Anarres del 1 maggio. Smart working, telelavoro. Alle radici del Primo Maggio. Riaprono le fabbriche ma le case restano chiuse…

 

Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.

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Primo Maggio. Alle radici di una giornata di lotta. Da Haymarket ai giorni nostri.
Ce ne ha parlato Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano

Congiunti. Il governo Conte ci darà il permesso, dopo il 4 maggio, di visitarli. Una concezione familista che permette contatti solo con chi ha un legame sancito dallo stato. Un’ulteriore occasione per rinforzare le politiche patrarcali su cui si fondano i governi degli ultimi anni.

Le nuove frontiere dello sfruttamento. Telelavoro, smart working: la terribile materialità del lavoro agile. Lavoratori incatenati a ritmi di lavoro forsennati, senza limiti di orario, sotto costante controllo.
Nelle scuole le lezioni a distanza stanno comportando un aumento dei carichi di lavoro. Ed è possibile che la formazione a distanza, già presente in maniera minimale in alcuni istituti prima del Covid, a settembre potrebbe essere una modalità di insegnamento normale. Non solo. Chi è in telelavoro può essere costantemente controllato tramite computer.
Ne
abbiamo cominciato a parlarne con Lorenzo, lavoratore informatico.

Lavora, consuma, crepa. Le nostre vite, oggi più che mai, sono ridotte a mero ingranaggio, di una macchina che deve andare avanti costi quel che costi. L’epidemia riporta l’ordine del mondo nei binari in cui è sempre stato, mettendone a nudo i meccanismi. Le nostre vite non contano, sono intercambiabili, sostituibili, sacrificabili. Il governo ammantando tutto sotto un sudario tricolore, di unità, di popolo, di nazione, senza cesure di classe, ci vorrebbe docili, pronti al destino che ci è stato assegnato.
Il 4 maggio
hanno aperto le fabbriche, ma a fine turno tutti devono tornare nelle loro prigioni casalinghe, isolati e silenti.

Prossimi appuntamenti:

Venerdì 8 maggio
Produci, consuma, crepa. Nulla sarà come prima…
La rottura dei legami sociali al tempo dei domiciliari di massa

ore 18 sulla piattaforma Zoom
Interverrà Salvo Vaccaro
Di seguito il link all’incontro:
https://us02web.zoom.us/j/77701946418
Meeting ID: 777 0194 6418

Perché si dice distanziamento sociale? cosa si cela dietro questo aggettivo apparentemente neutrale? I social sostituiranno integralmente la società? quale disegno soggiace la surroga della comunicazione a distanza di sicurezza? ma di quale sicurezza parliamo? dello stato d’eccezione? o dell’eccedenza capitalista dello stato? il diritto al profitto vale più del diritto alla vita? quanti miliardi in più, quelli tolti alla sanità? e noi? per noi anarchici, cosa vorrà significare: nulla sarà come prima?

Alcuni degli interrogativi che animeranno la conversazione con Salvo Vaccaro, professore di Filosofia politica all’Università di Palermo, ma anche anarchico di lungo corso

Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
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Federazione Anarchica Torinese
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FONTE: https://anarresinfo.noblogs.org/anarres-i-podcast-del-2020/05-06-anarres-di-maggio-e-giugno/05-01-anarres-del-1-maggio-smart-working-telelavoro-alle-radici-del-primo-maggio-riaprono-le-fabbriche-ma-le-case-restano-chiuse/

 

 

 


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