Dal prossimo martedì in via Paolo Fabbri 110 sarà attivato un punto di raccolta per contribuire o per essere aiutate/i in questo periodo di emergenza che da sanitaria è diventata anche economica e sociale. Lo facciamo sostenendo le iniziative di mutuo appoggio costruite dalla Colonna Solidale Autogestita, che da quasi un mese si occupa di consegna a domicilio della spesa, di medicinali e di prodotti dello Spaccio Popolare Autogestito, autoproduzione e distribuzione disinfettanti e dispositivi di protezione individuale, sportello di consulenza medico-sanitaria, e appunto “spesa sospesa” per chi è in difficoltà.
Ai primi di aprile alla Gls in Zai proteste e astensione dal lavoro contro la decisione di far lavorare gli assunti delle interinali senza rispettare le misure anti-contagio. Vengono assunti nuovi dipendenti per vanificare lo sciopero.
Rispondiamo con il mutualismo all’emergenza Covid-19, per resistere insieme a questa crisi e non lasciare nessun* escluso da tutele, diritti e reddito.
Imparare a lottare ai tempi del Coronavirus. Questa l’esigenza al centro del corteo che questa mattina è partito da corso Giulio Cesare 45. Un’esigenza quanto mai impellente viste le crescenti difficoltà economiche che attanagliano tanti e tante, in una spirale che neanche i più ingenui e ottimisti ritengono possa essere fermata dalle iniziative messe in campo dal governo.
In molte città della Francia e anche a Ginevra sono state create delle brigate di solidarietà popolare che hanno iniziato a coordinarsi per garantire l’autodifesa sanitaria.
07 Aprile 2020.
Ombre Rosse e altre realtà hanno già raccolto alcune migliaia di euro destinate a “lavoratrici e lavoratori sessuali esposte a disagio e povertà”. #7aprile giornata mondiale della salute, Laboratorio Salute Popolare aderisce e pubblica contributi fotografici. Sportello antisfratto Imola: i bonus spesa erogati dal Comune sono “briciole che non saziano la fame”.
Aprile 2020. Aumentano in tutta Italia i gesti di solidarietà verso quelle famiglie che hanno maggiormente bisogno di aiuto ai tempi del coronavirus.
Aumentano in alcune zone d’Italia i piccoli gesti di solidarietà verso chi ha più bisogno: ai tempi del coronavirus ci sono famiglie in difficoltà anche per l’acquisto di generi alimentari. A questo scopo sono nate delle raccolte di sacchetti della spesa o di pacchi di pasta, legumi e altri generi alimentari per chi ha più bisogno.
Come in tante città, anche a Rimini vogliamo lanciare la CAMPAGNA “SPESA SOS-PESA”, ringraziando tutte le associazioni che stanno aderendo e proponendola a tutti, ognuno di noi nel proprio quartiere può fare qualcosa!
Il Covid-19 non sta causando solo un’emergenza sanitaria, sta causando anche un’emergenza sociale.
La “SPESA SOS-SPESA” è un’iniziativa promossa da diverse associazioni del territorio riminese e da singoli cittadini, finalizzata a proporre a tutti i supermercati, alimentari e farmacie del territorio, di mettere per tutto il mese di aprile e di maggio, a disposizione delle persone più bisognose un carrello speciale, in cui i clienti che lo desiderano potranno donare beni di prima necessità.
Si stanno moltiplicando le iniziative per affrontare l’epidemia, creando legami solidali tra da sempre fatica ad arrivare a fine mese, chi ha perso il lavoro, chi non l’aveva nemmeno prima, chi non riesce a procurarsi le protezioni, chi è costretto a lavorare rischiando di infettarsi, chi esce e prende una multa perché passeggia lontano da casa.
Alcuni gruppi si pongono l’obiettivo non secondario di realizzare esperienze di mutuo appoggio, fondate sulla reciprocità.
A Torino è ai blocchi di partenza il gruppo di mutuo appoggio Solidarietà senza frontiere.
Ce ne ha parlato Stefano, tra i promotori dell’iniziativa.
17 aprile. Un gruppetto di solidali si è recato quest’oggi sotto il carcere delle Vallette per salutare tutti i detenuti e cercare di capire cosa effettivamente succeda all’interno. Dalle voci che attraversano le sezioni pare siano più di 150 i reclusi al momento positivi al momento e il blocco B quello più colpito. La sezione Arcobaleno, precedentemente destinata ai tossicodipendenti è stata riconvertita a sezione covid, mentre di mascherine neanche a parlarne (“col binocolo le vediamo le mascherine”). Le videochiamate stranamente sembrano funzionare ma al massimo si riescono a ottenere una decina di minuti a settimana e non pare siano state negate ore d’aria fino a oggi. Non è arrivato invece alcun tipo di informazioni al maschile di quanto stia accadendo nel blocco femminile( la distanza impedisce qualsiasi tipo di comunicazione dall’esterno delle mura), da dove nei giorni scorsi erano arrivate notizie telefoniche di proteste durante le ore d’aria. Dopo una decina di minuti il gruppo si è allontanato tra accorati saluti e grida di libertà.
LE STESSE MALEDETTE SBARRE: INVITO A UNA SERA DI BATTITURA MERCOLEDÌ 1 APRILE 2020 – ORE 18:00
È oramai palese che le istituzioni italiane non hanno intenzione di salvaguardare la salute delle persone ristrette nelle oltre 200 carceri del territorio nazionale.
Abbiamo decentralizzato il sistema di ordini e vi proponiamo di seguito l’elenco e i contatti delle realtà produttive di CampiAperti che effettuano, in modo singolo o in gruppo, consegne di prodotti a domicilio oppure vendita diretta in azienda.