Due giorni fa la Magni*fica Occupata Casa delle Donne* ha tentato una nuova occupazione dopo lo sgombero del 22 settembre. Dopo appena un’ora e mezza di occupazione, la digos al completo ha preso a calci e pugni una quindicina di compagnx che si trovavano all’esterno e ha sgomberato coattamente lo spazio.
Forze armate, aziende pubbliche e private, istituti di ricerca e università – tutti insieme – per realizzare in Italia un polo per la produzione di vaccini e anticorpi monoclonali contro le pandemie e per la “sicurezza nazionale”.
8 gennaio 2021 – Firenze – Il segnale lo dava l’ispettrice, nel suo ufficio trasformato in camera della tortura. Un cenno con la testa, «dall’alto al basso», sufficiente a scatenare la squadra di agenti. Calci, pugni sul volto, ginocchia premute sulla schiena fino a spezzare le costole.
(Qui sopra la vignetta di solidarietà a due delle attiviste arrestate venerdì che si trovano nel carcere di Sollicciano)
2 novembre 2020 – Si è conclusa l’udienza per la convalida delle compagne e compagni arrestat* venerdi 30 ottobre a Firenze, quando 20 personx sono state portate via a seguito della violenta carica di polizia a Porta al Prato, dove le forze del disordine hanno cercato anche di investire le persone con i mezzi in dotazione. Kekka è libera con obbligo di firme; Giova domiciliari con restrizione di comunicazione; Pietro e alberto rimangono in carcere. Giudici e sbirri cercano dei capri espiatori di una rabbia sociale ormai incontenibile.
Noi non cadremo nella loro narrazione. Al fianco di tuttx coloro che alzano la testa. Rivogliamo tuttx liberx immediatamente! I soli violenti sono lo stato e il patriarcato.
La dissociazione è una pratica con cui si rafforza sempre e soltanto la repressione.
È una scelta facile e indolore per chi la pratica in casi come questo, ma allo stesso tempo tende a rimuovere uno spaccato della realtà per opportunismo politico: “mi dissocio, mi lavo la coscienza, punto il dito contro i cattivi e piú lo grido, piú rappresento i buoni”.
Sono le nove, e chi si avvicina a piazza della Signoria trova una piazza blindata, sigillata dai reparti antisommossa. Tutto attorno ci sono le vetrine dei negozi del lusso barricati da pannelli di legno per l’occasione. E’ da tre giorni che sui giorni non si fa che parlare dell’incubo incidenti e vetrine rotte. Come a Napoli, come a Torino, come a Milano. Come a “Gucci”. Questa volta dall’alto non ci sono gli appelli alla protesta civile e pacifica: la manifestazione è stata dichiarata direttamente “illegale” dopo la riunione del comitato per l’ordine pubblico in Prefettura. Gli appelli che vengono dalla politica e dalle istituzioni è di stare a casa: “sarà tollerenza zero”.
Sui social l’appuntamento gira da giorni, giornali e amministrazione cercano disperatamente di instillare paura nei potenziali manifestanti affermando che sarà una notte di violenze. Ciechi e sordi a ciò che sta covando sotto mascherine mai cambiate, non si rendono neanche conto che son proprio le loro frasi a convincere gli indecisi a presentarsi in piazza.
Proteste anti-DPCM a Firenze del 30 ottobre.
In questo e in altri filmati girati in rete si vedono alcuni picchiatori in divisa aggirare gli ordini dei superiori in grado e caricare con violenza una manifestazione spontanea di giovani.
Un Pride indecoroso, transfemminista, queer ha attraversato le strade della città il 18 settembre. Al termine del corteo è stata occupata una villa abbandonata della USL in pieno centro.
Nasceva la Magni*fica occupata, casa delle donne transfemminista queer.
Questa mattina ce ne ha parlato uno degli occupanti.
Poco dopo è scattato lo sgombero e in due sono riusciti a salire sul tetto.
Di seguito il testo di presentazione della Magni*fica, che, siamo certi, al di là dello sgombero odierno continueranno a riempire le strade della città.
“Troppi ritardi e indecisioni sulla scuola: il 14 settembre si riapriranno le aule in deroga: a pochi giorni dal 14 settembre è incredibile che si parli defgli stesse problematiche che noi segnalavamo mesi fa”. E’ durissimo il giudizio del Comitato “priorità alla scuole” nato a Firenze ma poi divenuto una realtà ramificata in mezza Italia, sull’esito del tavolo di confronto tra governo e Regioni in corso in questi giorni, e che sta mettendo in luce le distanze tra istituzioni statali e regionali. Il Comitato ha indetto per il 26 settembre una manifestazione nazionale, che conferma.
Fa discutere il provvedimento della Asl fiorentina contro un delegato della Fp Cisl, accusato di aver criticato l’ospedale di Torregalli in una intervista anonima al Tg2.
Come ogni lunedì, mercoledì e sabato mattina anche oggi eravamo davanti alla coop di Gavinana con il gazebo per la raccolta alimentare.
Oggi si é presentata la polizia municipale, autoreparto Porta al Prato n°pattuglia 837119.
Ci accusano di non aver pagato il suolo pubblico.
A Napoli, i militanti che nell’ultimo mese hanno costruito reti di solidarietà attiva, sostenendo le famiglie in difficoltà in tanti quartieri, hanno affisso in strada una serie di striscioni per il settantacinquesimo anniversario della Liberazione. Da Montesanto a Scampia i messaggi chiedevano l’allargamento del reddito ai non garantiti, un provvedimento per il blocco degli affitti, lo screening di massa per il Covid-19. La risposta della questura di Napoli è stata particolarmente solerte: decine di agenti hanno fermato, multato, denunciato gli attivisti perché in strada “senza giustificato motivo”. In molti casi, tuttavia, a non rispettare i dispositivi di sicurezza erano proprio i poliziotti, e in particolare gli agenti della Digos.
A causa della pandemia il prossimo 25 aprile non potremo riempire quelle stesse piazze e strade che animarono la Resistenza fiorentina, esplodendo nell’estate del ’44 con l’ingresso della brigata Sinigaglia in Oltrarno per liberare Firenze.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai parenti dei detenuti di Rebibbia, alle compagne e ai compagni di Rete Evasioni e ai-alle detenuti/e stessi/e per quanto accaduto ieri di fronte al carcere romano.