Napoli. Diritto alla casa contro De Luca e Asl

Alcune lotte per la casa a Napoli

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La corsa al vaccino Covid-19

10 settembre 2020

La Cina comunica di aver depositato il marchio di proprietà intellettuale del vaccino contro il covid-19 che la società CanSino Biologics sta sviluppando insieme all’Istituto Scientifico Militare Cinese. Le azioni dell’azienda cinese sono aumentate di quasi il 14% in una giornata mentre le azioni di Moderna o Quidel, due società in corsa per ottenere il vaccino, sono contemporaneamente calate in borsa.

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Dietrologie e complottismi sono la versione aggiornata del nuovo negazionismo storiografico

In un articolo apparso sul manifesto del 9 settembre 2020, Marco Rovelli, sostiene che vi sia una fondamentale differenza nella cultura del sospetto che anima gli attuali negazionismi complottisti sul covid, no vax ecc… e la cosiddetta «controinformazione applicata su piani spazio temporali specifici»: strategia della tensione, rapimento Moro, trattativa Stato-mafia (leggi qui). In realtà esistono decisive affinità tra i due modelli di negazionismo: il primo scientifico, l’altro storiografico.

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Nessuna multa dev’essere pagata.

Nessuna multa deve essere pagata!

Unità e solidarietà contro lo stato di emergenza e la criminalizzazione delle lotte!

Dai primi di luglio la Questura di Milano sta proseguendo la campagna repressiva con cui durante la quarantena ha terrorizzato, criminalizzato, limitato le libertà individuali e collettive multando in modo indiscriminato comuni cittadini che uscivano di casa durante la quarantena e comminando multe a decine di attivisti e militanti che hanno organizzato e preso parte a presidi, flashmob, manifestazioni durante la quarantena e nei mesi di maggio, giugno e luglio.

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“Nessuno deve rimanere senza casa!”

8 settembre 2020

Appello di YaBasta e altre realtà regionali sugli effetti della circolare emanata dal Viminale a metà agosto: “Mentre aumentano i contagi e molti servizi per senza fissa dimora interrotti o parzialmente funzionanti, le Prefetture disporranno nei prossimi giorni l’uscita di decine di persone dai progetti in cui sono accolte, anche con vulnerabilità e disabilità certificate”.

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Gli utili idioti mi han convinto: ragiono come loro

Avevo pensato di mokusatsu l’adunata neofascista della Bocca della Verità di domenica a Roma. Mokusatsu, ovvero “Lo uccideremo col silenzio” è una parola giapponese che sta per ‘ignorare’ o ‘trattare con tacito disprezzo’.

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Milano. Sgomberato Lock

Sgomberato Lock

8 settembre 2020. Questa mattina la Polizia si è presentata in Ortica per eseguire l’annunciato sgombero di Lock, la nuova occupazione in via Trentacoste 7. La Questura di Milano era parsa subito irremovibile sulle possibilità di sopravvivenza del nuovo spazio liberato. La motivazione ufficiale dello sgombero è quella dell’emergenza Covid anche se non vanno sottovalutate le pressioni della proprietà. Ricordiamo che gli occupanti del Lock, durante la pandemia, avevano dato un importante contributo solidale con la Brigata Scighera, ma la gratitudine, si sa, in questa metropoli, non ha cittadinanza. Inizia quindi nel peggiore dei modi questo settembre milanese caratterizzato da un ampio attacco agli spazi sociali al quale si sta costruendo una risposta con l’assemblea di Torchiera di settimana scorsa e quella al Lambretta del 15 settembre.

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I pazienti positivi al Covid-19 nelle Rsa di Bergamo. Ecco come è andata

8 settembre 2020

Dati inediti dell’Ats di Bergamo permettono di ricostruire quanto accaduto nella fase più acuta dell’epidemia nelle strutture di cure intermedie ed Rsa del territorio. Dai trasferimenti dei contagiati provenienti dagli ospedali disposti dalla Regione ai ritardi nei tamponi e nelle forniture di dispositivi di protezione. Nessuna risposta sui decessi

