Sfuggire al lockdown della nostra iniziativa politica. Questo è il compito che abbiamo davanti. Dobbiamo impedire che le giuste critiche alla gestione della pandemia, le doverose risposte ai deliri di chi nega la minaccia alla salute collettiva, lo sconcerto e lo sconforto di fronte all’andamento del contagio esauriscano nelle parole ciò che invece dobbiamo fare. Mentre ci dicono che gli affari correnti devono andare avanti come se nulla fosse, l’occasione della pandemia viene usata per ristrutturare e modificare radicalmente non solo questo o quel settore industriale o amministrativo, ma il quadro complessivo dei rapporti sociali.
Dopo le misure simili già adottate durante il lockdown, Bologna richiude (parzialmente) i parchi. Cinque le aree verdi interessate. Un’ordinanza firmata oggi dal sindaco Virginio Merola impone il “divieto di accesso e stazionamento all’interno di cinque tra parchi e giardini della città, tutti i giorni dalle 22 alle 6 a partire da lunedì 26 ottobre 2020 e fino a nuove disposizioni”.
22 otobbre 2020, di Vittorio – Malamente #19 (ottobre 2020)
Rompere la paralisi
Quando è stata estesa la zona rossa su tutta Italia ero a cena da amici. Al pomeriggio ero andato a osservare la “frontiera” sul fiume Cesano, la provincia di Pesaro era infatti già zona rossa, teoricamente inaccessibile. Sul ponte il solito via vai, soltanto in alcune ore le pattuglie stazionavano pigramente ai lati della strada. Improvvisamente la notizia è rimbalzata sui social e ci ha raggiunti quando eravamo arrivati al dolce.
20 ottobre 2020. “Seconda Ondata” di Covid in Italia. I sindaci lombardi e la Regione Lombardia che teme a fine mese di ottobre la congestione dei reparti ospedalieri con stime di circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva hanno chiesto al governo la possibilità di attuare coprifuoco a partire da giovedì 22 ottobre e fino al 13 novembre (vedi qui). L’ipotesi prevista è lo stop ad attività e spostamenti dalle 23 alle 5 e la chiusura dei centri commerciali di media e grande distribuzione nel fine settimana “tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità”. Come durante il passato lockdown nazionale sono previste delle categorie particolari che potranno continuare a muoversi durante la notte ma solo per recarsi al lavoro o per motivi di salute.
La Campania, intanto, che già aveva chiuso le scuole (consentendo l’apertura solo per nidi e asili dopo alcune proteste da parte dei genitori e dei lavoratori del settore: vedi qui e qui), attraversata da un alto numero di casi che aveva fatto decidere alcuni amministratori locali per mini-lockdown mirati (che avevano suscitato anche un blocco stradale da parte dei commercianti di Arzano, a Napoli, che la Lega e Fratelli d’Italia hanno cercato di strumentalizzare), ha chiesto anch’essa al governo un nuovo lockdown regionale, ovvero un coprifuoco totale con orari prestabiliti sull’esempio della Lombardia. Questo dovrebbe essere operativo a cominciare dalle 23:00 di venerdì 23 ottobre.
19 ottobre 2020 – in Repubblica Ceca e in Slovacchia alcune manifestazioni contro le misure di confinamento per il Covid hanno dato vita a scontri con la polizia.
Di fronte alla risalita della curva dei contagi da Covid, governo ed enti locali come al solito mettono nel mirino i comportamenti individuali, di volta in volta indicando questa attività o quell’altra abitudine come pericolose perchè gravide di mettere in pericolo la salute di tutti. Così, con la giustificazione di questa “seconda ondata”, fioccano nuovi Dpcm, decreti e ordinanze con le quali si mira a vietare o a ridurre, a tappe sempre più serrate, le occasioni di socialità con gli amici, gli sport dilettantistici, lo svago all’aria aperta, le cenette a casa se non con chi non è strettamente convivente (con il sottinteso dell’invito alla delazione da parte del vicino di casa). Tutti più o meno considerati “assembramenti”. Intanto però…
Vi proponiamo un articolo dal N3/2020 (scaricabile gratuitamente) del bimestrale dell’Uaar, Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. La recente decisione del Consiglio comunale di Iseo (BS) di foraggiare le associazioni integraliste no-choice e garantire una cifra mensile per le donne che desistono dall’aborto è un segno dei tristi tempi del confessionalismo ostile ai diritti delle donne. Ma l’attacco all’autodeterminazione della donna arriva da lontano, come spiega bene la ginecologa Anna Pompili: nel clima di costante colpevolizzazione femminile intorno all’interruzione di gravidanza, anche l’emergenza coronavirus è stata usata come pretesto per limitare – se non negare – l’accesso all’aborto farmacologico.
19 ottobre 2020 – Nel nuovo dpcm del 18 ottobre 2020 si rende obbligatoria la registrazione dei codici delle persone positive da parte delle Asl. Le Asl sono dunque obbligate a inserire i codici relativi al sistema di tracciamento dei contatti della app Immuni in caso di positività. E’ quanto prevede una nuova disposizione introdotta dal dpcm, in vigore da oggi.
Quattro chiacchiere con gli Antifascisti della Garra Blanca, uno dei sottogruppi più attivi e schierati all’interno della tifoseria Colocolina tra i principali protagonisti delle proteste di piazza in Cile. Ne è venuta fuori una bella intervista, che pur essendo stata fatta prima dell’esplosione della pandemia nel paese andino quindi con dinamiche sociali differenti, riesce a darci un’idea di cosa significhi essere del Colo Colo e di cosa ha portato le tifoserie cilene a scendere in piazza contro Pinera e il neoliberismo.
19 ottobre 2020 – Bologna. Da stamattina incrociano le braccia i lavoratori in appalto Yoox-Geodis contro i turni sette giorni su sette. Agitazione dipendenti comunali per rientro in ufficio tre giorni a settimana. Macchinisti Mercitaliarail, Ausl non risponde a richiesta screening Covid-19.
Durante i controlli eseguiti nelle stazioni su 2.700 persone dalla Polizia ferroviaria in Veneto due episodi si sono conclusi con arresti: uno riguarda un uomo segnalato come positivo al Coronavirus che ha cercato di salire su un treno. Un altro, privo di mascherina, avrebbe, almeno secondo le fonti ufficiali, insultato ed assalito gli agenti che lo avevano invitato a metterla.
“E’ iniziato il secondo round”. E’ questo il messaggio che mi scrive il mio amico infermiere mentre mi metto in coda per fare il tampone al Drive Through dell’Ospedale San Paolo di Milano.
Sono le 8 di mattina, la fila di macchine lungo il controviale di Famagosta arriva già fino a piazza Miani. E’ chiaro che si prospetta una lunga attesa.
Dopo che col DPCM del 13 ottobre il governo ha introdotto l’obbligo di mascherina all’aperto in tutto il paese, ecco che arriva l’ennesimo abuso da DPCM del presidente del consiglio Conte. Possibilità di coprifuoco alle 21 nelle zone della movida dove si verificano assembramenti, vietate le tavolate nei ristoranti e i convegni in presenza. Alle superiori forme flessibili nell’organizzazione della didattica: incremento della didattica digitale, spinta ai turni pomeridiani e ingresso a partire dalle 9. No a sagre e fiere di paese, sì solo a manifestazioni fieristiche a carattere nazionale e internazionale. Sono alcune delle novità introdotte dal nuovo DPCM approvato nella serata del 18 ottobre.
Le nuove misure sono in vigore a partire dal 19 ottobre e fino al 21 novembre.
Alcuni chiarimenti di seguito.