Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai parenti dei detenuti di Rebibbia, alle compagne e ai compagni di Rete Evasioni e ai-alle detenuti/e stessi/e per quanto accaduto ieri di fronte al carcere romano.
Parenti e compagne si sono ritrovati di fronte alla struttura per protestare a fronte del pericolo sanitario che corrono i detenuti e per il divieto di visite. Nonostante il rispetto delle norme anti-contagio, sono state portate via a forza dalla polizia che una volta intervenuta ha creato proprio un bell’assembramento e la relativa calca. Le fermate sono state tutte rilasciate, le compagne comunicano di 8 denunce con relative multe.
Tutto questo a pochi giorni dai festeggiamenti della Polizia penitenziaria nel carcere fiorentino di Sollicciano, con grigliate nel cortile, partite di calcetto con la presenza di alcuni familiari delle guardie
[vedi l’articolo della Nazione:
https://www.lanazione.it/cronaca/grigliata-di-pasquetta-nel-cortile-del-carcere-guardie-1.5108354].
Questi comportamenti, figli dell’impunità di cui godono gli sbirri, tanto più in questo momento, dimostra come le mura attorno alle carceri si stiano facendo sempre più alte e spesse, isolando le grida dei detenuti, vittime di violenze sempre più feroci. E dimostra ancora una volta i due pesi e due misure con cui si pretende di imporre con violenza la malagestione dell’epidemia, che produce gli effetti disastrosi sulla nostra salute e sulle condizioni di vita che sono sotto gli occhi di tutti.
Effetto del cosiddetto “lockdown”, ma chiamiamolo col suo nome: Stato d’eccezione, in cui tutto si ferma, tranne la produzione e la repressione.
Sorvegliare e punire è sempre più facile.
Solidarietà a chi lotta dentro e fuori dal carcere – Tutt@ Liberi@
Centro Popolare Autogestito Fi-Sud
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FONTE: https://www.facebook.com/CpaFirenzeSud/photos/a.545428192148083/3093287304028813/
