembre 2020; di Giovanni Iozzoli
Dici “maxiprocesso” e vengono alla mente le memorie complicate degli anni ’80 – Michele Greco e Pippo Calò dietro il gabbione dell’aula bunker di una Palermo insanguinata, centinaia di imputati, gli elicotteri volteggianti sui tetti del palazzo di giustizia. Bene, dimentichiamoci di quell’anticaglia. Ci sono un paio di nuovi maxiprocessi in pista; lo scenario sarà meno melodrammatico e di telecamere ne vedremo pochine. Anche Modena è meno affascinante, come location criminal-giudiziaria. Però è proprio nell’amena cittadina estense che si celebreranno due surreali maxiprocedimenti giudiziari: alla sbarra non ci saranno boss mafiosi e sicari, ma padri e madri di famiglia – classe operaia del segmento modenese più povero e precario –, accusati di aver lottato per difendere la propria condizione.
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Per le note rivolte dei detenuti nelle carceri italiane dello scorso marzo, cioè in pieno lockdown per il coronavirus, stanno ora arrivando le prevedibili misure repressive fatte di rinvii a giudizio e futuri processi.
Lo Stato, non contento di avere ammazzato 14 detenuti durante le proteste ed aver attuato violenze e misure fortemente discriminatorie usate dal DAP, dai direttori e dalle guardie carcerarie durante l’intero lockdown, ora accusa le persone detenute di aver preordinato un “piano criminale”. Ma criminale semmai è stata la scelta politica di lasciare migliaia di persone a lambire e morire in carcere e a contagiarsi l’un l’altro per evitare di varare un qualche provvedimento di indulto.
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Commenti disabilitati su Milano, rivolta nel carcere di Opera all’inizio del lockdown: lo Stato presenta il conto, chiesto il processo per 22 detenuti | tags: carcere, Carcere di Opera, carcere di San Vittore, detenuti, processi, repressione, rivolte di marzo | posted in Carcere - CPR - Migrazioni
Linea dura sull’immigrazione: caccia all’untore e altri spauracchi razzisti. Intanto a Foggia continuano le aggressioni. Da Comitato Lavoratori delle Campagne
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VLAD (Vademecum Legale contro gli Abusi in Divisa) DELL’ASSOCIAZIONE ACAD È DI NUOVO ONLINE!
SCARICATELO, LEGGETELO, DIFFONDETELO!
Scaricalo qui: https://www.acaditalia.it/wp-content/uploads/2020/05/vlad-integrale.pdf
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