A causa dell’acuta crisi socio-economica in Marocco, causata dalle ripercussioni della disastrosa gestione pubblica e dalle conseguenze della pandemia globale di Covid-19, migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade principali di Rabat e di Casablanca.
In piazza . Intervista a Maddalena Fragnito del movimento Priorità alla scuola, attivo da aprile. A fine agosto ha lanciato un appello per una mobilitazione generale il 26 settembre a Roma. Per ora ha aderito un ampio fronte sindacale: «Siamo nati dall’intreccio tra genitori, docenti e studenti, ora parliamo con i movimenti. La scuola non è solo di chi la vive, è anche un modo di prefigurare insieme un’altra società»
Sabato 8 agosto il Movimento NO MUOS è tornato a far sentire la propria opposizione lungo i sentieri della resistenza alla presenza militare americana.
A ormai un mese dalla fine del lock-down, l’allentamento delle restrizioni e progredire della crisi economica stanno portando non poche categorie a scendere in piazza. Anche a Verona.
Da oltre due mesi la Slovenia è attraversata da una manifestazioni che ogni venerdì attraversano le principali città del paese.
La gestione della pandemia, tra corruzione e violenza di polizia, la crisi sociale, ha innescato un movimento sociale ampio e radicale. A ciò si aggiunge il crescente autoritarismo del governo di estrema destra varato in gennaio, dopo il fallimento della debole coalizione di centro.
Siamo solidali con l’infermiera cinquantenne Farida C. che – dopo aver contratto il COVID-19 mentre stava curando i pazienti colpiti dal virus presso l’ospedale Paul-Brousse di Villejuif presso cui lavora – si trova ora a dover rispondere alle accuse di aver lanciato, la scorsa settimana, dei proiettili per difendere alcuni manifestanti dagli attacchi dei gendarmi parigini. Entrambe le attività dimostrano enorme coraggio e abnegazione. Combattere il COVID-19 e combattere la violenza della Polizia sono due aspetti dello stesso programma.
Nella città capoluogo di regione tre grandi mobilitazioni mettono sotto accusa la gestione regionale dell’emergenza coronavirus, in uno dei territori più colpiti al mondo per numero di morti e persone contagiate. La cronaca dalla piazza delle realtà sociali.
Martedi 16 giugno in decine di migliaia sono scesi in piazza in molte città francesi chiamati a raccolta dal personale sanitario in lotta (220 sono stati gli appuntamenti di protesta in tutto il paese) e sono stati violentemente caricati dalla polizia. In questo video, un’infermiera di 50 anni di nome Farida, che ha lavorato dalle 12 alle 14 ore al giorno durante tutta l’emergenza del Covid (ed è stata anche contagiata), è stata picchiata selvaggiamente e arrestata.
“L’eccellenza lombarda ha retto, nonostante lo tsunami che ci ha travolto!”.
Questo il mantra che ci propinano, come vecchi dischi rotti, tutti coloro che vogliono difendere l’indifendibile.
SABATO 6 GIUGNO partecipiamo alla giornata di mobilitazione nazionale del “patto d’azione per un fronte unico anticapitalista”. A Milano concentramento ore 16 in Piazza San Babila.
28 maggio 2020.
Diverse sigle sindacali, associative e partitiche si sono ritrovate per manifestare sotto il Palazzo della Regione, la Polizia ha caricato i manifestanti.