Ravenna, multati due pensionati perché andati a coltivare il loro orto

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Il seguente articolo fa nascere una legittima domanda: andare al supermercato e arricchire le catene della Grande Distribuzione Organizzata va bene ma invece non va bene andare al proprio orto a coltivarsi il proprio cibo?

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Oltre la pandemia, lo stato di polizia

Bologna: Oltre la pandemia, lo stato di polizia – il Rovescio

20 aprile 2020  PDF: oltrelapandemia

Si percepiva sin dall’inizio di questo stato d’emergenza che la tutela della salute poco c’entrasse con il dispiegamento di controlli messo in campo nelle strade di tutta Italia. Si è insistito con una delirante narrazione supportata dalla complicità di tutti gli organi d’informazione, che spostasse sui comportamenti dei singoli le responsabilità delle migliaia di morti del profitto, via via legittimando una violenza e una brutalità che molte di noi conoscono bene sulla propria pelle da ben prima che fosse dichiarata l’emergenza. Chi invoca l’esercito e la militarizzazione dei territori è stato accontentato: non c’è angolo delle città che non sia inmano all’arroganza delle divise di ogni ordine e grado. A farne le spese sono gli stessi che chi comanda ritiene sacrificabile: i nemici interni, gli indesiderabili, gli ultimi, i carcerati fino agli anziani nelle case di riposo. Forse dalle finestre della reclusione forzata, a forza di avere sotto gli occhi quotidianamente la violenza dello Stato, in molti si stanno accorgendo del suo vero volto.

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Sopravvivere al virus: una guida anarchica

La pandemia non passerà nelle prossime settimane. Anche se le rigide misure di confinamento sono riuscite a ridurre il numero d’infezioni rispetto a un mese fa, il virus potrebbe riprendere a diffondersi nuovamente in modo esponenziale non appena queste saranno sospese. La situazione attuale potrebbe continuare per mesi – coprifuoco improvvisi, quarantene incoerenti, condizioni sempre più disperate – anche se a un certo punto, quando le tensioni al suo interno degenereranno, quasi sicuramente muterà forma. Continue reading


Multato perchè stava andando dal padre morente

 © ANSA

Va dal padre che sta morendo e viene multato. Secondo i poliziotti il motivo non era una “necessità”. La multa è poi stata ritirata per evitare figuracce. La cosa positiva di tutti questi abusi intollerabili che si stanno verificando in Italia è che forse finalmente molte persone apriranno gli occhi sul vero ruolo delle forze dell’ordine (l’ordine dei padroni, s’ intende!) e smetteranno di pensare che si tratti solo di “alcune mele marce”!

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Teorie del complotto e pensiero religioso, un curioso confronto

N.B: il seguente pezzo non ha come fine quello di sbeffeggiare le teorie del complotto e tanto meno chi professa con ammirabile devozione un credo religioso. Qui siamo interessati alle dinamiche che generano e rafforzano questi contenuti mentali, contenuti che sembrano avere più di qualcosa in comune. Continue reading


La crepa nel soffitto. La crisi dei valori nel capitalismo del XXI secolo

Ci sono momenti nella storia in cui sopraggiunge un evento inaspettato, capace di segnare un prima e un dopo il suo arrivo. Il “cigno nero” che si è presentato nelle vesti del Coronavirus sta rapidamente rimettendo in discussione tutti i pilastri sui quali si fondava la nostra società. Già nei giorni scorsi, a più riprese, abbiamo sottolineato come per far fronte all’emergenza, in pochi giorni siano saltate tutte le regole economiche che ci avevano fatto credere essere immutabili ed eterne. Continue reading


Pisa – #ar-restiamo a casa

Nella città di Pisa è stato diffuso nelle cassette della posta di diversi quartieri il seguente testo.
Non essendoci più molte persone per le strade a cui distribuire volantini, si possono comunque trovare altre vie per continuare a diffondere le proprie idee, tanto più in questo momento. Continue reading


