Tra editti del conte-re e controlli: manuale di autodifesa


In questi giorni di arresti domiciliari di massa, chi esce deve esibire un foglio con l’autocertificazione.
La polizia e, da qualche tempo anche i militari, divenuti tutti pubblici ufficiali, effettuano controlli e denunciano chi viene considerato evaso. Continue reading


Un divieto al giorno, non toglie il virus di torno

Con l’Avv.Simonetta Crisci parliamo degli aspetti legali e giuridici degli ultimi provvedimenti legislativi in materia di contenimento dell’epidemia:

 

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L’”autocertificazione” ai tempi del Coronavirus. Le novità del D.L. 19/2020

Nel periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, uno dei termini che ricorre più di frequente è senz’altro quello di  “autocertificazione”.
Per definizione, quest’ultima consiste in una dichiarazione sottoscritta dal cittadino, che può essere prodotta in sostituzione delle normali certificazioni ordinariamente di competenza della pubblica amministrazione, per attestare fatti, stati o qualità che la P.A. deve già conoscere e può agevolmente verificare. Continue reading


Porto, Portogallo: Uno scritto di Gabriel Pombo Da Silva (marzo-aprile 2020)

https://attaque.noblogs.org/files/2020/04/huet.jpg

Visto che fino ad oggi il nostro compagno Gabriel non ha scritto comunicati ufficiali, queste parole vogliono essere precisamente un comunicato/diario, oltre che un modo per condividere con quelle persone e compagnx più affini quello che pensa in merito a diverse tematiche. Lo stesso Gabriel ha chiesto esplicitamente alla sua compagna di selezionare quei frammenti (delle lettere a lei inviate) dove riflette/analizza e o specula su questioni interessanti relative all’attuale situazione: il «coronavirus» in carcere, la situazione giudiziaria o le circostanze della sua prigionia. Gabriel sta bene di salute e di spirito ed è pronto per la guerra che lo aspetta nelle galere dello Stato spagnolo. Nonostante la sentenza definitiva del Tribunale Supremo di Lisbona che conferma la sua consegna allo Stato spagnolo, non sappiamo ancora se le «autorità» lo consegnerebbero senza considerare lo «stato di emergenza» dichiarato in funzione della «pandemia» da «Covid-19». Di fatto questo stesso «stato di emergenza» impedisce (teoricamente) la consegna di prigionierx ad altri paesi durante tutta la sua durata.

Gabriel libero!
Tuttx liberx!
Viva l’anarchia!

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Contact tracing, la nuova frontiera del controllo (audio)

21 aprile 2020 – La app che spierà i nostri movimenti è in fase di messa a punto.
Il dibattito politico è sulle modalità d’utilizzo. I dati resteranno sul cellulare e verranno messi a disposizione solo in caso di contagio? Oppure verranno raccolti da un’autorità centrale – agenzia governativa o azienda privata? In questa seconda ipotesi ci potrebbe anche essere l’obbligo di geolocalizzazione.
La app oltre a monitorare i contatti avuti da chi risulterà contagiato, potrebbero essere usate per verificare ogni nostro spostamento. Se il futuro sarà con ore d’aria divise per fasce d’età i nostri peggiori incubi distopici diventeranno realtà in poche settimane.

Ascolta l’audio su Radio Blackout:
https://radioblackout.org/2020/04/contact-tracing-la-nuova-frontiera-del-controllo/

Per altri approfondimenti:
https://guerredirete.substack.com/p/guerre-di-rete-contact-tracing-scontri


Operaio di Taranto scrive su Facebook: “In fabbrica senza mascherine”. Arcelor Mittal lo licenzia

Operaio di Taranto scrive su Facebook: "In fabbrica senza mascherine".  Arcelor Mittal lo licenzia

21 aprile 2020. Licenziato per aver commentato sulla propria bacheca di facebook quel che realmente accade in fabbrica. Si tratta dell’ennesimo atto di vigliaccheria da parte di un’azienda senza scrupoli”. Franco Rizzo, leader di Usb Taranto è irato nel commentare la vicenda che ha per protagonista un impiegato del reparto Treno nastri 1 che sarebbe stato licenziato dal siderurgico per aver pubblicato lo scorso 14 marzo un post “in cui diceva solo la verità: ovvero che in fabbrica non c’erano nè gel igienizzanti nè dispositivi di protezione individuale”.

