Category Archives: Racconti e testimonianze dai territori

Il Coronavirus si abbatte sui Paesi poveri, ma noi siamo nella Fase 2 e ce ne freghiamo

Più di 20mila casi in un giorno in Brasile, più di 6000 tra India e Bangladesh devastate dal tornado, e migliaia di casi in Africa, in aumento esponenziale. Mentre l’Europa entra nella fase 2, il mondo muore di Coronavirus nella nostra indifferenza più totale. Lontani i giorni della solidarietà globale, l’Occidente si mostra per quel che è: un pezzo di mondo arido ed egoista.

di Francesco Cancellato

Forse, presi come siamo dalla movida e dalla ripartenza della serie A non ce ne siamo nemmeno accorti, ma il Coronavirus si sta espandendo nei Paesi e nei continenti più poveri del pianeta, con una violenza mai vista sinora, nemmeno a Bergamo, o a Madrid, o a New York. Per dire, ieri è stato il giorno con il maggior numero di nuovi casi dall’inizio dell’epidemia e ci sono stati più di 20mila contagi in un giorno in Brasile, più di 6000 tra India e Bangladesh, devastate dal ciclone Amphan, più di 4000 in Perù, quasi 3000 in Arabia Saudita, più di 4000 in Cile, quasi 2000 in Pakistan, quasi 1000 in Bielorussia, quasi 500 in Afghanistan, più di 400 in Sudan. Potremmo continuare con l’elenco, ma il messaggio è già abbastanza chiaro così: mentre noi Paesi ricchi e occidentali siamo in piena fase 2, e pensiamo a far ripartire l’economia e la vita di tutti i giorni, nel resto del mondo, quello che ricco non è, l’orrore è appena cominciato. Ed è un orrore che non possiamo neanche immaginarci, nemmeno dopo aver visto sfilare le bare sui convogli militari a Bergamo, quando invocavamo la solidarietà del mondo intero.

Acqua sotto i ponti, ormai. Come ampiamente prevedibile, a tutto questo stiamo reagendo con la solita, insopportabile, indifferenza. Niente servizi sui telegiornali, né arcobaleni alle finestre e “andrà tutto bene” per i profughi rohingya di Cox Bazar, o per gli indio dell’Amazzonia, o per la popolazione afghana devastata da decenni di guerra. Soprattutto, nemmeno una parola da parte del mondo politico occidentale, europeo e americano, se non per la solita squallida eccezione di Donald J. Trump, che si è subito affrettato a emanare un travel ban nei confronti dei brasiliani, sia mai che provino a entrare negli Stati Uniti. E tutto questo nonostante persino l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per bocca di Tedros Adhanom Ghebreyesus, suo direttore generale, abbia più volte espresso “profonda preoccupazione per l’impatto che potrebbe avere su popolazioni che hanno già molti casi di Hiv e malnutrizione”.

Non che l’Europa sia meglio, o che gli italiani-brava-gente si staglino in questo mare di colpevole indifferenza. Lontani i giorni in cui accoglievamo tra gli applausi i medici russi, cinesi, cubani e albanesi venuti a darci una mano, o le forniture di mascherine e gli attestati di solidarietà che arrivavano da tutto il mondo. Ora il mondo brucia e noi ci voltiamo dall’altra parte, come da copione. Abbiamo ospedali Covid vuoti? Sia mai che doniamo mezzo respiratore a Paesi  che seppelliscono cadaveri al ritmo di migliaia al giorno. Mendichiamo miliardi a Bruxelles? Sia mai che ci venga in mente di alzare il ditino e chiedere all’Europa di cacciare qualche miliardo in più per i Paesi che stanno sull’altra sponda del Mediterraneo. Chiediamo a gran voce la mutualizzazione del nostro debito e degli Eurobond? Sia mai che a qualcuno non venga la pazza idea di proporre una moratoria dei debiti per i Paesi africani che non hanno nemmeno gli ospedali, figurarsi mascherine, tamponi e respiratori.

