Category Archives: (Auto)Controllo sociale/repressione

Contro la “Fase due” della repressione preventiva

Basta montature! Solidarietà e libertà!

Apprendiamo che il 13 maggio nel quadro di un’operazione repressiva coordinata dal PM Dambruoso della Procura di Bologna e dal ROS dei Carabinieri è stato perquisito lo spazio di documentazione anarchico Il Tribolo di Bologna, sette anarchici sono stati arrestati e cinque sono stati sottoposti a obbligo di dimora. Agli arrestati viene contestato l’art 270 bis “associazione sovversiva con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico” che prevede la reclusione da 5 a 10 anni.

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Il nemico interno/4

16 Maggio

di Alexik

Finalmente è arrivata la fase due, e come promesso appaiono i primi timidi segnali di ritorno alla normalità.
Nella classifica dei ‘nemici pubblici della nazione’ cominciano a scendere verso il fondo della graduatoria i frequentatori di spiagge e giardinetti, gli appassionati di jogging e quelli che portano a spasso il cane, categorie che hanno calamitato negli ultimi due mesi gran parte dell’odio sociale e dell’arbitrio poliziesco.

 

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In piena pandemia gli Usa legalizzano il permesso di spiare Internet senza limiti

In piena pandemia gli Usa legalizzano il permesso di ...

16 maggio 2020. Freedom Act. Nella proroga delle norme liberticide post-11 settembre del Patriot Act, i repubblicani infilano un emendamento che estende i poteri della Fbi su tutti i dati di navigazione on line, senza bisogno di autorizzazione. Nessun mandato, né di un giudice, né di una qualsiasi entità terza. Nessuno: gli investigatori potranno raccogliere tutta la cronologia dei siti, delle chat, delle call.

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MultaVirus? No Grazie!

Dal gruppo MultaVirus? No Grazie! condividiamo la breve guida sulle sanzioni previste dalle misure anti-covid 19 e su cosa fare in caso di multa.


Operazione Ritrovo. Solidarietà da Rimini

L'immagine può contenere: spazio all'aperto, il seguente testo "DAE MARSI LA FASE PUO CAMBARE NOME TUTTX LIBER MA DIETRO LA STE SA REPRESSIONE"

“..le difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro potrebbero accompagnarsi gravi tensioni a cui possono fare eco il manifestarsi di focolai di espressione estremistica “.
“…strategica valenza preventiva volta ad evitare che in eventuali ulteriori momenti di tensione sociale “.
Le parole usate per descrivere l’operazione dei ROS, coordinata dalla procura di Bologna, che ha portato all’arresto e le perquisizioni in casa di 12 compagne/i il 13 maggio 2020 sono chiare: la prima è stata pronunciata dal ministro dell’Interno due giorni prima dell’operazione, la seconda è quella dei Carabinieri che hanno portato a termine gli arresti.

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INSIEME NEL CUORE E NELLA LOTTA

L'immagine può contenere: spazio all'aperto

Tra gli atti a sostegno dell’operazione repressiva del 13 marzo, la Procura di Bologna dichiara apertamente la necessità di togliere di mezzo le persone disposte a lottare e di farlo preventivamente, in considerazione dell’attuale momento storico in cui tensioni sociali potrebbero scatenarsi in tutto il paese.

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“L’emergenza non può giustificare arresti preventivi”

Gli attestati di solidarietà da diverse realtà cittadine alle attiviste e agli attivisti sottoposte/i a misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta ‘Ritrovo’ della Procura.

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Si può rinunciare al diritto di manifestare durante la pandemia?

Il Covid-19 sarà in mezzo a noi per parecchio tempo. Alcuni diritti diventano difficili da esercitare ma rimangono essenziali. Come faremo a organizzare le proteste? Il caso di New York

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Chiaro e tondo. Sugli arresti di Bologna

Sette arresti e cinque obblighi di dimora nel Comune aggravati da rientro notturno e quattro anche da firme quotidiane. Questo l’esito dell’operazione Ritrovo, condotta dai Ros e dalla procura antiterrorismo di Bologna contro alcuni compagni anarchici, nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 maggio.
L’inchiesta ricalca un copione ormai logoro, ciclicamente rispolverato negli ultimi vent’anni.

