Tag Archives: privatizzazioni

POZZUOLI : PAZIENTI COVID COSTRETTI A RESTARE ORE NELLE AMBULANZE!

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto

28 ottobre 2020

Non ci piace ricorrere a immagini così forti per sostenere le nostre tesi. Pensiamo che il sensazionalismo mediatico e, più in generale, le prassi dei media mainstream siano tossiche per la comprensione, l’analisi e il cambiamento dello stato presente.

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Gruppo San Donato (San Raffaele): un posto per Maroni e Capelli

Roberto Maroni

Il gruppo ospedaliero privato lombardo, che controlla anche l’ospedale privato San Raffaele, ha nominato nei propri Cda l’ex governatore della regione, il leghista Roberto Maroni, artefice della riforma regionale che ha azzerato la medicina territoriale e la ha privatizzata in maniera ancora più estesa, ed anche l’ex consigliere regionale Angelo Capelli, autore assieme al leghista dell’ultima riforma della sanità.

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Le date di una strage

Da febbraio ad oggi abbiamo assistito al frantumarsi del mito dell’eccellenza sanitaria lombarda.
Quello che, secondo la Corte dei Conti e l’Ocse, doveva essere uno dei più efficienti in Italia e in Europa: così si diceva, prima che fosse messo alla prova. Oggi, in soli 3 mesi di emergenza sanitaria, è invece riconosciuto come uno dei sistemi sanitari regionali con il maggior numero di morti al mondo: oltre 16 mila persone accertate. A cui si deve aggiungere un numero imprecisato di persone morte in casa o nelle RSA, che senza tampone non vengono conteggiate tra i numeri ufficiali della Protezione Civile.
Un risultato così nefasto non è stato ottenuto solo grazie al sistema sanitario lombardo, ma anche grazie all’incapacità e all’approccio aziendalistico portato avanti in questi mesi dalla giunta regionale e, qui a Milano, anche dal sindaco Sala.
Quando si tratta di fare soldi, non importa il colore del partito a cui appartieni.

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Milano. Beni comuni o in vendita?

13 giugno 2020

Abbiamo appreso come molte e molti sabato scorso della #novità arrivata dal Comune di Milano nel pieno di questa fase 2.
Leggiamo prima da un articolo su La Repubblica e poi direttamente su una news del sito del Comune (https://www.comune.milano.it/-/demanio.-avviso-pubblico-per…)
che “La Giunta ha approvato la delibera in cui sono individuati 25 beni in disuso – aree ed immobili di proprietà comunale non più utilizzati – che saranno oggetto di un avviso di interesse pubblico.” Il piccolo particolare è che tra questi immobili “in disuso” ci sono la Cascina Torchiera senz’acqua in piazza Cimitero Maggiore, autogestita da più di vent’anni, e l’ex liceo Omero di via del Volga 4 recuperato grazie ai progetti di Ri-Make.

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Cementificazione, vuoti edilizi e Covid-19

29 maggio 2020

Sarebbe quasi scontato dire che ogni sconvolgimento ed ogni crisi portano a galla le più grosse contraddizioni del sistema che vanno a colpire: il problema è che quando si porta all’attenzione questa ovvietà si assiste ad uno sguainar di spade unito ad un levarsi di scudi, in difesa dell’azione politica che ha determinato le condizioni critiche o, nella peggiore delle ipotesi, si assiste al solito balbettio cianciante di chi non ha idea di cosa dire. Questo succede spesso non tanto per difendere un’idea o una visione politica ma, semplicemente, per coprire le pudenda di una classe politica incapace e completamente supina ad esigenze altre rispetto a quelle della collettività ed evidentemente compartecipe di questi interessi.

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Sul buonsenso e la sua mancanza ai tempi del contagio.

19 maggio 2020; da https://piccolifuochivagabondi.noblogs.org

Sull’argomento coronavirus, Covid-19, ordinanze, eccetera, si sono dette tante cose.
Chi ha minimizzato parlando di una semplice influenza, chi per tener fede ad un’anima complottista continua a pensare che il virus sia un’invenzione di chissachì, chi invece esagera al contrario e minaccia di prendere il fucile contro coloro che considera “irresponsabili” perché con l’uscire dalla porta di casa aumenterebbero da soli il contagio.
Insomma, l’interpretazione non potrebbe essere più varia e, spesso, il buon senso ne esce malconcio.

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La voce del padrone. E la nostra

16 maggio 2020.

Appena calata l’attenzione sull’emergenza sanitaria, il sistema imprenditoriale e proprietario italiano ha deciso di passare al contrattacco con inusuale violenza. Giocano d’anticipo per farci pagare la recessione che verrà e per evitare che la loro crisi di legittimità si fissi in nuove pretese sociali. Ora, con l’approvazione del decreto Rilancio, i nuovi rapporti di forza vengono ratificati da un esecutivo preso in ostaggio dagli interessi privati.

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Ora a casa restateci voi! – Una campagna sulla gestione dell’emergenza Covid in Lombardia

Da oggi parte la campagna “Ora a casa restateci voi”  per chiedere le dimissioni dirette della giunta Fontana dopo la gestione disastrosa dell’epidemia in Lombardia (di cui abbiamo già avuto modo di parlare anche noi in diversi approfondimenti in questi due mesi). Consapevoli che le responsabilità del disastro non si fermano alla Regione ma sono molto più profonde e coinvolgono anche importanti pezzi del governo, del Comune di Milano, di Confindustria e Confcommercio, convinti che la soluzione non sia il commissariamento ma la fine di questa classe tecnico-politica, sosteniamo l’appello per iniziare a farla finita con i signori verde-nero-azzurri della destra lombarda.

Leggi il testo del lancio.

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Quello che non bisognava fare: appunti sul Sistema sanitario lombardo.

La recente epidemia ha contribuito, fra le altre cose, a render manifeste le inadeguatezze ed iniquità – già prefigurate e denunciate negli ultimi anni da una nicchia di cittadinanza consapevole – di un sistema sanitario in buona misura mutato radicalmente rispetto agli albori del SSN, aziendalizzato e privatizzato. In particolare in seguito alle riforme degli anni 90 si è imposto un modello a tratti anglosassone mirato più all’ospedalizzazione, alla cura ed al servizio profittevole piuttosto che all’attenzione alla prevenzione ed alla salute pubblica, bene comune di rilevanza costituzionale su cui insiste la grande riforma sanitaria del ‘78 (da cui l’istituzione del sistema sanitario nazionale

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