Torino: la città dei sommersi, la pandemia e noi
1 novembre 2020
Cosa è successo?
Dopo Napoli, prima della tempesta.
1 novembre 2020
Cosa è successo?
Dopo Napoli, prima della tempesta.
1 novembre 2020
La dissociazione è una pratica con cui si rafforza sempre e soltanto la repressione.
È una scelta facile e indolore per chi la pratica in casi come questo, ma allo stesso tempo tende a rimuovere uno spaccato della realtà per opportunismo politico: “mi dissocio, mi lavo la coscienza, punto il dito contro i cattivi e piú lo grido, piú rappresento i buoni”.
31 ottobre 2020
Da quando domenica 25 ottobre il Premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato il coprifuoco e nuove misure restrittive su scala nazionale, nel paese spagnolo, come in Italia, sono partite proteste eterogenee dove complottismo irrazionale no mask e proteste dei commercianti si mescolano alle manifestazioni per il finanziamento alla sanità e ad assalti giovanili ai grandi marchi degli sfarzosi centri cittadini.
31 ottobre 2020
Sono le nove, e chi si avvicina a piazza della Signoria trova una piazza blindata, sigillata dai reparti antisommossa. Tutto attorno ci sono le vetrine dei negozi del lusso barricati da pannelli di legno per l’occasione. E’ da tre giorni che sui giorni non si fa che parlare dell’incubo incidenti e vetrine rotte. Come a Napoli, come a Torino, come a Milano. Come a “Gucci”. Questa volta dall’alto non ci sono gli appelli alla protesta civile e pacifica: la manifestazione è stata dichiarata direttamente “illegale” dopo la riunione del comitato per l’ordine pubblico in Prefettura. Gli appelli che vengono dalla politica e dalle istituzioni è di stare a casa: “sarà tollerenza zero”.
31 ottobre 2020
Sui social l’appuntamento gira da giorni, giornali e amministrazione cercano disperatamente di instillare paura nei potenziali manifestanti affermando che sarà una notte di violenze. Ciechi e sordi a ciò che sta covando sotto mascherine mai cambiate, non si rendono neanche conto che son proprio le loro frasi a convincere gli indecisi a presentarsi in piazza.
Proteste anti-DPCM a Firenze del 30 ottobre.
In questo e in altri filmati girati in rete si vedono alcuni picchiatori in divisa aggirare gli ordini dei superiori in grado e caricare con violenza una manifestazione spontanea di giovani.
30 ottobre 2020, da infoaut
30 ottobre 2020, di Laboratorio Politico Iskra
Negli ultimi giorni, a partire dalla sera di Venerdì 23, è finalmente esplosa la protesta attorno alle misure relative al contenimento del contagio da Coronavirus. Non usiamo a caso queste parole: è da tempo che diciamo e crediamo che un malessere diffuso era dilagato in diversi settori della nostra società e finalmente è esploso.
di Sandro Moiso, Maurice Chevalier e Jack Orlando
“L’unico attore sociale che ancora mancava nella crisi più clamorosa della modernità è dunque arrivato in scena, presentandosi a Napoli: è il ribellismo che scende in piazza […] contro tutto, la Regione, il governo, le regole, la prudenza, la paura, in quanto è fuori dal sistema, alla deriva in un luogo sconosciuto della politica dove anche il contratto tra lo Stato e i cittadini pare non avere più valore […] Come Napoli ha anticipato, qualcuno fa i conti con il costo di questa emergenza infinita, questa precarietà permanente, questa instabilità costante, scopre che il costo è alto almeno quanto il rischi del contagio, e presenta il saldo al potere.
27 ottobre 2020
Manifestazioni di protesta si diffondono in tutta Italia contro la gestione dell’emergenza sanitaria e il nuovo dpcm in vigore. Migliaia in piazza a Napoli, un migliaio a Torino, centinaia a Milano. Manifestazioni anche a Palermo e Catania. A Torino e Milano scontri con la Polizia.
“Sembra di stare a Thoiry
sembra di stare allo zoo”.
Quentin40 & Puritano – Thoiry
Molto si è detto e si scriverà della piazza selvaggia di ieri a Milano.
Spesso a sproposito.
26 ottobre 2020
Continua ad avvitarsi la crisi generale – sanitaria, economica, istituzionale. La rivolta di Napoli, gli ospedali chiusi, il rinnovo dei contratti di logistica e metalmeccanici, le carceri. Siamo appena all’inizio. E comincia a sentirsi il puzzo dello spettro del semi-lockdown, che sarà peggio del primo.
24 ottobre 2020
Serata e nottata di proteste – e di scontri – a Napoli, in concomitanza con il via al “coprifuoco” notturno dalle ore 23 alle ore 05. Una misura disposta da un’apposita ordinanza regionale firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla scorta di quanto già deciso in Lombardia dal presidente del Pirellone, Attilio Fontana. Migliaia le persone che non hanno rispettato l’imposizione di rientrare nelle proprie abitazioni, sfilando in più punti della città. Nel mirino: palazzo Santa Lucia, sede della Giunta regionale della Campania.