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Prima di tutto vennero a prendere… gli anarchici

Anche in tempo di emergenza sanitaria la priorità è arrestare gli anarchici.

Bologna. Libertà per gli arrestati del “Tribolo”

Rete bolognese di iniziativa anticarceraria

A Bologna è stata eseguita una retata contro il circolo anarchico del Tribolo con la scusa di “anti terrorismo”. Le accuse mosse dalla procura sono pretestuose, addirittura si parla di “intervento preventivo”. Sarebbe tutto ridicolo, ma non è la prima volta che si usano accuse assurde e arbitrarie per giustificare nell’immediato misure restrittive pesantissime, in questo caso il carcere per sette persone e l’obbligo di dimora per cinque.

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LA REPRESSIONE PREVENTIVA SI FA SENTIRE


13 maggio, da Noi Restiamo Bologna

In questi mesi abbiamo avuto modo di toccare con mano l’enormità dell’apparato repressivo messo in campo dallo stato italiano. Lungi dal presentarsi come il fascismo alle porte, rientra nei parametri della crisi globale del sistema capitalistico, palesemente incapace di garantire i diritti essenziali della popolazione e schiera le forze dell’ordine per difendere il potere delle classi dominanti.

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Liguria, braccialetto dell’IIt sulle spiagge: vibra se non si mantengono le distanze

I tempi odierni sono una straordinaria occasione per lo sviluppo delle tecnologie di tracciamento dei contatti e sorveglianza di massa dei comportamenti.

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13 maggio 2020

Un braccialetto che emette una vibrazione e un segnale luminoso quando si supera la distanza di sicurezza tra persone. È I feel you il prototipo ideato dall’Iit di Genova per risolvere il problema della distanza sociale, specialmente in pubblici esercizi, locali commerciali e stabilimenti balneari. Il braccialetto è inoltre in grado di misurare la temperatura, di registare con quali altri braccialetti è venuto in contatto e in futuro potrà rilevare anche la saturazione dell’ossigeno nel sangue.

Il braccialetto, per cui IIT sta ora cercando un partner industriale che ne effettui la realizzazione e lo metta a disposizione della collettività, è stato presentato dalla Regione Liguria e dal presidente Toti come uno strumento utile a gestire la presenza di turisti nelle spiagge liguri: «Il bisogno aguzza l’ingegno – ha detto Giovanni Toti, presentando I feel you – Se dal 18 maggio il nostro paese entrerà nell’era della ripresa e non in quella dei divieti sono necessarie regole che supportino comportamenti e buon senso. E la distanza resta una delle nostre principali difese. Un oggetto come questo può essere molto utile nel quotidiano».

ll direttore scientifico dell’IIT Giorgio Metta e il ricercatore  di IIT coordinatore  del progetto braccialetto, Daniele Pucci hanno precisato che il braccialetto «non è una minaccia alla privacy, dal momento che non ha un Gps, ma funziona tramite onde radio». La sostanziale differenza tra il braccialetto è un’app è che con il braccialetto, per esempio, sarà possibile fare il bagno, mentre con uno smartphone non si potrebbe. «Questo strumento potrebbe trovare facile applicazione in fabbriche e uffici, ma anche nei villaggi turistici, dove già si viene dotati normalmente di un braccialetto. I feel you avrebbe il vantaggio di avvisare le persone quando non si mantengono le distanze e di avvisare quando la temperatura corporea supera i 37,5°».

FONTE: https://www.mentelocale.it/genova/articoli/84610-braccialetto-iit-sulle-spiagge-vibra-se-non-si-mantengono-distanze-liguria-verso-riapertura.htm

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Lotta al coronavirus: le invenzioni dell’IIT di Genova

23 maggio 2020

L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) con sede nel capoluogo ligure sta creando numerosi oggetti e promuovendo idee all’avanguardia per combattere il Covid-19.

