Tag Archives: carcere
Le prigioni di provincia
di Giovanni Iozzoli
Ci sono morti che pesano come piume: le grandi verità non tramontano mai. Nove morti vagano nella nebbia umida di pianura, persi, come fantasmi. Sono spettri che non spaventano nessuno. Se li incontri nella notte non li riconosci, perché non hanno volto, non hanno storia, non sono il retaggio di vite vissute. Nove morti nel giorno effimero della mimosa. Nove morti all’alba della prima ondata pandemica, nel cuore dell’ultimo avamposto progressista.
Dana, Fabiola e altre detenute in sciopero della fame
21 gennaio 2021
Abbiamo appreso la notizia che da questa mattina (21 gennaio 2021) Dana e altre due detenute hanno cominciato lo sciopero della fame, costrette dalla grave situazione che stanno vivendo all’interno del carcere delle Vallette.
FUMO. Storie di rivolta ai tempi del corona [VIDEO]
Già dall’inizio di marzo, quando le serrande calarono su tutto il paese e gli ospedali si riempirono di contagiati, è stato evidente come certe categorie di persone fossero sacrificabili sull’altare della patria.
Cronaca Sollicciano, il carcere delle torture: “Botte dagli agenti e l’ispettrice rideva”
8 gennaio 2021 – Firenze – Il segnale lo dava l’ispettrice, nel suo ufficio trasformato in camera della tortura. Un cenno con la testa, «dall’alto al basso», sufficiente a scatenare la squadra di agenti. Calci, pugni sul volto, ginocchia premute sulla schiena fino a spezzare le costole.
Forlì: striscioni contro il carcere in solidarietà alle anarchiche e agli anarchici sotto processo
Per le settimane del 9-24 novembre in solidarietà alle anarchiche e anarchici prigionier* e alle decine e decine sotto processo per le diverse operazioni repressive in Italia, come piccolo contributo sono stati lasciati diversi striscioni in diversi punti della città di Forlì: sulla tangenziale, su cavalcavia e in strade densamente trafficate e anche davanti alla sede universitaria.
20 novembre 2020, da Battiture – Sguardo di critica radicale sul carcere
Le persone infette all’interno delle carceri sono oramai più di 2000. Ma la cosa ancora più preoccupante è che la percentuale di infetti è del 2,17% mentre quella nazionale è del 1,27%. È evidente che in questa seconda ondata, come purtroppo dicevamo da tempo, le carceri sono un serbatoio di morte. È necessario che si liberi le persone prigioniere, adesso.
FONTE: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=385313319482999&id=102844991063168&__tn__=-R
Carcere di Tolmezzo. 1.200 detenuti positivi in un solo giorno.
Al carcere di Tolmezzo (Friuli Venezia-Giulia) ormai 161 positivi su 200 persone detenute. Su oltre 6mila tamponi effettuati, quasi il 18 per cento è risultato infetto. Tredici i decessi. Focolaio fuori controllo. Il rischio che corrono tutte le carceri. L’unica salvezza è la libertà.
Un convegno contro il carcere. Napoli 7-8 Novembre 2020
Tratto da https://combattereilcarcere.noblogs.org/
COMBATTERE IL CARCERE. Un convegno contro il carcere.
Tra passato e presente, le lotte dentro, le lotte fuori, la prospettiva di distruggerlo.
Perché un convegno contro il carcere?
Modena. Sabato 3 ottobre alziamo la testa!
1 ottobre 2020, da https://www.facebook.com/combattereilcarcere
Sabato 3 ottobre mobilitazione a Modena
Non dimentichiamo le morti in carcere durante le rivolte di marzo, non lasciamo solo/a chi è colpito/a dalla repressione.
leggi il documento: MODENA CAPITALE DELLA REPRESSIONE
La giustizia dello Stato: Prima la violenza, poi la vendetta – Sui 55 avvisi di garanzia arrivati ai detenuti di Rebibbia
27 settembre 2020
Tra il finire di febbraio e inizi di marzo la presenza del Covid in Italia e nel mondo comincia a preoccupare e spaventare. Non se ne capisce bene l’entità né la reale pericolosità e scienziati, medici e politici si contraddicono a vicenda. Vengono istituite le prime “zone rosse” a livello locale, fino all’annuncio della chiusura a livello generale. Le indicazioni governative sono quelle di mantenere la distanza di almeno 1 metro, di indossare la mascherina e di uscire di casa solo in caso di “necessità”. Bisogna insomma evitare il contatto con le altre persone, è questo l’unico modo per non essere contagiati.
Anche nelle carceri, tra le persone prigioniere cresce la paura: come è possibile proteggersi da questo virus quando si sta ammassati in celle di pochi metri quadri? Come farlo se la direzione penitenziaria non fornisce neanche il minimo di dispositivi di protezione (le mascherine)?
Libano. Le prigioni nella morsa del Covid, divampa la rivolta
di Alessandro Fioroni da “Il Dubbio”, 19 settembre 2020
Oltre duecento contagi nell’istituto di Roumieh. Il più grande istituto penitenziario del Libano, la prigione di Roumieh situata nei pressi della capitale Beirut, si trova in questo momento nella morsa del Covid- 19. Il “paese dei cedri” ha visto un picco dei contagi all’indomani della devastante esplosione che il 4 agosto ha scosso il porto di Beirut. Da allora le strutture sanitarie sono state messe a durissima prova e a farne le spese sono le fasce più deboli della popolazioni come i detenuti.