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Contributo da Cosenza: non li ucciderà il virus

Giant viruses may just be small viruses that stole hosts ...

21 aprile 2020

Questo scritto approfondisce quanto pubblicato nel documento “Tutto va estremamente bene”. Si avvale, inoltre, di considerazioni formulate in precedenti nostre pubblicazioni.

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Ossetija del Nord: disagio sociale “per” o “con” il coronavirus

Un migliaio di persone è sceso lunedì in piazza a Vladikavkaz, capitale della Repubblica autonoma russa dell’Ossetija del Nord, per chiedere provvedimenti a sostegno di coloro che hanno perso il lavoro a causa del regime di auto-isolamento, decretato per l’epidemia di coronavirus. Alla data del 20 aprile, nella Repubblica erano registrati 177 contagi e due vittime.

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Verso il 25 Aprile. Riflessioni urgenti sulla necessità di rompere il vetro e tornare in strada

INDICE
1. Toh, la repressione!
2. Quelli che «la libertà? Pfui!»
3. Stare a casa non vuol dire per forza stare in casa
4. Che cos’è un «assembramento»?
5. Molte «persone comuni» sono più avanti dei militanti
6. Manovre intorno al 25 Aprile
7. Riprendersi lo spazio pubblico: due condizioni necessarie

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Verso il 25 aprile, anche quest’ann

Diverse iniziative online e via etere in corso e in programma fino alla giornata in cui ricorrerà il 75esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo: a Bologna le proposte di Pratello R’Esiste, Vag61, OpenDDB, associazione Primo Moroni e Radio Spore. In rete anche appelli per manifestare “in sicurezza” sabato.

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Sulla prima linea

21 aprile 2020

C’è chi non accetta di pagare il prezzo troppo alto di questa crisi in una lotta quotidiana per la vita. L’emersione di comportamenti di rifiuto, di richieste di necessità, di riformulazione di bisogni è ciò che possiamo intravedere come spinta e possibilità di presentare il conto.

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Lockdown a Parigi, scontri tra polizia e residenti in un quartiere della periferia

21 aprile 2020. I residenti hanno sparato fuochi d’artificio contro la polizia, nel sobborgo parigino di Villeneuve-la-Garenne, accusando gli agenti di usare metodi pesanti per imporre il lockdown a causa del coronavirus.
I disordini sono iniziati sabato quando un motociclista è rimasto ferito durante un controllo della polizia nell’area.

VIDEO SU:
https://video.corriere.it/esteri/lockdown-parigi-scontri-polizia-residenti-un-quartiere-periferia/5eccf168-8392-11ea-ba93-4507318dbf14

 


Per cosa vale la pena morire? Affrontare il ritorno a lavoro come se niente fosse

21 aprile 2020, da https://it.crimethinc.com/2020/04/21/per-cosa-vale-la-pena-morire-affrontare-il-ritorno-a-lavoro-come-se-niente-fosse

Per alcune cose vale la pena rischiare di morire. Perpetuare il capitalismo non è una di queste. Non ne vale la pena per tornare al lavoro – con il rischio di diffondere il COVID-19 o di morire per lui – cosicché i ricchi possano continuare ad accumulare profitti.

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La risposta al coronavirus

Uno sguardo alla crisi sociale, politica, ecologica ed economica che la pandemia COVID-19 sta mostrando.

Il disinteresse ufficiale e la negazione della risposta mal gestita, ogni giorno la crisi COVID-19 porta con sé la chiarezza sempre più nitida dell’ipocrisia e del fallimento morale dell’attuale classe dirigente. Le affermazioni dell’eccezionalità e della grandezza degli Stati Uniti d’America si rivelano per quello che sono, una maschera decrepita per il marciume sistemico che la pervade. Continue reading


L’abbecedario nell’epoca del contagio

Anestesia. Qualcosa che rende inermi. Non pensare. Te lo dicono loro. Non uscire. Ti proteggono loro. Tu sei l’untore. Sei il rischio. Il rischio non fa parte di un mondo programmato. Il programma sta nella realizzazione del dominio. E buonanotte ai suonatori. Continue reading