Nello specchio scuro della pandemia

Ho parlato con un amico che vive a Bergamo, una città del nord Italia dove ho vissuto e studiato, e che oggi è una delle più colpite dall’epidemia di Coronavirus. Mi ha descritto la situazione come se fosse «un episodio di Black Mirror che non finisce mai». In effetti è difficile respingere la sensazione che stiamo vivendo in una distopia, una di quelle che vengono rappresentate in molte serie televisive di genere. E non è a caso che Black Mirror, forse la più famosa di questo genere di serie, abbia nel suo titolo la parola «specchio». Continue reading


Polonia: le donne manifestano in difesa dell’aborto nonostante il lockdown, rispettando il distanziamento sociale


20 aprile 2020. Mercoledì 15 aprile il Parlamento polacco ha iniziato la discussione di una proposta di legge che riduce al minimo le situazioni in cui una donna può ricorrere legalmente all’interruzione volontaria di gravidanza. Attualmente il paese ha già una delle legislazioni più restrittive d’Europa sull’aborto, che è consentito solo in caso di stupro, incesto, se la vita della madre è a rischio o in caso di gravi malformazioni. Il progetto di legge arrivato in Parlamento, lo vieterebbe anche in quest’ultimo caso, che secondo le organizzazioni per i diritti riproduttivi rappresenta il 98% delle interruzioni di gravidanza in Polonia. Si tratterebbe sostanzialmente di un divieto quasi totale. Insieme a quello sull’aborto, è arrivato in aula un altro disegno di legge, “Stop Pedofilia”, che mira a criminalizzare l’educazione sessuale per giovani e adolescenti.

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La malattia, fuor di metafora

In questi giorni spaventosi, “notturni”, ci è venuto spontaneo e ci è sembrato utile riguardare a quel capolavoro del pensiero e della scrittura che è “Malattia come metafora” di Susan Sontag (1978). In particolare, crediamo sia interessante rileggere questo passaggio dell’introduzione che Sontag fa al suo saggio, proprio perché ci sembra che riguardi molte delle circostanze che stiamo vivendo, con particolare riferimento all’uso del linguaggio, agli stereotipi, alle figure e ai codici che giorno per giorno tanto l’informazione quanto altri tipi di comunicazione – da quella della politica ufficiale, a quella degli scambi privati – stanno mettendo in campo: Continue reading


#iononriparto. Don’t hate the virus, become the virus!

Il 4 Maggio si riapre.
Ma è vero che non siamo tutti sulla stessa barca.
Si deve aprire,invece, una nuova stagione di lotte.

Un contributo dal circolo anarchico Ponte della Ghisolfa – Milano.

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L’importanza del silenzio

[…] ha detto Guyau – è il sentimento della loro propria forza. È la vita che trabocca, che cerca di espandersi. “Sentire interiormente ciò che si è capaci di fare di più grande significa essere consapevoli di ciò che si ha il dovere di fare.” Il sentimento morale del dovere, che ogni uomo ha provato almeno una volta nella vita spiegandolo in termini mistici, non è altro che “la sovrabbondanza di vita che chiede di esercitarsi, di donarsi; […] è il sentimento di una potenza.

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Tra la pandemia e la vita che cambia

Questa non è la prima pestilenza nella Storia.
Se pestilenza vogliamo chiamare l’infezione da Covid-19.
Circa un secolo fa ci fu una pandemia influenzale, l’influenza spagnola, che fece in tutto il mondo circa 50 milioni di morti, si stima.

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Coronavirus: un’occasione?

L’emergenza coronavirus sta cambiando profondamente il modo di vivere, ma anche il modo di pensare, persino di pensarsi di milioni di persone. Contemporaneamente. Sono trasformazioni inedite che stanno avvenendo e che vanno perciò analizzate, comprese, nei loro effetti concreti sulla quotidianità delle vite ma anche per gli effetti sulla costruzione del senso comune. L’evidenza della realtà infatti svela verità fino ad ora ancora troppo nascoste o dimenticate da molti. Continue reading


Un nuovo comunismo può salvarci

I nostri mezzi d’informazione ripetono ossessivamente “Niente panico!”. E poi arriva una montagna di dati che inevitabilmente scatena il panico. La situazione mi fa tornare in mente i tempi della mia giovinezza in un paese comunista: quando le autorità del governo dicevano all’opinione pubblica che non c’era motivo di aver paura, tutti prendevano quelle rassicurazioni come un chiaro segnale del fatto che erano loro stesse a essere spaventate.

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