25 agosto 2020. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che contro la pandemia da coronavirus in Spagna verrà impiegato l’esercito (2000 militari per ora) per dare sostegno ai governi regionali impegnati a contrastare l’aumento dei contagi. La decisione segue l’allarme per l’aumento in Spagna di quasi 20.000 casi (19.382) solo da venerdì scorso, con 2.060 nelle ultime 24 ore, e 34 morti. Il totale è salito così a 405.437 casi dall’inizio della pandemia e a 28.872 morti, ha comunicato nella serata di lunedì il Centro per il coordinamento sanitario spagnolo, che ha raccomandato al governo di Madrid di adottare misure “drastiche” per contenere la nuova impennata dei contagi.
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Comunicato Manifestazione No Muos 8 agosto 2020
Sabato 8 agosto il Movimento NO MUOS è tornato a far sentire la propria opposizione lungo i sentieri della resistenza alla presenza militare americana.
L’urgenza dell’anarchia
23, 24 e 25 luglio 2020: Tre giorni di informazione e lotta che hanno visto la riuscita realizzazione di altrettanti punti informativi in giro per la città di Torino, in ordine cronologico presso il mercato di piazza Foroni, nella centralissima via Po, ed infine a porta Palazzo.
IL RIARMO NON SI FERMA NOSTANTE IL COVID-19.
di François Bonnet
Riarmo: il “dottor Stranamore” non ha il Covid-19
Con Trump che denuncia un altro trattato di controllo degli armamenti, con Mosca che annuncia nuovi test del “siluro del giudizio universale” e la Cina che diventa il secondo produttore mondiale di armi, la crisi sanitaria mondiale non ha assolutamente frenato la militarizzazione ad oltranza delle grandi potenze.
La pandemia non ferma il commercio delle armi
26 maggio 2020, di Luca Attanasio
Si vis pacem para bellum, se vuoi la pace prepara la guerra. I nostri padri utilizzavano questa nota frase dello scrittore latino Vegezio per giustificare campagne di guerra devastanti mettendole sotto l’insegna della ricerca della pace. Nei secoli, sembra che questo slogan abbia mantenuto tutta la sua attualità e continui a sfoggiare una vitalità invidiabile. Le spese militari nel mondo sono in spaventosa quanto inesorabile ascesa negli ultimi anni e, guarda caso, con esse i conflitti. Pur rischiando di smentire Vegezio, quindi, sarebbe stato più saggio e rispondente alla realtà scrivere “si vis bellum para bellum”, o, ancora più veritiero, “si vis pecunia, para bellum”, se vuoi essere sicuro di aumentare esponenzialmente i tuoi guadagni, produci, vendi, specializzati in armamenti.
Guerra e controllo sociale al tempo della peste
4 giugno 2020
Il governo ha celebrato l’unione sacra degli italiani contro il Coronavirus con un’esibizione di frecce tricolori, che hanno sorvolato la penisola, per approdare il 2 giugno a Roma, per la “festa” della Repubblica.
In Piemonte si sono svolte numerose iniziative antimilitariste tra Asti, Alessandria, Caselle e Torino.
Peccato che al coronavirus non possiamo sparare, altrimenti avremmo già vinto!
2 giugno 2020
In un paese, il nostro, in cui è presente una sola azienda che produce ventilatori polmonari, ma 231 che fabbricano armi, la retorica della guerra al Covid-19 ha trovato linfa adatta di cui alimentarsi. E, non appena identificato a Codogno il paziente 1 affetto da coronavirus, il linguaggio mainstream è immediatamente entrato in guerra. L’Italia, come tutti gli altri Stati, ha dichiarato “guerra al Covid19”, “nemico” invisibile da combattere, le terapie intensive sono diventate “trincee” dove medici e infermieri lavoravano ininterrottamente, l’approvvigionamento di mascherine è stato trasformato in “economia di guerra”, qualcuno ha paventato che fosse necessario un cambio di mentalità “come in tempi di guerra” e per la fase 3 da più parti si parla di “ricostruzione” e di “dopoguerra” come nelle situazioni post belliche.
Anarres del 22 maggio. L’industria bellica non è andata in quarantena. Per un 2 giugno dei senzapatria. Pandemia e complotti.
Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.
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Gli F-35 volano, il Paese affonda
19 maggio 2020
Armi da guerra. I piloti dell’Aeronautica militare italiana hanno superato le 2 mila ore di volo nell’addestramento con gli F-35A. Ogni ora costa al Paese 40 mila euro, per un totale di circa 80 milioni
“Non avrai altro dio all’infuori di me”
13 maggio 2020 – Pubblichiamo un articolo tratto dal pamphlet KRINO, la pubblicazione completa si può scaricare a questo LINK
Kessler, cosa fa la fondazione che ha assistito il Comitato tecnico scientifico del governo (Cts)
Alcuni dettagli sulla Fondazione privata Bruno Kessler, specializzata in intelligenza artificiale e che, tra le altre cose, si occupa anche della ricerca bellica (anche con partnership con università di tutto il mondo) e della messa a punto di armamenti e tecnologie per la gestione della sicurezza urbana, e che ha fornito a Cts (Comitato tecnico scientifico) e governo i modelli previsionali alla base della fase 2 dell’ “emergenza Covid”. Il presidente di FBK (Fondazione Bruno Kessler) è Francesco Profumo, l’ex ministro della ricerca del governo Monti. Il gruppo di lavoro della Fondazione Kessler, guidato dall’epidemiologo Stefano Merler, è stato coinvolto nelle Task Force governativa e regionali (Lombardia, Veneto, Trentino) per gestire la crisi del settore sanitario a seguito di ripetuti tagli nel settore (ovvero la cosiddetta emergenza Coronavirus) attraverso l’impiego di modelli matematici sulla trasmissibilità e di scenari alternativi a partire dai quali il governo e gli “esperti” hanno poi operato le proprie scelte.
Gli artigli dei militari italiani e Usa sulla didattica a distanza ai tempi del Coronavirus
4 maggio 2020
Non sarà certo la pandemia da coronavirus a porre un freno all’invasivo processo di militarizzazione del sistema scolastico. Scuole chiuse sino alla fine dell’anno? Nessun problema: anche l’Esercito ricorrerà alla didattica a distanza per mantenere stretti i legami con istituti e studenti e portare a termine nel migliore dei modi i propri programmi di formazione interdisciplinare e indottrinamento cultural-militare. Continue reading
Armi sì, respiratori no: nel 2020 oltre 26 miliardi in spese militari per l’Italia
4 maggio 2020
L’industria bellica non conosce crisi, neanche durante l’emergenza. La produzione italiana di armi per guerre che non esistono aumenta ogni anno, mentre cresce l’importazione delle forniture mediche per 7,7 miliardi di euro. Intanto medici e infermieri sono sempre meno e i tagli alla sanità sempre di più.
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