Bologna – Resoconto Rivolta carcere

BOLOGNA – RIGUARDO ALLA RIVOLTA NEL CARCERE DELLA DOZZA

LUNEDì 9 MARZO

Nel pomeriggio di lunedì 9 marzo è scoppiata una rivolta dentro il carcere della Dozza di Bologna.

Tra le cause scatenanti della rivolta, le misure che il  governo e il Dap hanno adottato, a partire dal 25 febbraio, per prevenire la diffusione del Covid-19 nelle galere, quali l’annullamento dei colloqui visivi, la possibilità di fare solamente una telefonata di dieci minuti a settimana, l’impossibilità di far entrare pacchi da fuori, la sospensione dell’ingresso dei volontari, la sospensione della semilibertà, del lavoro all’esterno e dei permessi premio; e in parallelo, le false promesse dell’aumento dei colloqui telefonici o addirittura di poter effettuare videochiamate skype, quando è noto che queste possibilità non sono garantite nemmeno nella misura in cui ordinariamente dovrebbero esserlo. Continue reading


Rivolta alla Dozza, vandalismi anche all’esterno

Apprendiamo dai media locali

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/03/11/news/detenuto_morto_dozza-250944868/?ref=fbplbo

https://www.bolognatoday.it/cronaca/carcere-dozza-rivolta-alcolici.html

„Nella giornata del 10 marzo “a poche ore dalla conclusione della rivolta presso la Casa Circondariale di Bologna, il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria, in Viale Vicini è stato danneggiato da vandali – scrive il sindacato Sap – rompendo i vetri del portone d’ingresso e invaso da scritte come: Acab, Solidarietà ai detenuti in lotta, Fuoco alle galere e Secondini Assassini”. “

 

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Fase 2 a Como: nuove telecamere per il riconoscimento facciale

La metà delle 32 telecamere che saranno posizionate in città avrà la tecnologia

App di tracciamento, droni e abusi di polizia durante i controlli, mancavano all’appello solo le tecnologie per il riconoscimento facciale. Eccole! A partire da Como.

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Sommossa carcere Rieti: 3 i morti e 7 le persone in ospedale di cui 2 in coma

Da quanto apprendiamo è davvero negativo il bollettino del post sommossa nel carcere di Rieti nuovo complesso dopo la sommossa dei detenuti avvenuta nel pomeriggio del 9 marzo 2020.

Al termine della stessa sono 3 i morti ritrovati nei propri letti, 7 le persone finite in ospedale, di cui 2 in coma. I danni riportati dalla struttura sono di oltre 2 milioni di euro. Distrutta anche la farmacia del carcere dalla quale sono stati prelevati tutti i farmaci.

Rimaste indenni le celle detentive.

 

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Le FAQ del governo sulla «Fase 2»: benvenuti in Assurdistan!

Il governo Conte all’erta contro gli agguati.

di Wu Ming, 3 maggio 2020

Le Frequently Asked Questions – o meglio, le risposte alle Frequently Asked Questions – si scrivono quando si deve chiarire una questione o fornire una sintesi rapida e leggibile di un testo molto complesso, quale può essere un decreto. A volte, però, una questione è talmente male impostata, un testo talmente mal concepito e mal scritto da rendere un chiarimento impossibile. In casi del genere, il ricorso alle FAQ può solo alimentare arzigogolio e fare più confusione di prima.

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Nel nome dell’emergenza

2 maggio 2020.

Dal 10 marzo dietro la giustificazione dell’emergenza Coronavirus sono state fatte passare per decreto una serie impressionante di limitazioni alla libertà personale e collettiva, nonché un controllo che a poco da invidiare a quello di un regime totalitario.

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Dietro la mascherina

Si fa un gran parlare di mascherine, ma con tanta confusione attorno al loro scopo e corretto utilizzo. Innanzitutto occorre distinguere tra i diversi tipi reperibili. Le informazioni si possono ricavare dallo stesso sito del Ministero della Salute e dai siti delle aziende che le commercializzano.