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Più digitali, meno umani

7 settembre 2020

Dal 2019 le vendite di Amazon hanno superato quelle di Walmart, il più grande supermercato del pianeta. Con la pandemia, poi, sono cresciute in modo esponenziale, facendo di Jeff Bezos l’uomo più ricco del mondo con una fortuna personale stimata in poco meno di due miliardi di dollari. Nel luglio scorso, Amazon, Google, Facebook e Apple – con Microsoft, le prime cinque imprese tecnologiche del pianeta – sono state chiamate a rispondere all’accusa di utilizzare gravi scorrettezze e pratiche monopoliste contro i competitor minori, i clienti e i consumatori in un’audizione, durata diverse ore, di fronte al Congresso degli Stati Uniti. Ne ricaveranno, probabilmente, poco più di un rimprovero e poi quella non è certo l’accusa più grave che si possa muovere al “capitalismo delle piattaforme” mentre sembrano crollare i nodi strutturali dell’economia, ma quelle accuse vorranno pur dire qualcosa per chi ha fatto una religione della “libertà del mercato”. In questo articolo, Aldo Zanchetta indica invece, anche grazie a pochi cenni di storia, alcune delle questioni cruciali che riguardano i pericoli insiti nelle relazioni umane con le tecnologie. Lo fa, in estrema sintesi, con un riferimento assai solido al pensiero illuminante quanto anticipatore di Ivan Illich. Un esempio? Nel lontano 1972 il Massachussets Institute of Technology stilò, su commissione del Club di Roma, un notissimo documento intitolato “I limiti dello sviluppo”. Invitava a mitigare lo sviluppo industriale per ridurre il consumo di risorse “non rinnovabili” e a realizzare il passaggio graduale a una economia basata sulle nuove tecnologie digitali, immateriali. Illich non era certo fautore di una società ad alta intensità di merci, ma dissentiva sostenendo che gli effetti che sarebbero derivati dalle tecnologie digitali sulle menti sarebbero stati più gravi di quelli materiali causati dalla produzione industriale. Parecchi anni dopo precisò il suo pensiero: a proposito del declino dell’era degli strumenti apparsi con l’uomo, sostituiti poco a poco dai sistemi, spiegò che se i primi erano come una protesi della mano, coi sistemi era l’uomo a divenire protesi

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Note sulle sanzioni per violazione del “distanziamento sociale”

da https://panetteriaoccupata.noblogs.org/post/2020/09/07/note-sulle-sanzioni-per-violazione-del-distanziamento-sociale/

Socializziamo uno scritto preparato per l’assemblea tenutasi alla Panetteria Occupata sabato 5 settembre come riflessione sul tema dell’utilizzo delle sanzioni per violazione del “distanziamento sociale”. Insieme a queste riflessioni che abbiamo voluto socializzare come nostra base per lo sviluppo di un percorso collettivo di risposta a questa forma di repressione alleghiamo delle note scritte all’inizio di questo anno (prima del periodo Covid) rispetto ai “Decreti sicurezza” in un momento in cui era all’ordine del giorno la necessità di una loro critica radicale. Pensiamo che entrambi questi terreni parziali di critica e di lotta siano oggi percorribili e necessari.

PDF: note-su-sanzioni

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«Non ce n’è coviddi». Negazionisti in piazza anche a Roma

7 settembre 2020

Per uno scherzo della storia, o della questura, i no mask che si battono contro la “dittatura sanitaria” e i complotti globali hanno manifestato a Roma in piazza Bocca della Verità. Si è vista un’accozzaglia multiforme, tenuta insieme da convinzioni paranoidi in cui la realtà diventa materia indistinguibile

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«Wir sind das Volk». Estrema destra e no mask in Germania

7 settembre 2020

Dove nascono e come sono state egemonizzate dai militanti neonazisti le Hygienen-demos, le manifestazioni tedesche di chi rifiuta le misura anti-covid.

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Sterpaglia – aperiodico errante kavernicolo

 

Per visualizzare e scaricare Sterpaglia, clicca sul link.

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La fase e la pandemia

L’esperienza del lockdown ha forse solo rafforzato, in coloro i quali sanno leggere la fase, la consapevolezza di un adagio che tiene banco tutt’ora nello sproloquio polemico che passa sotto il nome di dibattito politico, ossia la responsabilità individuale di ogni singolo per il buon andamento della società. Se da un lato è innegabile che il piccolo gesto quotidiano reiterato nel tempo da un numero crescente di persone crea problemi, dall’altro questo assunto viene distorto e reindirizzato su corpo sociale come giustificazione per ogni situazione negativa. È un po’ come la faccenda dei rifiuti: se da un lato c’è chi li butta in ogni dove dall’altro si pretende che il comportamento del singolo sopperisca all’inerzia dell’industria di abbandonare alcuni materiali pericolosi, o peggio che il singolo si trasformasse in una sorta di micro-centrale di smistamento. Questo piccolo esempio è per inquadrare la fase, incentrata sulla responsabilizzazione del corpo sociale per quanto concerne le azioni delle varie governances.[1]

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Un futuro virale

6 settembre 2020

1. Pandemia: presente e futuro immediato

Questo primo semestre del centesimo anno di Umanità Nova è stato dominato dal COVID-19 e dagli eventi collegati: in primo luogo il lockdown, il suo uso politico, le questioni di classe. Ora che riapriamo dopo la sospensione estiva, nel momento in cui scriviamo queste righe (30 agosto 2020), i media sono dominati dall’aumento dei casi rilevati positivi e dal timore di una seconda ondata, con tutte le conseguenze del caso tra cui un nuovo possibile lockdown, totale o parziale.

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