Category Archives: Racconti e testimonianze dai territori

Cronache da Milano sotto il coronavirus – Salute I

5 marzo 2020

Le informazioni sullo stato della diffusione del coronavirus si ammassano e si susseguono agitate attraverso mezzi di comunicazione e protocolli governativi. La situazione pare cambiare in fretta. Le voci di questo audio sono state registrate a inizio settimana, forse le condizioni contingenti di cui parlano sono già mutate. Continue reading


Diario virale / 2. Bulåggna brancola nel buio delle ordinanze (26-28 febbraio 2020)

Tra i modi di dire felsinei, il nostro preferito era sempre stato: «As vadd di can caghèr di viulén».

Nel loro Dizionario bologneseGigi Lepri e Daniele Vitali lo rendevano con: «Succedono cose inaudite». Letteralmente, però, si vedevano «cani cagare violini». E in quei giorni di virus cagavano liuti, violoncelli, contrabbassi, pronti a suonare melodie stridule.

Dopo la prima puntata del nostro Diario virale, avevamo ricevuto decine di racconti, testimonianze, aneddoti sullo sfascio che l’ordinanza di Bunazén stava causando nel mondo del lavoro. Continue reading


Wuhan: stato di emergenza epidemico. Testimonianze dal “caos sistemico” e cronologia

Dopo alcune riflessioni sui provvedimenti politici e sociali attuati dalle istituzioni italiane per contrastare l’epidemia, ci sembra interessante dare spazio a testimonianze dirette dalla Cina.

Da dicembre 2019, un’epidemia, che sarebbe iniziata dalla città di Wuhan, si propaga in Cina, generando un caos immenso, sconvolgendo la vita della popolazione e decimando intere famiglie. Lontano dai discorsi mediatici freddi e basati sui numeri, spesso venati di un fascino morboso, che hanno scatenato in Francia e non solo un razzismo sinofobico, lontano dalla propaganda della “gestione della crisi”, un progetto collettivo è stato creato per tradurre testimonianze, diari di bordo e articoli scritti in Cina nelle ultime settimane. Questo progetto è nato dall’iniziativa di un gruppo di studenti cinesi in Cina e della diaspora, che hanno messo su una piattaforma di traduzione collaborativa online, in diverse lingue. Continue reading


COME SARAMAGO IN “CECITÀ” HA ANTICIPATO LA PSICOSI DEL CORONAVIRUS

La psicosi per il coronavirus al momento sembra aver trasformato Milano nel luogo di un romanzo distopico. Gli scaffali vuoti di molti supermercati, la gente in fila per accaparrarsi beni di prima necessità, lo sciacallaggio e gli episodi di sopraffazione e razzismo: stiamo vivendo in uno scenario post-apocalittico in assenza dell’apocalisse. La letteratura, come sappiamo, tratta da secoli il tema dell’epidemia – quella vera, irreparabile e catastrofica – ma il romanzo che più di tutti sembra raccontarci le dinamiche sociali che stiamo affrontando oggi potrebbe essere Cecità di José Saramago. Continue reading


Diario virale. I giorni del coronavirus a Bulåggna (22-25 febbraio 2020)

Le mascherine erano pantomima, non prevenzione. La maggior parte della gente lo aveva capito, oppure prevaleva il timore del ridicolo: era pur sempre una città che amava stare in ghingheri. Fatto sta che le mascherine si vedevano quasi solo sui giornali e sui siti dei giornali. Continue reading


La Cina, il Covid-19 e l’effetto farfalla. Misure di contenimento di dimensioni epiche e conseguenze.

19 febbraio 2020

di Fabrizio Dogliotti

“Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?” questa domanda venne coniata da Edward Lorenz, un famoso matematico e meteorologo statunitense nel lontano 1972. La frase fece storia e contribuì alla divulgazione della teoria matematica del caos, rendendosi popolare come “effetto farfalla”. Da allora, la farfalla in questione ed il suo delicato -ancorché catastrofico- battito d’ali hanno avuto fortuna, soprattutto in ambito letterario e cinematografico: in un mondo nuovo sempre più piccolo, i simboli adeguati sono scarsi e ce n’è un certo bisogno.

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La libertà personale intaccata dal virus e la pandemia economica

8 febbraio 2020

L’intervento dello stato centrale con imposizioni draconiane che stravolgono l’esistenza, l’uso mediatico di un fenomeno sanitario globale, la narrazione geopolitica di una pandemia terrificante e mortale senza trasparenza dell’autorità locale, le conseguenze economiche e commerciali che si cominciano a intravedere dietro alla diffusione repentina del coronavirus, nonostante le quarantene, la sospensione della mobilità personale e collettiva, la diffusione della sindrome e delle fake news; la quantità di ambiti che vengono stravolti dalla notizia – ancor prima della sua effettiva trasmissione e ferale nocività – e lo sconvolgimento delle aree d’influenza che si andavano estendendo con la Belt and Road Initiative… Tutto viene condizionato e stravolto dal virus che nasce dalle abitudini culinarie millenarie della vecchia Cina e imbrigliano la nuova, forse offrendo l’occasione di svoltare definitivamente all’interno della Cina verso la revisione, la gentrificazione, il superamento della tradizione popolare; e globalmente all’esterno si creano le condizioni per rivedere in parte i criteri produttivi di merci e la diffusione del controllo cinese sulle infrastrutture e sulla distribuzione delle merci, che sembrava permeare il trend del periodo. Ora invece il dragone cinese appare in difesa e in difficoltà a causa del coronavirus e dell’isolamento che comporta, ma anche in prospettiva potrebbe innescarsi un rilancio di stimoli alla pervasività cinese dei mercati e anche un completamento dei processi di trasformazione per chiudere vecchie produzioni che verrebbero delocalizzate.

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