Tag Archives: quartieri poveri

Pandemia di classismo, a Madrid il lockdown riguarda solo i poveri

23 settembre 2020

Madrid. L’amministrazione di destra, oltre ad aver sottovalutato il primo stato d’allerta della pandemia, ha deciso un confinamento solo per le periferie dove vivono soprattutto immigrati e altre persone appartenenti alle fasce sociali più svantaggiate

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Torino. Uno sguardo su Aurora e Barriera

1 giugno 2020

Da quasi un mese abbiamo lasciato sul fuoco una pentola bollente senza più curarcene, ma è giunto il momento di provare a fare il punto su come le istituzioni cittadine hanno deciso di provare a serrare il coperchio.

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Pandemia e repressione in Cile. Una lettera della Coordinadora Feminista 8 de marzo

Pubblichiamo la lettera del Comitato Internazionale della Coordinadora Feminista 8 de marzo cilena, che denuncia l’aggravarsi della repressione del presidente Piñera di fronte alla nuova esplosione di manifestazioni e proteste sociali. Nel mezzo della pandemia, il 18 maggio a Santiago e in tutto il paese in migliaia sono scesi in piazza contro l’uso dei fondi pubblici per salvare i profitti e non le persone, ridotte alla fame. Si è riaccesa così la contestazione delle politiche del governo che dallo scorso autunno sta mettendo in crisi il neoliberalismo cileno.

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Stati Uniti: a New York militarizzazione dei quartieri poveri

Mentre il numero dei morti sta velocemente raggiungendo quota 70 mila, il virus e’ arrivato fin dentro la Casa Bianca costringendo alcuni membri della Task Force a mettersi in quarantena. Intanto alcuni media hanno rivelato come l’amministrazione Trump abbia ostacolato la pubblicazione di un documento creato dal Centers for Disease Control and Prevention.

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GENOVA: LA PERIFERIA AI TEMPI DEL VIRUS

Nei quartieri dei ricchi non canta nessuno. Trincerati negli ampi appartamenti in cui vivono per lo più da soli gli anziani genovesi non escono, spediscono badanti munite di mascherina a fare la spesa (con parsimonia, i supermercati sono pieni come al solito, mancano solo i prodotti in offerta). Le spiaggette rocciose che costeggiano e delimitano i quartieri alti, in genere frequentate da bagnanti di lungo corso per buona parte dell’anno, sono insolitamente vuote e prive di vita, fatto salvo per le seconde case di lombardi fuggiti, di colpo aperte dopo anni di quasi completa chiusura, finalmente popolate, con le finestre spalancate nel clima mite e il vociare di un accento insolito. Il clima che si respira è quello immortalato da James Ballard in Kingdom Come, solo che qui l’incubo che avrebbe dovuto risvegliare i suburbs dal loro velenoso torpore è finalmente arrivato. Il deserto sociale dei “quartieri morti”, come li ha definiti un vecchio sociologo genovese, si palesa in tutta la sua evidenza. Continue reading