Sul terrore a mezzo stampa, 2 | Le foto delle vie piene di untori

La nuova passione dei giornali italiani a reti unificate e dei governatori sceriffi sono le fotografie di «assembramenti». Funziona così: prendi una via lunga tipo seicento metri, con qualche bancarella di ortofrutta, una farmacia e un piccolo supermercato. Sabato mattina, possibilmente. Ti piazzi a un estremo e scatti col teleobiettivo a 200 o 300 mm, o con lo zoom digitale, in modo che la prospettiva risulti schiacciata: il palazzo là in fondo è come se ce l’avessi davanti alla faccia, e le trenta persone che ci sono – e in seicento metri stanno alla giusta distanza – le schiacci e comprimi in una scatola di acciughe, con un effetto ottico che te le fa sembrare una folla. Continue reading


Sul terrore a mezzo stampa: «Il virus è nell’aria», un titolo che farà molti danni

Su Repubblica online di oggi compare un articolo intitolato «Il virus circola anche nell’aria / L’oms si prepara a rivedere le linee guida» illustrato con foto di una mascherina. È anche nell’edizione cartacea, a pag. 5, col titolo ancora più tranchant: «Il virus è nell’aria / Gli Usa: usatele tutti / E l’Oms si prepara a rivedere le norme.»

Poiché su web l’articolo è a pagamento, il titolo è l’unica cosa che la maggior parte dei visitatori leggerà. E penserà che per infettarsi basti uscire di casa senza mascherina. Continue reading


I criminali della passeggiata ai tempi del coronavirus

commenti sotto ogni articolo che tratti i termini “passeggiata” e “aria aperta” sono esilaranti, a senso unico, carichi di rabbia e frustrazione:

“Non comprendo come la passeggiata sia compatibile con le necessità i motivi di lavoro e salute. Mistero. “
” Ancora non si è capito che non uscire di casa non è una raccomandazione ma un OBBLIGO !!!!!”
” Sarà mica un sacrificio stare a casa a fare il nulla assoluto dico io?!? Ma andate a quel paese camminando e distanziati di 1 mt “

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L’infettivologo: “Falso che il coronavirus possa restare nell’aria ed emesso da chi corre”

Marcello Tavio, direttore della Unità operativa di Malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona: “il virus si prende solo con contatto diretto con una persona contagiata”.

Tante bufale e ormai anche l’epidemia ha alcuni tratti che sembrano chiacchiere da bar. Continue reading


Dalla Sardegna/Il 25 aprile IO ESCO E PROTESTO

Usciamo in strada mascherati e a distanza di 1 metro gli uni dalle altre e manifestiamo con volantini, striscioni, megafoni e qualsiasi modalità ci sembri più consona.

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25 aprile 2020 Milano/ Sebben che siamo…paura non abbiamo!

 

 

 

 

 

 

Oggi 25 aprile, giorno della liberazione dal nazifascismo, alcune compagne e compagni hanno deciso di fare un giro per le vie del quartiere ticinese, dove sono presenti diverse lapidi di partigiani. L’ intento era tenere vivo quello spirito e quelle pratiche di resistenza di cui il presente necessita più che mai.

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25 APRILE (Milano, Brigata Lia)

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, albero e spazio all'aperto, il seguente testo "CONTRO UVIRUS del CAPITALISMO ANTIF FASCISTA ASCISTA BRIGATALIA"

Questo 25 aprile è particolare.

Niente cortei, niente parate, niente cori in compagnia. Le celebrazioni sono fatte a distanza, tramite video. A Milano le persone sono sole e isolate da più di un mese, senza lavoro, con il fantasma degli affitti e della cassa integrazione che non arriva mai.

Questo 25 aprile parole come solidarietà, uguaglianza, socialità e comunità, le stesse parole per cui molte partigiane e partigiani hanno lottato e dato la vita, oggi acquistano un significato reale, urgente e concreto.

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Tanti invocano l’app anti-coronavirus. Parliamone con gli esperti (prima parte)

Da giorni sto cercando di scrivere un articolo che risponda a tutti quelli che mi chiedono perché temo che un’app di tracciamento di massa finalizzata alla lotta alla pandemia da coronavirus sia inutile nel caso migliore e pericolosa nel caso peggiore. Comincio a pubblicare questa prima parte, altrimenti non ne esco più. Continue reading


#iostoacasa: come la paura e la mancanza di ragione uccidono la libertà e la democrazia

La campagna del governo #iostoacasa sarà ricordata come un esempio da scuola di come in pochissimo tempo, ignoranza e paura possono cancellare il patto di mutua ragione tra cittadino e istituzioni. Di fronte alla minaccia del virus e il rischio del collasso del sistema sanitario, il governo ha proceduto, a partire dal 21 Marzo a una campagna di quarantena basata sull’hashtag #iostoacasa convincendo milioni di italiani che stare il più a lungo possibile nel chiuso delle loro abitazioni è l’unica strada possibile per fermare la avanzata del virus. Continue reading


Il Grande fratello si può fare al tempo del Coronavirus

Il Garante della Privacy Antonello Soro: “Misure eccezionali purché siano proporzionate e limitate nel tempo”. Cellulari e Google maps per controllare se ci si muove troppo

Verremo tracciati tutti. Continue reading


Regione Lombardia vieta la libertà di stampa e di espressione

Scriveva Eschilo (Eleusi, 525 a.C. – Gela, 456 a.C.) che in guerra la verità è la prima vittima”.

Se vogliamo vincere questa “guerra sanitaria” contro il Coronavirus non dobbiamo permettere che venga messo il bavaglio alla libera informazione. Purtroppo sta accadendo. Continue reading


Silenzi e grida

Di riflessioni sulla gestione dell’epidemia di coronavirus – sul fatto che a dispetto della retorica ufficiale sia più che mai evidente che ci troviamo tutt’altro che tutti sulla stessa barca, sull’emergenza come esperimento di controllo sociale, sull’introduzione di misure in questo senso che come avvenuto per altre emergenze in passato ci rimarranno in eredità anche a emergenza conclusa, sulla possibilità che questa crisi nasconda opportunità per costruire solidarietà e di attacco – se ne possono e potranno leggere altrove molte, alcune delle quali sicuramente più solide e acute di quelle che potremmo proporre noi in questo momento. Qui ci interessa solo riportare alcuni fatti, apparentemente non collegati tra loro, accaduti in città nell’ultima settimana. Continue reading


L’omaggio a Salvatore Ricciardi e l’occupazione poliziesca di san Lorenzo

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Il saluto che compagni e amici romani hanno voluto donare ieri a Salvatore Ricciardi è terminato con 16 automezzi della polizia e dei carabinieri, tra cui 7 blindati, intervenuti per bloccare le vie di san Lorenzo, elicotteri che volteggiavano su via dei Volsci, una trentina di persone identificate e il quartiere alle finestre. Una signora con le buste della spesa in mano indignata per l’occupazione poliziesca se n’è andata esclamando: «manco le Brigate rosse». Continue reading


Coronavirus e sciacalli

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Militari e ordinanze sabaude

Come abbiamo già detto pochi giorni fa, chi ci governa non sta capendo granché circa la diffusione del contagio e gli scenari clinici che potrebbero perdurare, aggravarsi o vedere un miglioramento. Il rapido succedersi, con ritmo quasi quotidiano, delle ordinanze è evidentemente figlia di questa incapacità come mostrano le dichiarazioni dei vari amministratori locali che, ad appena qualche giorno di distanza dall’applicazione di queste misure sbraitano inferociti: “Le misure finora adottate non sortiscono alcun effetto!”. Continue reading