Tag Archives: sindacati di base

Maggio 2020 – Comunicato USI/Educazione

Dopo il Decreto Legge approvato il 6 aprile scorso, in cui si stabiliva il rinvio per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto per tutti i lavoratori della scuola (personale docente ed ATA) al 2021, è stato presentato un emendamento, in discussione alla VII Commissione sull’istruzione in Senato, che stabilisce di indire le graduatorie provinciali con l’inserimento di docenti abilitati e ITP che abbiano conseguito i 24 CFU. Questo emendamento fa capire le intenzioni autoritarie e clientelari del governo e dei suoi satrapi all’interno delle istituzioni scolastiche.

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1° Maggio. I lavoratori in lotta in tutto il mondo sfidano Covid-19 e repressione

Photos: Workers Across The World Mark May Day, Even During Coronavirus

Riprendiamo qui il Comunicato del SI Cobas sul 1° maggio nel mondo.

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Se possiamo lavorare, possiamo scioperare! Il primo maggio di lotta dei facchini della logistica

1 maggio 2020

Quando alle sette e venti di ieri mattina hanno spento i macchinari, dando il via a un’azione di lotta durata oltre due ore, diversi facchini della TNT dello stabilimento di Teverola hanno aperto i loro gilet fluorescenti arancioni, ostentando provocatoriamente la maglia con su scritto a grandi lettere “HERO”, che la multinazionale Fedex gli aveva fatto recapitare qualche giorno prima. Quando l’hanno ricevuta, i lavoratori dello stabilimento campano hanno pensato si trattasse di uno scherzo, anche perché agli “eroi” che in queste settimane di quarantena hanno continuato a lavorare per assicurare la distribuzione dei generi di prima necessità – ma anche dei beni superflui passati per le loro braccia, come televisioni, lavatrici, o piastre per capelli – l’azienda si è rifiutata fino a questo momento persino di anticipare la cassa integrazione, lasciandoli di fatto senza stipendio da fine febbraio.

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Cooperative sociali e Covid-19. La lotta è l’unica difesa.

da Lotta di Classe 141 scaricabile integralmente cliccando qui

Oltre alla sanità uno dei settori immediatamente toccati dai provvedimenti governativi è stato quelle delle coop.sociali. Negli asili lavora infatti moltissimo personale coop come ausiliarie e maestre, nelle scuole come educatori e educatrici.

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Coronavirus e sciacalli

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Scuola e coronavirus

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Catania. STM e Coronavirus

14 aprile 2020. La Federazione del Sociale USB Catania, con un comunicato, interviene senza mezzi termini nella questione legata allo stabilimento catanese della STM, dove si conta la presenza complessiva di oltre 4 mila dipendenti e dove ci sono non pochi casi di lavoratori positivi al Coronavirus.

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Il Veneto sta affrontando l’emergenza Covid-19 in modo omertoso.

2 aprile 2020

Ad oggi nel Veneto la politica regionale sta balbettando sull’opportunità o meno di far fare il tampone a tutti gli operatori e ospiti delle case di riposo e Ipab della Regione Veneto.

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QUESTA NON E’ UNA GUERRA, MA UNA GUERRA DI CLASSE. Comunicato USI-CIT Modena

Guerra di classe | AFV

30 marzo 2020

Non conosciamo e forse non conosceremo mai la verità su da dove sia uscito questo virus, non sappiamo e forse non sapremo mai se appartiene alle guerre batterio logiche che molti eserciti stanno preparando.

Sappiamo che siamo in guerra, che le nostre libertà vengono erose.

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USI/Sanità Milano – Sportello Autogestito di Quartiere


Stato di agitazione del settore socio-sanitario

Uno sguardo sul reparto sanità con Alessandro (cub-sanità), per capire le richieste dei lavoratori socio-sanitari in prima fila nella lotta al covid-19. La retorica degli “eroi nazionali” si infrange con le solite condizioni contrattuali di precariato e sfruttamento, in cui vengono negate agli stessi operatori le condizioni minime di prevenzione.
Per ascoltare il contributo: https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/bosn3.png

qui il comunicato dei Cub-sanità: 2020-03-23 comunicato proclamazione

Leggi da Cub sanità.

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Cub Sanità: Apertura stato di agitazione del personale nel settore socio-saniatario-educativo-assistenziale della Lombardia

26 marzo 2020

Residenze per Anziani e Disabili, soggetti portatori di patologie psichiatriche e Assistenza Domiciliare, che operano a vario titolo sul territorio Regionale su temi inerenti la situazione determinatasi con il virus Covid-19.

foto archivio CUB

Spett.le
Ill.mo Prefetto di Milano
protocollo.prefmi@pec.interno.it

e Regione Lombardia
Presidente Dott. Attilio Fontana
presidenza@pec.regione.lombardia.it

e Assessore Dott. Giulio Gallera
welfare@pec.regione.lombardia.it

OGGETTO: apertura stato di agitazione del personale nel Settore socio-saniatario-educativo-assistenziale: Residenze per Anziani e Disabili, soggetti portatori di patologie psichiatriche e Assistenza Domiciliare, che operano a vario titolo sul territorio Regionale su temi inerenti la situazione determinatasi con il virus Covid-19

Con la presente, in ottemperanza dell’Art. 2 c. 2 Legge 146/1990 e s.m.i., si effettua la richiesta di conciliazione in relazione alle gravi problematiche inerenti la gestione dell’Emergenza Coronavirus sul territorio e si proclama lo stato di agitazione del personale dei Servizi in oggetto sull’intero territorio regionale lombardo.

