Per le settimane del 9-24 novembre in solidarietà alle anarchiche e anarchici prigionier* e alle decine e decine sotto processo per le diverse operazioni repressive in Italia, come piccolo contributo sono stati lasciati diversi striscioni in diversi punti della città di Forlì: sulla tangenziale, su cavalcavia e in strade densamente trafficate e anche davanti alla sede universitaria.
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Striscioni e manifesti
Comunicato stampa del 26 giugno 2020 (da Jesi – Marche)
Nei giorni scorsi I muri della città si sono riempiti di manifesti “artistici”. Una scelta culturale per poter coprire i manifesti del lockdown pandemico con una grafica nuova, studiata, bella.
RITORNARE NELLE STRADE
La sera di Giovedì 21 maggio un gruppo di occupanti è tornato a farsi sentire per le strade di corvetto.
Pentole, musica e interventi al megafono hanno affollato il nostro quartiere, quartiere in cui quest’emergenza sanitaria è stata più pesante che altrove, a causa della metratura degli appartamenti, minori garanzie lavorative, carenza di soldi da parte.
Operazione Ritrovo. Un saluto solidale dalla Romagna.
Continuano ad arrivare contributi in solidarietà ai compagnx e alle compagne anarchiche colpitx dalla repressione.
Torino. Primo Maggio: ai lavoratori della sanità uccisi dalla giunta Cirio
Uno striscione con la dedica del Primo Maggio ai lavoratori della sanità morti per le politiche criminali della giunta Cirio è stato appeso oggi all’assessorato regionale alla sanità in corso Regina Margherita 153.
Un piccolo gesto per le lavoratrici e i lavoratori, che in questa regione come nel resto d’Italia hanno pagato il prezzo più alto perché la tutela delle persone è stata sacrificata sull’altare del profitto da questa amministrazione, da questo governo e da quelli che li hanno preceduti. In Italia sono 16.953 i medici, infermieri, e OSS contagiati, ossia il 10,7% dei lavoratori contro il 4% della Cina.
Bologna. Primo Maggio contro lo sfruttamento al tempo del coronavirus. Striscioni megafono e volantini per rompere isolamento e paura
Riceviamo e pubblichiamo da Bologna:
Oggi, alla vigilia del primo maggio, una quindicina di compagnx ha attraversato il quartiere Bolognina dal mercato Albani, passando da Piazza dell’Unità, fino alla Pam, facendo interventi al megafono e distribuendo volantini per rompere l’isolamento e la paura.
25 aprile: segnali di ammutinamento.
Alcuni esempi di violazione del confinamento domiciliare e di resistenza ai divieti del governo in occasione del 25 aprile in Italia
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Il 25 aprile “allarghiamo gli spazi di libertà”
Realtà antifasciste bolognesi: a causa dell’emergenza coronavirus “non riusciremo a invadere le strade per festeggiare una lotta che non si è mai fermata”. Tuttavia “numerose iniziative sono in corso”: da ieri contenuti su siti e blog dei movimenti, sabato “corteo virtuale” con contributi da diversi luoghi della città e una diretta radiofonica della giornata. Continue reading