Tag Archives: ministero dell’interno

Evviva la pandemia! Evviva lo Stato di polizia!


7 novembre 2020, di Sandro Moiso

Mentre da giorni i media impazzano per tenerci informati sul golpismo trumpiano (dimenticando di dire che anche quando erano i repubblicani a vincere ogni volta abbiamo dovuto sorbirci la solfa delle richieste di riconteggio dei voti o delle presunte truffe elettorali), qui nell’Italietta “democratica ed europeista” il Viminale ha specificato in un’odierna circolare che «La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21.00, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private» (qui).

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“Nessuno deve rimanere senza casa!”

8 settembre 2020

Appello di YaBasta e altre realtà regionali sugli effetti della circolare emanata dal Viminale a metà agosto: “Mentre aumentano i contagi e molti servizi per senza fissa dimora interrotti o parzialmente funzionanti, le Prefetture disporranno nei prossimi giorni l’uscita di decine di persone dai progetti in cui sono accolte, anche con vulnerabilità e disabilità certificate”.

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Linea dura sull’immigrazione, caccia all’untore e attacchi razzisti a Foggia

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Linea dura sull’immigrazione: caccia all’untore e altri spauracchi razzisti. Intanto a Foggia continuano le aggressioni. Da Comitato Lavoratori delle Campagne

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FAHRENHEIT Covid/19

29 marzo 2020

Oltre 10 mila morti accertati. Più d’un terzo delle vittime globali.
Il tragico record italiano della polmonite virale Covid-19 non è una catastrofe naturale, è una strage, che ha dei colpevoli: in primis coloro che hanno avuto responsabilità di governo, sia a livello nazionale che locale, e che in questi decenni hanno tagliato fondi alla Sanità pubblica, chiudendo ospedali, negando attrezzature e presidi indispensabili, eliminando posti letto e posti di lavoro in nome d’una spending review che dà più valore al pareggio di bilancio che al bilancio delle vittime.  

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