Riceviamo infatti da settimane numerose segnalazioni dei lavoratori del settore (medici, infermieri, operatori socio-sanitari) e ci riferiscono di una situazione già gravissima in termini di contagi e di decessi, termini che sono di una gravità tale da costringerci a ignorare, se necessario, ogni limitazione al diritto e alla facoltà di sciopero e dobbiamo perciò rappresentarVi la richiesta di interventi immediati a tutela di salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori e per l’incolumità pubblica e dell’utenza dei servizi e della collettività tutta.
La situazione sarà a breve “drammatica” perché nelle RSA e RSD e altre similari, in cui già mancavano i dpi utili a eventuale prevenzione, oggi mancano quelli da utilizzarsi nella fase di presenza Virus certa e conclamata.
In questi settori necessita sia attuata una importante prevenzione attraverso norme igieniche e di utilizzo dei DPI in cui sia lavoratori che pazienti siano messi in sicurezza poiché è ormai palese che anche gli asintomatici sono veicolo attivo del virus. Per questo i lavoratori devono avere cuffia, occhiali/visiera protettiva, mascherina filtrante facciale con sopra mascherina chirurgica, camice monouso idrorepellente, guanti, calzari.
Mentre i pazienti devono indossare per lo meno mascherine chirurgiche. Non è possibile aspettare di intervenire alla comparsa dei sintomi. E’ una strategia fallimentare che compromette la salute e la vita stessa di lavoratori e pazienti. Inoltre è essenziale che i lavoratori siano adeguatamente informati e formati per poter affrontare questa emergenza.
Sempre in tema di prevenzione rivendichiamo il diritto che venga effettuato il tampone a tutti i lavoratori, oltre che a tutti i pazienti.

Siamo a chiedere infine che nelle norme ed i Decreti prossimi a venire o a integrazione dei passati, sia scritto a chiare lettere che i medesimi riguardano anche il Settore del Socio-sanitario-educativo-assistenziale o ci sia una nota a parte, poiché se ogni riferimento resta “generico” al solo Settore Sanitario, le Aziende Socio-assistenziali-educativo-sanitarie, non riconoscendosi come Soggetto Sanitario, non si adeguano alle norme emanate, in danno a lavoratori e Utenti.

Per quanto sopra CUB Sanità avvia lo STATO DI AGITAZIONE, e CHIEDE L’IMMEDIATA CONCILIAZIONE nei tempi previsti dalla Legge, quale strumento per evitare la proclamazione dell’astensione dal lavoro,
Rimaniamo a disposizione per contatti urgenti Distinti Saluti

Per contatti:
Paolo Bellavita
3707054545
paolo.bellavita@cub.it

Cub Sanità Italiana
Confederazione Unitaria di Base
Milano V.le Lombardia 20 – tel 0270631804 – fax. 0270602409
www.cub.it – mail: sanitamilano@cub.it – pec: sanita-cub@postecert.it

 

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FONTE: https://www.cub.it/index.php/servizi/documenti-caf/97-organizzazioni-cub/cub-sanita/13631-cub-sanita-apertura-stato-di-agitazione-del-personale-nel-settore-socio-saniatario-educativo-assistenziale-della-lombardia


COVID-19 – LAVORATORI OSR (Osp. San Raffaele) AL FRONTE SENZA TUTELE E RICONOSCIMENTI

Foto San Raffaele, un flash mob con 244 'lavoratori ...

Milano, 25 marzo 2020

“IL GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO È DA PIÙ DI 60 ANNI IL BALUARDO DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO”. Cominciano così la serie di mail, che tutti noi, abbiamo ricevuto sull’indirizzo di posta aziendale da parte della Presidenza del Gruppo San Donato, che elencano una sequela di meriti e impegni e dove traspare una sorta di onnipotenza da parte della Proprietà.

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Difendiamo la salute, non il profitto!

Difendiamo la salute, non il profitto!

La Federazione Anarchica Livornese e il Collettivo Anarchico Libertario esprimono il proprio sostegno alla lotta condotta in queste settimane dalle lavoratrici e dai lavoratori in difesa della propria salute.

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23 Marzo 2020 – Comunicato USI/Sanità Milano Ospedali Santi Paolo e Carlo

USI-CIT

24 marzo 2020

In questi giorni così particolari, con l’attenzione al massimo e le forze di medici, infermieri, tecnici, personale di supporto e tutto l’apparato amministrativo sono impegnate a gestire il periodo influenzale e l’emergenza Coronavirus, c’è chi come il Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo, dott. M. Stocco, approfitta del momento per fare fuori i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

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COVID-19: IL PUNTO SUGLI SCIOPERI E LE PROTESTE OPERAIE CONTRO IL CONTAGIO. “LA SALUTE PRIMA DEL PROFITTO”

24 marzo 2020

Lavoratori e lavoratici contro il provvedimento governativo sulla sospensione delle attività produttive non essenziali a causa del Covid-19. Per i sindacati le maglie dello stop sono ancora troppo larghe. Chiedono di ridurre l’attività, perché ‘prima viene la salute’: dai calcoli della Cgil, sono infatti almeno 12 milioni le persone al lavoro. Ma a Confindustria non basta: “siamo entrati in un’economia di guerra, perderemo cento miliardi al mese”, dice il numero uno Boccia. Oggi, martedì 24 marzo, il governo ha convocato una videoconferenza con i sindacati, che chiedono di ridurre pesantemente il numero dei settori – 80 – lasciati aperti dal decreto.

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