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Notizie dalla Verona in quarantena [aprile]

Ai primi di aprile alla Gls in Zai proteste e astensione dal lavoro contro la decisione di far lavorare gli assunti delle interinali senza rispettare le misure anti-contagio. Vengono assunti nuovi dipendenti per vanificare lo sciopero.

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TRIESTE: Manifestazione del 1 maggio e repressione

Sullla manifestazione di ieri  a Trieste (il TG3 parla di oltre cento denunce) riceviamo e volentieri pubblichiamo i seguenti comunicati. Ovviamente massima solidarietà con chi viene colpito/a per aver voluto esercitare un elementare diritto peraltro (molto teoricamente) garantito pure dalla costituzione (ma già, siamo in pieno stato d’eccezione) i bottegai possono liberamente manifestare in piazza, gli operai ammassarsi in fabbrica per produrre ma manifestare per il 25 aprile o I maggio è reato !)

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Primo Maggio 2020: istantanee da tutto il mondo. Report e riflessioni da un’ondata di nuovi esperimenti nelle manifestazioni

da https://it.crimethinc.com/2020/05/02/primo-maggio-2020-istantanee-da-tutto-il-mondo-report-e-riflessioni-da-unondata-di-nuovi-esperimenti-nelle-manifestazioni

Il Primo Maggio 2020 ci ha messi di fronte a una sfida difficile: non è mai stato più necessario agire per cambiare e non è mai stato così complicato. In alcune zone del mondo – come Lubiana, Vienna e Chicago – gli anarchici hanno fatto importanti passi avanti; altrove, dove la gente è rimasta in casa per disperazione o ha tentato di rimettere in scena tradizioni familiari, i risultati sono stati scoraggianti. Qui, analizzando poco più di una decina di Paesi, offriamo una panoramica di tutti i diversi esperimenti in cui le persone si sono impegnate, nella speranza di offrire spunti e modelli utili per gli eventi a venire.

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MB United – Rete Solidale monzese e brianzola

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CHI SIAMO. MB United è una rete solidale nata sul territorio di Monza e Brianza per fronteggiare i problemi che l’emergenza COVID-19 e il lockdown hanno generato a livello sociale ed economico.
La crisi sanitaria sta avendo gravi ripercussioni sulla vita di ampie fasce di popolazione e nei prossimi mesi si accentueranno problematiche dovute alla precarietà, alla disoccupazione, all’emergenza abitativa, alle fragilità psicologiche determinate dal distanziamento sociale forzato.
Di fronte a questo scenario, un gruppo di persone, provenienti da esperienze culturali e aggregative diverse, si è attivato per costruire la rete e dare forma a un progetto di solidarietà dal basso, indipendente e ispirato a principi di mutuo soccorso e giustizia sociale. Ci proponiamo di affrontare insieme le distorsioni del sistema vigente all’interno del quale è necessario, ora più che mai, pensare e creare nuove forme di socialità e solidarietà.
Il primo passo in questa direzione è stato quello di soddisfare i bisogni primari delle persone in difficoltà con la distribuzione gratuita di cibo e beni di prima necessità, ma il progetto intende sviluppare forme di mappatura delle molteplici altre problematiche che si registrano e si registreranno sul territorio, per elaborare e promuovere nuove forme di supporto al benessere di tutte e tutti.
Siamo convinti/e che la pandemia abbia accentuato contraddizioni già esistenti in una società basata su disuguaglianze e discriminazioni: il nostro operato è quindi orientato al contrasto di questi fenomeni, con uno sguardo attento a temi quali la sostenibilità ambientale, le questioni di genere, l’inclusione sociale.
Siamo un gruppo aperto, che vuole crescere e includere idee ed energie per rafforzarsi e, passo dopo passo, perseguire obiettivi più ambiziosi: pensiamo che la partecipazione e la cooperazione tra gli individui, superando logiche strettamente assistenziali, permetta di costruire una comunità più coesa e solidale in cui, sconfitto il virus, sperimentare nuove forme di socialità, produzione, consumo, welfare dal basso.
Se vuoi unirti a noi, contattaci: più siamo, meglio è.
Se pensi di avere bisogno, contattaci e vedremo come aiutarti.

