Apprendiamo dai media mainstream
Lo spillover del profitto
Nell’articolo che apre il libro Philippe Bourrinet comincia col sottolineare che, nel passato, le grandi pandemie hanno sempre segnato i grandi passaggi epocali o, diremmo noi, i cambiamenti del modo di produzione. Così è stato per la “peste di Giustiniano” che devastò le coste del mar Mediterraneo dal 541 al 767, segnando la definitiva fine dell’impero romano. Ancor di più la peste del 1300 – che fece circa 30 milioni di morti, cioè almeno un quarto della popolazione di Europa e dintorni – segnò il passaggio dal Medioevo all’epoca moderna, cioè dal feudalesimo al decollo del capitale commerciale.
Francia, Italia, Potere, un mondo nuovo
In questi giorni la Francia è il paese europeo dove i numeri della “seconda ondata” della malattia da Covid-SARS-2 sono decisamente maggiori, specie rispetto alla situazione italiana, e la gravità della situazione si è palesata da più tempo (chiudiamo queste note il 18 ottobre 2020: nel frattempo è purtroppo probabile che la situazione, con l’avanzare dei freddi autunnali, peggiori parecchio anche in Italia): di conseguenza la riflessione sulla questione pandemia e dintorni è partita con anticipo rispetto alla penisola italica, dove sta esplodendo in questi giorni.
Sciopero generale 23 ottobre 2020
Non è mai una cosa semplice indire uno sciopero generale. È paradossalmente ancor più difficile farlo in questo periodo, in cui pure le ragioni per fermare la produzione e farsi sentire diventano ogni giorno ancor più urgenti ed evidenti. È uno sciopero necessario ma dalla riuscita incerta e sarebbe sbagliato negare il rischio che una scadenza di lotta finisca per essere vissuta, e diventare, un appuntamento rituale. Vorrebbe dire aver trasformato un momento forte di rottura e di scontro, cui ricorrere come extrema ratio, in qualcosa di scontato e ripetitivo. Eppure c’è stato un periodo in cui, proprio al rientro dalle ferie ad ottobre, il sindacalismo di base e conflittuale è riuscito a costruire un percorso unitario quantomeno utile, e necessario, per rompere il muro del silenzio sulle condizioni di lavoro e i diritti negati…
“Interrotta manifestazione proprietari edilizi, la risposta è stata la polizia”
“Abbiamo interrotto la manifestazione dall’Associazione Proprietà Edilizia annunciata per questa mattina in Piazza Maggiore in difesa del loro diritto naturale alla proprietà privata e per chiedere la cancellazione del blocco degli sfratti. La risposta è stata la polizia, schierata a difendere palazzinari e speculatori ben accompagnati dai fascisti.
Sulle navi-quarantena e lo sviluppo di un nuovo dispositivo detentivo (AUDIO)
25 ottobre 2020.
Partendo da un articolo comparso su Macerie riguardo le navi-quarantena e la situazione attuale nel Mediterraneo abbiamo discusso con un compagno in corrispondenza.
ASCOLTA: navi%20quarantena
FONTE: http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/2020/10/navi-quarantena-e-sviluppo-nuovo
Roma. Fascisti di FN in piazza del Popolo contro la “dittatura sanitaria”
Roma. 24 ottobre 2020. In Piazza del Popolo patetici tentativi di imitare le proteste di Napoli da parte del partito di estrema destra Forza Nuova. Neofascisti e negazionisti del covid cercano di strumentalizzare disagio sociale e malumore tra la popolazione. Sentir parlare i fascisti di “dittatura sanitaria” e di libertà è davvero un ossimoro, loro che una dittatura vera e propria la vorrebbero instaurare. NELLE FOGNE!
Napoli: una rivolta per non morire
24 ottobre 2020
Abbiamo scritto a caldo nella notte su quanto stava succedendo a Napoli su facebook: “La piazza di questa notte a Napoli forse è stata di pancia, contraddittoria, ambigua, stratificata come la società in cui viviamo, come il suo rovescio. Ma a Napoli stanotte si è rotta l’ipocrisia dietro cui si nasconde l’incapacità di chi ci governa, il fallimento di questo modello economico di fronte al virus, la violenza che per mesi chi è stato lasciato indietro ha dovuto subire.”
NAPOLI: “TU CI CHIUDI – TU CI PAGHI”. IN MIGLIAIA PER LE STRADE DURANTE IL PRIMO “COPRIFUOCO”.
24 ottobre 2020
Serata e nottata di proteste – e di scontri – a Napoli, in concomitanza con il via al “coprifuoco” notturno dalle ore 23 alle ore 05. Una misura disposta da un’apposita ordinanza regionale firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla scorta di quanto già deciso in Lombardia dal presidente del Pirellone, Attilio Fontana. Migliaia le persone che non hanno rispettato l’imposizione di rientrare nelle proprie abitazioni, sfilando in più punti della città. Nel mirino: palazzo Santa Lucia, sede della Giunta regionale della Campania.
Napoli. “Tu ci chiudi, Tu ci paghi!” Proteste e scontri per il coprifuoco.
23 ottobre 2020
“Tu ci chiudi, Tu ci paghi!” Uno degli striscioni esposti nello spezzone di corteo diretto alla regione campania riassume forse meglio di ogni altra cosa le rivendicazioni e le tensioni sociali che sono esplose infine stasera. Migliaia di persone in piazza San Domenico (nella stragrande maggioranza con mascherine e attenzione a rifuggire ogni lettura “negazionista”), centinaia, forse un migliaio che poi si sono recate sotto la regione Campania in quella che è stata la prima violazione di massa del coprifuoco. Tensioni che sono divampate in momenti di scontro e di rabbia sotto palazzo Santa Lucia.