Tag Archives: seconda ondata

Francia. La notte non è tenera

Sull’hoverboard nel cortile deserto del Louvre

17 ottobre 2020

Coprifuoco. È una manifestazione esemplare del potere, l’occupazione poliziesca di uno spazio e di un tempo di libertà. La misura simbolicamente più odiosa e materialmente più inefficace che l’emergenza sanitaria abbia riesumato

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Italia. Quota diecimila, ospedali in allarme

Quota diecimila, ospedali in allarme

17 ottobre 2020

Ieri è stata superata la soglia di 10 mila nuovi casi positivi in 24 ore. Per l’esattezza, sono stati 10.010, rilevati grazie a 150 mila tamponi. Sono circa 1.200 in più del giorno precedente, mentre i test sono oltre dodicimila in meno. Il rapporto tra casi positivi e tamponi sale ancora e adesso tocca il 6,6%. Rispetto a giovedì si registrano 55 decessi, cioè 28 in meno. Ma questa è l’unica nota positiva della giornata: i pazienti in terapia intensiva aumentano di 52 unità e adesso i ricoverati gravi sono 638.

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Bologna. Chiusura di alcune piazze.

Il Comune di Bologna chiude alcune piazze frequentate soprattutto dai giovani. Una foglia di fico che nasconde la totale inerzia riguardo ai veri luoghi del contagio, soprattutto mezzi di trasporto e luoghi di lavoro.

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Milano si ammala, scenari di un possibile lockdown

Milano si ammala, scenari di un possibile lockdown

15 ottobre

Ora ad avere paura è Milano. A differenza della prima ondata, questa volta il grande malato lombardo è il capoluogo. È nelle corsie degli ospedali milanesi che si vede il ritorno del virus.

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La politica assassina del governo Conte bis di fronte alla ripresa del coronavirus

14 ottobre 2020, di https://noinonabbiamopatria.blog

Con questo titolo non c’è alcuna possibilità di essere fraintesi. Non c’è alcuna contiguità con la teoria che il covid-19 non esiste o non faccia male. Esiste e fa male! La teoria negazionista è una visione sociale determinata dalle necessità del processo di riproduzione delle relazioni complessive del valore del capitale che rendono impossibile contrastare la pandemia, in quanto è un elemento endogeno del processo stesso dell’accumulazione del capitale e della distruzione delle forze produttive naturali che ne consegue. In sostanza il capitale impersonale, stretto tra rincorsa all’accumulazione e creazioni delle condizioni di riproduzione della forza lavoro, oscilla tra DPCM e negazionismo.

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Trasporti. Come prima, peggio di prima

Trasporti. Come prima, peggio di prima
7 ottobre 2020
Torino. In uno dei tanti pomeriggi annuvolati che questo ottobre ci riserva, un gruppo di compagni e compagne ha scelto di farsi un giro su alcuni mezzi delle principali linee GTT della rete urbana locale. Volantini e speakeraggio al megafono per raccontare la cruda guerra ai poveri al tempo della pandemia: il costo esoso del biglietto, i tagli alle corse e il diradarsi delle fermate, il sovraffollamento dei bus che impedisce il mantenimento delle distanze e la tutela della salute di chi ogni giorno è costretto a servirsi dei trasporti per mettere insieme il pranzo con la cena, la ripresa dei controlli alle fermate, le crescenti spese militari unite agli enormi tagli ai servizi sociali fondamentali.

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Covid 19: di nuovo, non c’è nulla di nuovo

17 ottobre 2020

Proviamo a delineare alcuni spunti sulla “nuova” fase covid19 che stiamo attraversando, seppur “nuova” sia un aggettivo poco calzante. Di nuovo, si rimpallano responsabilità, si accendono allarmismi, si corrono rischi.

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Paura “seconda ondata”. Mascherine all’aperto obbligatorie anche in Sicilia

Mascherina obbligo aperto Covid dove Lombardia Genova Campania Calabria Sicilia

27 settembre 2020

Quello delle mascherine all’aperto per arginare il pericolo di una “seconda ondata” del virus che provoca il Covid-19 sembra essere diventato un mantra. Già l’ultimo dpcm del premier Conte aveva prorogato fino al 15 ottobre le misure decise finora (suscettibili di un prossimo prolungamento fino alla fine dell’anno): tra queste anche l’obbligo di indossare la mascherina dalle ore 18.00 alle 6.00 nei luoghi all’aperto dove “non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza di un metro dalle altre persone” e dove permanga il rischio di “assembramenti” ovvero davanti a locali notturni, nelle vie della cosiddetta “movida”, nei dehor di pub e ristoranti a meno di essere seduti a un tavolo. Queste misure sono state da qualche giorno inasprite da alcune regioni. Dopo la Campania e la Calabria, ora con un’ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci il 27 settembre (valida dal 30 settembre al 30 ottobre) l’uso della mascherina all’aperto è stata resa obbligatoria anche in tutta la Sicilia.

