Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.
Affrontare la questione sanitaria all’epoca del coronavirus ci porta a percorrere un terreno sdrucciolevole. Nell’indicare le responsabilità di chi ha gestito questa crisi, nel parlare dei limiti strutturali e organizzativi dell’istituzione sanitaria, addentrandosi nella matassa dei tagli alla Sanità o del frammentato mercato del lavoro, si rischia di ricadere in una retorica riformista. Non ci interessa infatti chiedere che lo Stato funzioni meglio, o indicare come un potere altro dovrebbe gestire la situazione senza variare, però, la natura e la struttura che stanno alla base. Continue reading
La crisi sanitaria in Lombardia ha ragioni ben più antiche del Covid-19. La natura sistemica della crisi della sanità lombarda è fatta di privatizzazioni, chiusura di presidi ospedalieri pubblici territoriali, mancanza di personale. Le inchieste della magistratura sulle RSA e l’Ospedale della Fiera di Milano è solo la punta di un iceberg ben più consistente.
Ne parliamo con Aldo Gazzetti del Forum per la Tutela della Salute Lombardia.
Lavoro: sciopero alla Electrolux di Susegana (Treviso), una delle fabbriche più del Veneto, perchè “con la mascherina non riusciamo a respirare”: braccia incrociate oggi, venerdì, su indicazione delle Rsu e Rls interne alla fabbrica di elettrodomestici (soprattutto frigoriferi), di proprietà della multinazionale svedese. Lavoratori e lavoratrici sono costretti a lavorare con le mascherine Ffp2, particolarmente pesanti e che rendono difficile lavorare in catena di montaggio.
Podcast della radio-iniziativa dello scorso 28 aprile
Sono ormai passati due mesi dall’ultima volta che siamo saliti su una cima. Sessanta lunghi giorni in cui, in un modo o nell’altro, abbiamo cercato un’alternativa mentale alla grande passione che ci accomuna.La montagna è “sospesa”, messa in pausa, ma solo per noi. Oltre i muri delle nostre case, oltre i confini e le restrizioni, oltre il lockdown, le montagne cambiano di stagione, selvatiche, libere. Noi intanto viviamo di ricordi, attimi, immagini che hanno formato la nostra comunita’. E ancora una volta proviamo ad imparare, cambiare, osservare. Ancora una volta la montagna ci puo’ aiutare , senza presunzione, anche da quaggiù.
Lo scorso 28 aprile ci siamo concessi un’oretta di trasmissione radio sulle libere frequenze di Radio Onda d’Urto con ospiti, progetti, punti di vista, aggiornamenti dalle sezioni, racconti.. buon ascolto!
Dopo la giornata di mobilitazione del 16 Aprile a cui hanno aderito varie città, continuiamo l’aggiornamento sulla situazione nelle carceri e sulle proteste dei parenti delle persone detenute e dei/delle solidali.
In collegamento telefonico parliamo della mobilitazione sotto le carceri della Dozza a Bologna e Rebibbia a Roma. Più due testimonianze di chi ha i propri affetti nel carcere di Rebibbia.
La pandemia di Covid-19 non è uguale ovunque. In alcuni contesti del mondo il virus si aggiunge ad una situazione difficile preesistente. È il caso della Palestina, dove demolizioni di case, arresti di attivisti, esproprio di terre, espansione degli insediamenti illegali e attacchi alle comunità da parte degli israeliani non si fermano, come denuncia il Coordinamento della Campagna Bds. Non solo: nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania il sistema sanitario palestinese, devastato da decenni di occupazione militare, assedio e distruzione delle infrastrutture, affronta enormi difficoltà nel contenere la pandemia e Israele discrimina tra ebrei israeliani e palestinesi nell’accesso alla prevenzione e alle cure, ostacola il lavoro di medici e infermieri palestinesi e distrugge presidi sanitari.
Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.
Oggi, alla vigilia del primo maggio, una quindicina di compagnx ha attraversato il quartiere Bolognina dal mercato Albani, passando da Piazza dell’Unità, fino alla Pam, facendo interventi al megafono e distribuendo volantini per rompere l’isolamento e la paura.
Una puntata densa quella di oggi, di emozioni e di riflessioni; abbiamo iniziato con un po di numeri sull’espandersi dell’epidemia nelle carceri, per poi tornare a parlare di quanto accaduto durante e dopo le rivolte di inizio marzo attraverso il video realizzato dall’Associazione Bianca Guidetti Serra, Lettere dal carcere. Ci siamo poi interrogati con Sandra Berardi dell’Ass. Yariaiha onlus sul senso dell’ennesimo dibattito giustizialista in atto intorno al 41 bis.
La diffusione del virus e la sua gestione, sin da subito, hanno fatto emergere le numerose contraddizioni del sistema in cui viviamo e che abbiamo contribuito a creare, in cui la salute delle persone vale meno del profitto che possono produrre.
Abbiamo raccolto i racconti dei due compagni e delle due compagne arrestate domenica 19 aprile in corso Giulio Cesare, e ora sottoposti a tre obblighi di firma e un divieto di dimora.
Uno scorcio sulla vita nel carcere delle Vallette al tempo del coronavirus.
25 aprile 2020. La giornata di oggi “non è seplicemente il ricordo di una disobbedienza contro un governo dittatoriale ma anche di un’obbedienza a valori importanti che rendono l’uomo ancora più umano”, dice Alessandro Orsetti in un videomessaggio diffuso da Vag61 per il corteo virtuale di Bologna. Da Orsetti anche un appello per Eddi: “Stiamo al suo fianco”.