Gianluca Vialli, parlando del suo tumore, ha detto che la malattia non ti cambia, ma ti rivela per quel che sei. Ecco, lo stesso vale per le pandemie. Il dolore, la sofferenza e la solidarietà altrui non ci hanno cambiato, ma ci hanno solo mostrato per quel che siamo: un pezzo di mondo arido, egoista, indifferente a tutto quel che lo circonda. E, lo diciamo con rassegnazione, ce ne renderemo conto quando torneremo alle urne, nei prossimi mesi, quando a trionfare saranno quelli che urleranno “prima gli italiani”, quelli che ci diranno di non preoccuparci della sofferenza altrui, quelli che bolleranno come nemici del popolo e anti-italiani chiunque provi a sussurrare il contrario. Mendicanti coi ricchi, egoisti coi poveri: davvero vogliamo essere ricordati così? Davvero non ci facciamo nemmeno un briciolo di orrore?

https://www.fanpage.it/attualita/il-coronavirus-si-abbatte-sui-paesi-poveri-ma-noi-siamo-nella-fase-2-e-ce-ne-freghiamo/

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FONTE: https://www.ancorafischiailvento.org/2020/05/23/il-coronavirus-si-abbatte-sui-paesi-poveri-ma-noi-siamo-nella-fase-2-e-ce-ne-freghiamo/


Morti per coronavirus in Italia: i conti non tornano. Lo denuncia l’Inps

22 maggio 2020

Mancherebbero quasi ventimila vittime del coronavirus nel conteggio “ufficioso” redatto in base ai numeri forniti dalla Protezione Civile.

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Emergenza Covid-19 in Cile: bugie e repressione da parte del governo

Ieri in Cile ci sono state proteste perché gli aiuti promessi dal governo non arrivano e la popolazione inizia ad avere “hambre”. Nel frattempo, lo stato continua a mentire sui numeri dei contagi e dei morti di Covid-19.

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Emergenza Covid-19 in Rojava. «Ci stiamo attrezzando»

I territori del nord-est della Siria si trovano a fronteggiare la diffusione della Covid-19 dopo nove anni di conflitto che hanno distrutto ogni forma di welfare. La testimonianza di Luca, cooperante per la ong “Un ponte per”.

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Piano Usa: controllo militarizzato della popolazione

Comitato #NoGuerra #NoNATO PIANO USA: CONTROLLO ...

19 maggio 2020

La Fondazione Rockefeller ha presentato il «Piano d’azione nazionale per il controllo del Covid-19», indicando i «passi pragmatici per riaprire i nostri luoghi di lavoro e le nostre comunità».
Non si tratta però, come appare dal titolo, semplicemente di misure sanitarie. Il Piano – cui hanno contribuito alcune delle più prestigiose università (Harvard, Yale, Johns Hopkins e altre) – prefigura un vero e proprio modello sociale gerarchizzato e militarizzato. Al vertice il «Consiglio di controllo della pandemia, analogo al Consiglio di produzione di guerra che gli Stati uniti crearono nella Seconda guerra mondiale».


Pandemia in Francia tra il bastone e la carota

L'immagine può contenere: nuvola, cielo e spazio all'aperto

La gestione della pandemia in Francia è stata segnata dall’onda lunga dei tagli alla sanità, all’origine della difficoltà sia nella prevenzione del contagio che nella cura dei malati. Macron ha provato a mettere il bavaglio alle voci critiche, e ha attuato una politica sociale basata su un ampio sistema di ammortizzazione sociale non disgiunta dalla durissima repressione di ogni minima protesta o mera evasione dai confini imposti dal lockdown.

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Lo stato d’eccezione senza stato d’eccezione: sulle elezioni in Polonia

Una cronistoria della contesa attorno alle elezioni presidenziali poi annullate in Polonia, tra negazionismo della pandemia, violazioni costituzionali e torsione autoritaria. Con le illustrazioni del fumettista polacco Max Skorwider.

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Coronavirus: proteste e scontri a Santiago del Cile per carenza di cibo

Coronavirus: proteste e scontri a Santiago del Cile per ...
19 maggio 2020. I disordini sono avvenuti nel quartiere povero di periferia di El Bosque. I residenti di El Bosque, un quartiere povero di periferia di Santiago del Cile, si sono scontrati con la polizia durante le proteste per la carenza di cibo in questo periodo di isolamento imposto per contrastare la diffusione del coronavirus nel Paese. I manifestanti, per la maggior parte con viso coperto, hanno eretto barricate, usato bastoni e lanciato pietre contro gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni.

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Pandemia e repressione in Cile. Una lettera della Coordinadora Feminista 8 de marzo

Pubblichiamo la lettera del Comitato Internazionale della Coordinadora Feminista 8 de marzo cilena, che denuncia l’aggravarsi della repressione del presidente Piñera di fronte alla nuova esplosione di manifestazioni e proteste sociali. Nel mezzo della pandemia, il 18 maggio a Santiago e in tutto il paese in migliaia sono scesi in piazza contro l’uso dei fondi pubblici per salvare i profitti e non le persone, ridotte alla fame. Si è riaccesa così la contestazione delle politiche del governo che dallo scorso autunno sta mettendo in crisi il neoliberalismo cileno.

