COVID-19 – LAVORATORI OSR (Osp. San Raffaele) AL FRONTE SENZA TUTELE E RICONOSCIMENTI

Foto San Raffaele, un flash mob con 244 'lavoratori ...

Milano, 25 marzo 2020

“IL GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO È DA PIÙ DI 60 ANNI IL BALUARDO DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO”. Cominciano così la serie di mail, che tutti noi, abbiamo ricevuto sull’indirizzo di posta aziendale da parte della Presidenza del Gruppo San Donato, che elencano una sequela di meriti e impegni e dove traspare una sorta di onnipotenza da parte della Proprietà.

VANTA la Presidenza: IL GSD, È BALUARDO DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO.

Ma, la Proprietà APPLICA nelle proprie strutture, UN CONTRATTO DI LAVORO DIVERSO DALLA SANITÀ PUBBLICA: IL CCNL PRIVATO AIOP.

È EVIDENTE CHE ESISTE UN CONTRASTO TRA CIÒ CHE È DICHIARATO E LA REALTÀ, un’incoerenza da parte della Proprietà, che sfocia nell’ostentare una sorta di onnipotenza, a discapito della salute e tutela dei lavoratori.

Lavoratori, in guerra, esprime la Presidenza nelle mail, per combattere l’emergenza Covid-19: ma al fronte bellico i lavoratori, sono mandati, senza armi a sufficienza e idonei; mancano i DPI, i turni di lavoro sono devastanti, talvolta privi di pause, la sorveglianza sanitaria non è garantita e non si eseguono più i tamponi al personale esposto!

La Presidenza del GSD, ostenta onnipotenza: “È arrivato il momento di dimostrare che NOI del Gruppo San Donato siamo i numeri 1, e che SALVARE VITE, È LA NOSTRA VOCAZIONE. Questo significa prese di rischio e sacrifici per tutti. In una guerra convenzionale, i militari vanno al fronte e dimostrano la loro vocazione; in questa guerra contro il Covid-19 tocca a noi, e a nessun’altro, andare al fronte e vincere.”

Noi lavoratori, sappiamo bene dell’impegno, che stiamo profondendo, per combattere la pandemia da Covid-19, sappiamo altrettanto bene dei rischi, dovuti alla carenza di dispositivi di protezione individuali e dei turni devastanti, ma la Sanità non è una missione che ha bisogno di martiri!

La Sanità è uno strumento che deve garantire la salute di tutti; la Proprietà, ci sta mandando in prima linea, a combattere la pandemia, senza armi adeguate: la salute ai lavoratori e utenti, così non la sta assicurando!

GLI OPERATORI SANITARI NON SONO EROI O MARTIRI: SONO PROFESSIONISTI CHE METTONO IN CAMPO LE PROPRIE COMPETENZE, PER CURARE LE PERSONE E HANNO DIRITTO A LAVORARE IN ASSOLUTA SICUREZZA, PER NON AMMALARSI E CONTINUARE A TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA.

La presidenza ci scrive per ringraziarci, a noi non servono parole ma fatti, risposte concrete ai nostri sforzi e sacrifici, sia in termini di salute e sicurezza che di diritti.
Da subito i lavoratori e la RSU, hanno valutato la gravità, di quanto stava per accadere e sospeso lo sciopero aziendale, previstoper il giorno 27 febbraio, prima ancora delle decisioni ministeriali di blocco e contenimento ,chiedendo più volte all’Amministrazione,di compiere un gesto di altrettanta assoluta responsabilità, nel revocare il passaggio ad AIOP, previsto per il 1 Aprile 2020.

I lavoratori chiedono, una lotta ad armi pari, anche per gestire, l’emergenza Covid-19, sollevati almeno dal pensiero di un cambio contrattuale, che determina condizioni peggiorative: ma l’Amministrazione dell’OSR, la stessa che scrive per ringraziarci, in un mese non ha voluto trovare tempo per rispondere ai lavoratori , ad oggi tace, in merito alla sospensione di modificare il CCNL applicato.
Questi ringraziamenti faticano a trovare apprezzamento, fanno fatica a risultare sinceri quando vengono accompagnati dalla guerra contro i diritti: la volontà di modificare il CCNL, è per noi un’altra dichiarazione di guerra.
Parole usate dalla Presidenza, come: “sacrificio umano, prese di rischio, vocazione, spirito da soldato in guerra e “coraggio”, fanno rabbrividire!

Coraggio, quello che l’Amministrazione, non ha ,provvedendo a sospendere la scelta di cambio contratto, che crea danno economico e normativo ai lavoratori, che sono, professionisti e non carne da macello!

LA PRESIDENZA È IMPEGNATA A DIMOSTRARE DI ESSERE I PRIVATI NUMERO UNO!

Pensare, ad una gara di prestigio, per gestire una pandemia, che annovera morti è già da solo un concetto aberrante, facile chiedersi quale sarà il premio che chiedono in cambio alle istituzioni come sanità privata?

ABBIAMO PROBLEMI QUOTIDIANI DI SICUREZZA, DEI PAZIENTI CHE ASSISTIAMO E DELLE PERSONE CHE CI ASPETTANO A CASA,IN AGGIUNTA ALLE PROBLEMATICHE PRECEDENTI  ECONOMICHE , DI ORGANICI, DI SALVAGUARDIA DELLA QUALITÀ DELLE CURE. PACCHE SULLE SPALLE E RINGRAZIAMENTI, OGGI, PIÙ ANCORA DI IERI, LI RISPEDIAMO CORTESEMENTE AL MITTENTE, CONSAPEVOLI, CHE APPENA SARA’ POSSIBILE, L’UNICA VIA CONTRO IRRESPONSABILITÀ E MANCATA RICONOSCENZA, SARA’ QUELLA DI ALZARE ANCORA PIU FORTE IL  CONFLITTO.

Il 1° aprile è vicino, probabilmente festeggerete la modifica contrattuale, che vi farà risparmiare un po’ di soldi, sottraendoli ai lavoratori e penserete di aver vinto la guerra contro i lavoratori dell’OSR, approfittando della situazione con una condotta che preferiamo non definire.

NOI NON DIMENTICHEREMO
E la vostra, se vittoria sarà, sarà, ai nostri occhi, una indegna vittoria

 

FONTE: https://usi-cit.org/24-marzo-2020-comunicato-usi-sanita-milano-ospedale-san-raffaele/


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