Chiamata Internazionale – Connettere le lotte urbane, difendere gli spazi autonomi Giornate di azione e discussione a Berlino 30.10.2020 – 01.01.2020
Corteo internazionale 31.10.2020
Sabato 24 ottobre. Trieste. Mentre veniva concessa l’autorizzazione a varie sigle neofasciste (raccolte sotto la denominazione Son Giusto) per manifestare contro gli immigrati nella piazza dove ogni giorno operano le associazioni solidali antirazziste Strada SiCura e Linea d’Ombra, che prestano il primo soccorso ai migranti in arrivo, il gruppo di antifascisti presenti per una contromanifestazione è stato caricato violentemente dalla polizia per far sfilare neonazi e negazionisti del covid.
Di seguito una serie di articoli sulla vicenda.
“Abbiamo interrotto la manifestazione dall’Associazione Proprietà Edilizia annunciata per questa mattina in Piazza Maggiore in difesa del loro diritto naturale alla proprietà privata e per chiedere la cancellazione del blocco degli sfratti. La risposta è stata la polizia, schierata a difendere palazzinari e speculatori ben accompagnati dai fascisti.
Abbiamo scritto a caldo nella notte su quanto stava succedendo a Napoli su facebook: “La piazza di questa notte a Napoli forse è stata di pancia, contraddittoria, ambigua, stratificata come la società in cui viviamo, come il suo rovescio. Ma a Napoli stanotte si è rotta l’ipocrisia dietro cui si nasconde l’incapacità di chi ci governa, il fallimento di questo modello economico di fronte al virus, la violenza che per mesi chi è stato lasciato indietro ha dovuto subire.”
Centinaia di persone al concentramento della manifestazione contro Confindustria a piazza dei Martiri nella giornata nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattivi. Mentre molti manifestanti erano già in movimento, distanziati e in sicurezza, verso la Prefettura e la Regione i cordoni della polizia hanno impedito al resto del corteo di muoversi.
Serata e nottata di proteste – e di scontri – a Napoli, in concomitanza con il via al “coprifuoco” notturno dalle ore 23 alle ore 05. Una misura disposta da un’apposita ordinanza regionale firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla scorta di quanto già deciso in Lombardia dal presidente del Pirellone, Attilio Fontana. Migliaia le persone che non hanno rispettato l’imposizione di rientrare nelle proprie abitazioni, sfilando in più punti della città. Nel mirino: palazzo Santa Lucia, sede della Giunta regionale della Campania.
“Tu ci chiudi, Tu ci paghi!” Uno degli striscioni esposti nello spezzone di corteo diretto alla regione campania riassume forse meglio di ogni altra cosa le rivendicazioni e le tensioni sociali che sono esplose infine stasera. Migliaia di persone in piazza San Domenico (nella stragrande maggioranza con mascherine e attenzione a rifuggire ogni lettura “negazionista”), centinaia, forse un migliaio che poi si sono recate sotto la regione Campania in quella che è stata la prima violazione di massa del coprifuoco. Tensioni che sono divampate in momenti di scontro e di rabbia sotto palazzo Santa Lucia.
19 ottobre 2020 – in Repubblica Ceca e in Slovacchia alcune manifestazioni contro le misure di confinamento per il Covid hanno dato vita a scontri con la polizia.
Nelle immagini girate dai manifestanti gli attimi di tensione con le forze dell’ordine a margine della mobilitazione per la scuola di sabato 25 settembre. Dopo aver bloccato 150 persone, i poliziotti se la prendono con un ragazzo che ha chiesto a un agente di indossare la mascherina
25 settembre 2020 – Torino. Manifestazione studentesca e dei lavoratori e lavoratrici della scuola in occasione dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base. Il presidio, trasformatosi in corteo, è partito dall’ufficio scolastico regionale e si sta ora dirigendo in piazza Castello.
Di seguito il testo del volantino distribuito dagli anarchici e le anarchiche della FAI Torinese presenti per l’occasione.
Manifestazioni-presidi a Livorno. Organizzati da Unicobas in Piazza grande.
Giovedi 24 settembre dalle 9 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30 / Venerdi 25 dalle 9 alle 12.30
Giovedì e venerdì le lavoratrici e i lavoratori della scuola sono in sciopero contro le politiche governative nei confronti del sistema scolastico. Due giornate di lotta convocate dal sindacalismo di base che si inseriscono in settimane molto calde sul fronte della scuola, dopo le proteste dei precari dei giorni scorsi e la manifestazione nazionale di Priorità alla scuola di sabato 26 a Roma.
Tra mascherine, banchi monoposto, orari delle lezioni stravolti, decine di casi di classi chiuse per contagi da coronavirus, la scuola italiana nell’era post lockdown non fa in tempo a ripartire (a singhiozzo: molti istituti riaprono domani o addirittura lunedì prossimo, causa sanificazione per le elezioni, qualcuno addirittura a ottobre) e già arrivano le proteste di piazza di sindacati e organizzazioni studentesche.
Uno sciopero di due giorni e una manifestazione unitaria coincidono infatti con l’inizio, ieri, di un autunno che si preannuncia molto caldo per il settore istruzione e la ministra Lucia Azzolina.
Spazi sociali, aree verdi, piazze, edifici e mercati comunali. La città pubblica giorno dopo giorno perde pezzi, alienata, messa a bando, privatizzata direttamente o con operazioni di greenwashing e socialwashing dentro fantomatici progetti di rigenerazione urbana. La Milano pandemica della “fase 3” continua nel solco tracciato nell’ultimo decennio, inseguendo un modello che proprio in questi mesi ha dimostrato limiti, disuguaglianze, esclusione, nocività. E proprio in questa fase è emerso il valore della città pubblica, intesa sia come spazi sociali da cui partivano e partono le Brigate Volontarie per l’emergenza o sia come le preziose aree verdi di quartiere.
Per uno scherzo della storia, o della questura, i no mask che si battono contro la “dittatura sanitaria” e i complotti globali hanno manifestato a Roma in piazza Bocca della Verità. Si è vista un’accozzaglia multiforme, tenuta insieme da convinzioni paranoidi in cui la realtà diventa materia indistinguibile