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Covid-19. Cronologia marchigiana (e non solo)

da Malamente Rivista (https://malamente.info)

15 marzo 2020

Mantenendo razionalità e spirito critico stiamo anche noi seguendo l’evolversi della situazione Covid-19. E ci stiamo già interrogando su quali saranno le conseguenze (immediate e a lungo termine) sanitare, sociali, economiche e perfino culturali di questa “crisi” arrivata così all’improvviso. Per non perdere il filo degli eventi abbiamo intanto messo insieme una cronologia (in aggiornamento…) di quello che è accaduto nell’ultimo periodo, con focus sulla situazione marchigiana. Ci interessano, in particolare, le iniziative di resilienza, di solidarietà autogestita, di mutuo appoggio, gli scioperi e le agitazioni nei luoghi di lavoro, ma anche l’evoluzione della situazione sanitaria. Vi invitiamo a segnalarci notizie e iniziative a vostra conoscenza. I dati riportati nella cronologia provengono da fonti ufficiali (ad esempio, il sito della Regione Marche per il conteggio dei contagiati sul territorio e quello del Ministero della Salute per il dato nazionale, al netto delle discussioni sulle modalità utilizzate per calcolare queste cifre; il sito del Ministero dell’interno per i numeri relativi ai controlli di polizia).

La cronologia si ferma al 18 maggio, giorno di inizio della cosidetta “Fase 2”.

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Paesi baschi, la polizia contro il diritto di cronaca

Euskadi, il governo “rosso” di Madrid non allenta la tensione. Ley mordaza in azione contro una radio di movimento

Paesi baschi, la polizia contro il diritto di cronaca

Polizia e libertà di informazione non vanno a braccetto, come possiamo osservare negli ultimi interventi nei Paese Baschi da parte della polizia municipale e della Ertzaintza.

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Coronavirus , Zaia ‘confisca’ i respiratori ai veterinari

Sidoli (Ape): “Invece di togliere le macchine salvavita agli animali d’affezione,  Zaia acquisti i respiratori con i  300 mila euro di pubblici che vengono elargiti ai cacciatori veneti”

25.3.2020 – Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega), ha predisposto il ritiro di 50 ventilatori polmonari dalle strutture veterinarie per adattarli all’uso umano nei reparti di terapia intensiva dove sono ricoverati i malati che hanno contratto il Covid-19. Continue reading


Il giustiziere della camminata restò solo con gli asini

E così anch’io ho incrociato il giustiziere della camminata solitaria. Su un sentiero lungo il fiume che, come ogni mattina, percorro per alcuni chilometri. Attorno solo piante, vigneti e campi. Di tanto in tanto si incrociano coppie, persone che corrono, qualche cane con padrone, tutta gente che non infrange le regole perché qui in Svizzera, se si mantengono le distanze, la passeggiata è consentita. Qualche poliziotto in moto sul sentiero si è visto solo nei giorni di Pasqua perché temevano l’ondata di arrivi degli svizzeri tedeschi che qui hanno molte seconde case, ma il 90 per cento di loro è rimasto al nord e, a parte le invettive di qualche locale che ha urlato contro le auto con targa fuori cantone, tutto è rimasto molto deserto. Continue reading


In piena pandemia gli Usa legalizzano il permesso di spiare Internet senza limiti

In piena pandemia gli Usa legalizzano il permesso di ...

16 maggio 2020. Freedom Act. Nella proroga delle norme liberticide post-11 settembre del Patriot Act, i repubblicani infilano un emendamento che estende i poteri della Fbi su tutti i dati di navigazione on line, senza bisogno di autorizzazione. Nessun mandato, né di un giudice, né di una qualsiasi entità terza. Nessuno: gli investigatori potranno raccogliere tutta la cronologia dei siti, delle chat, delle call.

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Il “virus politico” di Hong Kong


La normalità è tornata sull’isola di Hong Kong. E la normalità dell’isola coincide ancora con le proteste contro la governatrice Carrie Lam e l’imponente ombra cinese sulla giurisdizione della città.
Il governo ha approfittato dell’emergenza covid per sferrare diversi colpi al movimento, colpendolo con ondate di arresti e lasciando alla popolazione il compito di tutelarsi dall’epidemia.

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