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Francia, tra pandemia in ascesa e scioperi

Francia

26 settembre 2020

Non c’è solo la Gran Bretagna, al centro di uno scambio di battute tra il premier Boris Johnson e il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, tra i Paesi in cui la pandemia da Covid-19 sta facendo vorticosamente risalire la curva dei contagi.
In Europa un altro Paese che viaggia quotidianamente a cinque cifre è la Francia. “Se ogni giorno in Italia vengono trovati circa 1500 nuovi positivi – osserva ai nostri microfoni Lorenzo Battisti, che si trova a Parigi – in Francia sono tra i 10 e i 13mila“.

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Mascherine obbligatorie in Campania e Calabria (e non solo): «Mille euro di multa a chi cammina senza»


25 settembre 2020 – Risalgono i contagi da Covid-19 dopo il calo estivo. In alcuni stati d’Europa torna l’obbligo della mascherina anche all’aperto, ad esempio nella Repubblica Ceca e in molte zone della Francia. Anche in Spagna la comunità autonoma di Madrid ha deciso di estendere le restrizioni alla mobilità nella città con misure che interessano più di un milione di persone, che hanno anche provocato diverse proteste perché considerate come un “confinamento classista” che interessa solo le zone più povere della capitale. L’Inghilterra dal canto suo, dopo aver effettuato un nuovo lockdown “parziale” che vede coinvolti più di 2 milioni di abitanti, già pensa a un nuovo lockdown nazionale, sull’esempio di Israele che è stato il primo stato del mondo ad imporre una seconda chiusura totale. Ed anche in Italia dopo la fine del lockdown si registra un record di contagi riscontrati: circa 1.900 al 25 settembre e quasi 3.000 focolai attivi. Nelle scuole circa 400 quelle colpite e una quarantina di istituti chiusi. Alcuni comuni (ad esempio Foggia, Polignano (Bari), Formia in provincia di Latina, il centro storico di Genova ed altre zone della Liguria come i comuni della Lunigiana) hanno reintrodotto l’obbligo di portare la mascherina anche fuori dai luoghi al chiuso. L’esempio è stato ripreso dal governatore Vincenzo De Luca, che ha reso questa pratica obbligatoria sull’intero territorio della regione Campania attraverso una apposita ordinanza. Introducendo multe fino a mille euro. “Dopo l’ordinanza di ieri ci sono 24 ore di tolleranza sulla mascherina, poi devono partire con multe da mille euro (…). Se nei prossimi tre-quattro giorni – ha detto De Luca in diretta facebook – verifichiamo con gli epidemiologi che la curva del contagio non si stabilizza e non scende, chiuderemo tutto, senza dati tranquillizzanti cominciamo a prendere in mano questioni come la movida, senza nessuna esitazione”.
La Campania è stata poi subito imitata anche dalla Calabria. E come sembra presto anche il Lazio potrebbe seguire la stessa strada delle due regioni. Intanto, dopo Lucoli, frazione dell’Aquila (Abruzzo), Aidomaggiore, piccolo paese di 430 abitanti in provincia di Oristano (Sardegna) è il secondo comune dopo la fine del lockdown in Italia a diventare interamente zona rossa, con la reintroduzione dell’autocertificazione obbligatoria per uscire di casa. Il Governo nega di pensare ad un nuovo lockdown nazionale e pensa a zone rosse localizzate, mentre si prepara a prolungare fino alla fine dell’anno lo “stato di emergenza” in scadenza il 15 ottobre.


Pandemia di classismo, a Madrid il lockdown riguarda solo i poveri

23 settembre 2020

Madrid. L’amministrazione di destra, oltre ad aver sottovalutato il primo stato d’allerta della pandemia, ha deciso un confinamento solo per le periferie dove vivono soprattutto immigrati e altre persone appartenenti alle fasce sociali più svantaggiate

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COVID-19: Potenziare non solo le strutture ospedaliere ma anche i presidi sul territorio e la medicina di base per scongiurare la seconda ondata

24 settembre 2020

In Italia i deceduti sono 20 nelle ultime 24 ore per un totale nazionale di 35.758. Tra loro un ragazzo di 33 anni, operatore sanitario positivo al covid19, morto ieri pomeriggio al pronto soccorso di Cagliari. Il giovane si era contagiato in costa Smeralda ed era seguito a domicilio ma le condizioni hanno subito un rapido peggioramento fino al decesso. L’uomo era stato uno dei primi contagiati di questa estate, quando si era registrato un enorme focolaio di Sars-CoV-2 in Costa Smeralda, dove il 33enne aveva trascorso alcuni giorni di vacanza. Le sue condizioni di salute si sono aggravate all’improvviso nella giornata di ieri. L’operatore sanitario era seguito a domicilio dall’Ats, è arrivato in condizioni disperate in ospedale, con una grave insufficienza respiratoria.

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