RITORNARE NELLE STRADE

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La sera di Giovedì 21 maggio un gruppo di occupanti è tornato a farsi sentire per le strade di corvetto.
Pentole, musica e interventi al megafono hanno affollato il nostro quartiere, quartiere in cui quest’emergenza sanitaria è stata più pesante che altrove, a causa della metratura degli appartamenti, minori garanzie lavorative, carenza di soldi da parte.

In questo momento difficile, abbiamo visto qual è stato l’aiuto delle istituzioni: soldi o cibo? No, polizia. In un quartiere militarizzato abbiamo subìto multe, denunce, sgomberi. Proprio quest’ultimo tema ci è particolarmente caro, e per questo ci siamo visti e abbiamo organizzato questo primo corteo. È sempre inaccettabile vedere persone cacciate da case svuotate, rese inagibili e lasciate agli scarafaggi, ma in questo momento in cui la casa è l’unico posto sicuro dall’epidemia, per non contagiarsi né contagiare, e la difficoltà economica rende impossibile trovare alternative dignitose, abbiamo più che mai la necessità di organizzarci e aiutarci a difendere le nostre case. Tornare nelle strade assieme e prendere coraggio, perché ci sentiamo soli ma sappiamo come, uniti, possiamo resistere, come già è avvenuto proprio fra queste vie in passato. Non è il momento di stare buoni e sperare che questa settimana tocchi a qualcun altro, perché se non reagiamo ora, uno per uno ci cacceranno. Assieme invece possiamo rispondere a tono ad ALER, MM, comune e polizia, questo perché se siamo tanti e forti, facciamo paura. Organizziamoci, lottiamo e riprendiamoci quello che ci spetta.

FONTE: https://www.facebook.com/392184498235613/photos/a.392184744902255/681233249330735/


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