Tag Archives: repressione

Verso il 25 Aprile. Riflessioni urgenti sulla necessità di rompere il vetro e tornare in strada

INDICE
1. Toh, la repressione!
2. Quelli che «la libertà? Pfui!»
3. Stare a casa non vuol dire per forza stare in casa
4. Che cos’è un «assembramento»?
5. Molte «persone comuni» sono più avanti dei militanti
6. Manovre intorno al 25 Aprile
7. Riprendersi lo spazio pubblico: due condizioni necessarie

Continue reading


Oltre la pandemia, lo stato di polizia

Bologna: Oltre la pandemia, lo stato di polizia – il Rovescio

20 aprile 2020  PDF: oltrelapandemia

Si percepiva sin dall’inizio di questo stato d’emergenza che la tutela della salute poco c’entrasse con il dispiegamento di controlli messo in campo nelle strade di tutta Italia. Si è insistito con una delirante narrazione supportata dalla complicità di tutti gli organi d’informazione, che spostasse sui comportamenti dei singoli le responsabilità delle migliaia di morti del profitto, via via legittimando una violenza e una brutalità che molte di noi conoscono bene sulla propria pelle da ben prima che fosse dichiarata l’emergenza. Chi invoca l’esercito e la militarizzazione dei territori è stato accontentato: non c’è angolo delle città che non sia inmano all’arroganza delle divise di ogni ordine e grado. A farne le spese sono gli stessi che chi comanda ritiene sacrificabile: i nemici interni, gli indesiderabili, gli ultimi, i carcerati fino agli anziani nelle case di riposo. Forse dalle finestre della reclusione forzata, a forza di avere sotto gli occhi quotidianamente la violenza dello Stato, in molti si stanno accorgendo del suo vero volto.

Continue reading


Delhi, India. Dalle proteste non violente alla caccia al musulmano

Negli stessi giorni in cui in Italia iniziava l’allerta per il primo caso di contagio da coronavirus (COVID-19), in India, una situazione tesa da più di due mesi per le proteste contro l’introduzione di un provvedimento discriminatorio per i musulmani, il Citizenship Amendment Act (CAA), è degenerata in episodi di violenza. Da domenica 23 febbraio a oggi si contano oltre quaranta vittime e più di duecento feriti negli scontri avvenuti nella zona nord-orientale di Delhi. A scatenare la violenza sarebbe stata la dichiarazione di Kapil Mishra, politico locale del partito ultra-nazionalista induista ora al governo (BJP), che ha richiesto lo sgombero dei manifestanti riuniti nei quartieri a prevalenza musulmana di Jaffrabad e Chand Bagh. Mishra ha dichiarato che se la polizia non fosse intervenuta, avrebbe messo fine lui stesso con la forza alle ennesime proteste (non violente), anche in questo caso promosse principalmente da donne.

Continue reading