FONTE: MB United – Rete Solidale

mbunited.retesolidale@gmail.com
L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, persone sul palco e spazio all'aperto

Pandemia, crisi, per le classi oppresse ogni tempo è di lotta

“Il primo maggio dovrebbe essere un simbolo di solidarietà internazionale, di solidarietà non limitata ai quadri dello Stato nazionale che corrisponde sempre agli interessi delle minoranze privilegiate del Paese. Tra i milioni di lavoratori che sopportano il giogo della schiavitù, c’è un’unità di interesse, indipendentemente dalla lingua che parlano e dalla condizione sotto la quale sono nati. Ma tra gli sfruttatori e gli sfruttati dello stesso Paese c’è una guerra ininterrotta che non può essere risolta da nessun principio di autorità e si radica negli interessi contraddittori delle varie classi. Tutto il nazionalismo è un travestimento ideologico di fatti veri: può in un dato momento trascinare le grandi masse di persone dietro suoi rappresentanti menzogneri, ma non è mai riuscito ad abolire la brutale realtà delle cose in questo mondo”( Rudolf Rocker, 1936 )

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Se possiamo lavorare, possiamo scioperare! Il primo maggio di lotta dei facchini della logistica

1 maggio 2020

Quando alle sette e venti di ieri mattina hanno spento i macchinari, dando il via a un’azione di lotta durata oltre due ore, diversi facchini della TNT dello stabilimento di Teverola hanno aperto i loro gilet fluorescenti arancioni, ostentando provocatoriamente la maglia con su scritto a grandi lettere “HERO”, che la multinazionale Fedex gli aveva fatto recapitare qualche giorno prima. Quando l’hanno ricevuta, i lavoratori dello stabilimento campano hanno pensato si trattasse di uno scherzo, anche perché agli “eroi” che in queste settimane di quarantena hanno continuato a lavorare per assicurare la distribuzione dei generi di prima necessità – ma anche dei beni superflui passati per le loro braccia, come televisioni, lavatrici, o piastre per capelli – l’azienda si è rifiutata fino a questo momento persino di anticipare la cassa integrazione, lasciandoli di fatto senza stipendio da fine febbraio.

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ANALISI E PROPOSTE DAVANTI ALLA PANDEMIA 2020

 

da Gruppo Anarchico “Carlo Cafiero” – Bari, 1° Maggio 2020

La pandemia scopre di nuovo un sistema profondamente in crisi

La pandemia da coronavirus che sta travolgendo il mondo sta mettendo in evidenza tutta una serie di contraddizioni insite nel sistema di dominio globale e non c’è dubbio che i cambiamenti che produrrà nello stile di vita e nelle politiche dei governi di tutto il mondo avranno delle ripercussioni profonde e di lunga durata che ricadranno soprattutto sugli strati più deboli e indifesi delle popolazioni.

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Torino. Primo Maggio: ai lavoratori della sanità uccisi dalla giunta Cirio

Uno striscione con la dedica del Primo Maggio ai lavoratori della sanità morti per le politiche criminali della giunta Cirio è stato appeso oggi all’assessorato regionale alla sanità in corso Regina Margherita 153.
Un piccolo gesto per le lavoratrici e i lavoratori, che in questa regione come nel resto d’Italia hanno pagato il prezzo più alto perché la tutela delle persone è stata sacrificata sull’altare del profitto da questa amministrazione, da questo governo e da quelli che li hanno preceduti. In Italia sono 16.953 i medici, infermieri, e OSS contagiati, ossia il 10,7% dei lavoratori contro il 4% della Cina.

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