Uno dei centri di ricerca più avanzato d’Italia si è messo al lavoro per trovare soluzioni efficaci contro il coronavirus: l’IIT, Istituto Italiano di Tecnologia con sede a Genova, ha infatti prodotto e ideato vari progetti che non solo sono utili per fermare l’avanzata del virus, ma guardano già al futuro. Nei mesi a venire, durante i quali la popolazione della Penisola dovrà inevitabilmente convivere con il Covid-19, è probabile che verrà usato uno degli oggetti che seguono, creati nei laboratori dell’IIT della città ligure.

I feel you IIT

(Sopra, I Feel You, il braccialetto anti-contagio dell’IIT)

I Feel you : il braccialetto dell’IIT contro il coronavirus

Fra i primi prodotti realizzati dall’ente di Genova, ecco il braccialetto intelligente da indossare per monitorare la distanza di sicurezza tra persone e la temperatura corporea. Si chiama iFeel-You e ricorda gli smartband come Fitbit usati dagli appassionati di fitness. Grazie alla capacità di leggere il movimento del corpo e all’emissione di un segnale radio, l’oggetto è in grado di controllare la sua distanza da un altro braccialetto; quando due braccialetti si trovano in prossimità, vibrano emettendo un segnale di allerta e facilitando il rispetto della distanza di sicurezza. Inoltre il prodotto, che si collega via Bluetooth, può memorizzare l’identificativo del braccialetto vicino, dando così la possibilità di ricostruire, se necessario, i contatti con una persona risultata positiva al coronavirus.

Potrebbe essere utilizzato nelle spiagge e in altri luoghi pubblici, ma non è l’unica invenzione dell’IIT riguardo il distanziamento sociale. All’aeroporto di Genova è già stato testato il programma “Social distancing” capace di utilizzare le telecamere di sorveglianza per generare una mappa dell’ambiente sfruttando l’intelligenza artificiale e circoscrivere un raggio intorno a tutte le persone presenti, segnalando quando sono troppo vicine.

Intelligenza artificiale e robot per superare la pandemia

L’A.I. è stata usata dall’Istituto anche per creare il software open source Ai-Thermometer. Questa invenzione applica una tecnologia che prende il nome di openpose e che permette alla
termocamera, mediante algoritmi di intelligenza artificiale, di “capire” il posizionamento del corpo
delle persone e misurare la temperatura di uno o più soggetti contemporaneamente nel punto più
idoneo, la fronte. Inoltre, ecco LHF-Connect, un robot di telepresenza guidato tramite un software sviluppato da un team di ricerca dell’IIT in collaborazione con l’Università di Pisa. Gli automi sono dotati di intelligenza artificiale che ne aiuta la navigazione, ma vengono supervisionati a
distanza da una persona che impartisce gli ordini. Al momento il robot viene utilizzato per l’assistenza remota da parte di ricercatori o di operatori sanitari, ma il progetto prevede di istruire dei volontari che offriranno alcune ore per guidare a distanza i robot nei reparti Covid-19. In questo modo i pazienti saranno meno soli e i medici potranno fare diagnosi con rischi minori, dato che i robot hanno uno schermo centrale che consente la trasmissione di immagini in diretta.

Invenzioni IIT anti covid19

FONTE: https://www.digitalic.it/tecnologia/innovazioni-tecnologiche/lotta-al-coronavirus-le-invenzioni-delliit-di-genova


Perquisito “Il Tribolo”, misure cautelari per dodici indagate/i per associazione eversiva

13 maggio 2020. Bologna. Sette persone condotte in quattro diverse carceri, obbligo di dimora per altre cinque. Al centro delle accuse l’incendio di un ripetitore avvenuto nel dicembre 2018 a Monte Donato. Tuttavia, fa sapere la Procura, l’operazione avrebbe “strategica valenza preventiva” rispetto a “momenti di tensione sociale” durante l’emergenza coronavirus, come le proteste alla Dozza.

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Operazione “RIPROVO”: un’operazione sporchissima!

13 maggio 2020

Questa notte 7 compagne/i sono state/i arrestate/i in esecuzione di un’ordinanza del GIP di Bologna per 270bis.  Elena, Nicole, Stefania, Guido, Duccio, Giuseppe, Leo.

Sono state perquisite le loro abitazioni e il Tribolo.   Altr* cinque compagn* hanno ricevuto la misura dell’obbligo di dimora e di firma a Bologna. Anche le loro abitazioni sono state perquisite.

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