Category Archives: Carcere – CPR – Migrazioni

Roma- Ancora proteste e pestaggio nel CPR di Ponte Galeria

1 maggio 2020
Nelle ultime settimane, grazie alla quarantena, la polizia ha alzato il livello di violenza nelle strade. L’abbiamo visto a Torino, o il 25 Aprile a Milano.
In tutto il mondo in effetti girano video di sbirri italiani che picchiano gente con la scusa dei controlli.
Se prima la violenza veniva esercitata nascondendosi, in strade non affollate o nei commissariati, adesso si fa meno caso alle apparenze. 
Per chi i pestaggi li ha sempre avuti come pane quotidiano, la situazione è sempre più difficile.
Ce lo dicono, oltre a ciò che si vede in strada con lx senza tetto, le persone pestate e uccise nelle prigioni.

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Carcere Opera, avv Losco: “Mio assistito buttato a terra e preso a calci e pugni in testa”

Carcere Opera, avv Losco: “Mio assistito buttato a terra e preso a calci e pugni in testa” “Possibile che l’aggressione sia legata alle proteste del 9 marzo” CRONACA (Milano). “Il 9 marzo scorso il mio assistito ha partecipato attivamente ai disordini nel carcere di Opera dove i detenuti hanno protestato per le misure restrittive messe in atto dalla direzione sotto impulso del Governo. Dieci giorni dopo circa 5 o 6 agenti lo hanno raggiunto, hanno chiuso in bagno il suo compagno di cella, lo hanno scaraventato a terra e hanno iniziato a colpirlo con calci al volto e sul torace”. Così l’avvocato Eugenio Losco riporta quanto a lui riferito da un detenuto del carcere di Opera. “Ho potuto vederlo solo pochi giorni fa e presentava delle escoriazioni al volto; ora, alla paura per le precarie condizioni sanitarie legate al Coronavirus”, conclude l’avvocato, “ha timore di subire ulteriori ritorsioni dagli stessi operatori della Polizia Penitenziaria per la sua denuncia” (Luca Perillo)


Lenzuola bruciate, Volanti e l’urlo di un detenuto di piazza Lanza: “Non siamo animali! Stiamo morendo!”

CATANIA – È circa l’una della notte appena trascorsa, quando parte la protesta dentro il carcere di piazza Lanza del capoluogo etneo. Urlabattiturelenzuola bruciateun detenuto urla dalla finestra: “Non siamo animali! Abbiamo bisogno di cure, stiamo morendo“.

In pochi minuti il carcere è circondato da polizia e carabinieri. Sulla questione interviene il Comitato Reddito-Casa-Lavoro: “Subito amnistia o pene alternative al carcere“. Continue reading


Sulle rivolte di Marzo

ùQuel che sta succedendo nelle carceri italiane, tra le rivolte scoppiate intorno al 10 marzo in più di 30 strutture detentive e quel che ancora deve accadere, non può spiegarsi esclusivamente attraverso la “paura di essere contagiati”. Se questa è la goccia che ha fatto scatenare la rabbia, le motivazioni e l’insofferenza della vita al di là del muro possono essere spiegate solo attraverso uno sguardo che vada al di là del momento emergenziale. Il carcere è uno stato d’emergenza senza fine, dove misure repressive “speciali” vengono attuate quotidianamente. Continue reading


Ai morti di Modena e ai suoi rivoltosi – uno scritto dal carcere

riceviamo e pubblichiamo questo scritto giuntoci da un compagno detenuto sulla strage di Modena:

Ai morti di Modena e ai suoi rivoltosi

È passata poco più di una settimana dalla rivolta nel carcere di Modena e i media si son già dimenticati del massacro avvenuto in quel carcere e negli altri dove la rivolta è divampata pochi giorni fa. Nove morti solo a Modena.

Chi scrive, alcuni di loro li ha conosciuti perché se li è trovati nella cella a fianco fino ad un mese fa e in questi giorni, ci ha perso il sonno nel pensarli. Continue reading


Manifestazione di solidarietà per i detenuti, la Digos denuncia sei anarchici

Hanno violato le norme che proibiscono assembramenti su tutto il territorio nazionale

19 MARZO 2020
Genova – Gli agenti della Digos hanno denunciato sei attivisti dell’area anarchica, che nel pomeriggio dell’11 marzo avevano partecipato a una manifestazione vicino al carcere di Marassi. Continue reading


Svuotare Le Carceri, Subito

Appello congiunto di Giuristi Democratici e Legal Team Italia – 9 marzo 2020

Quello che sta accadendo nelle ultime ore in molti istituti di detenzione italiani (Modena, Reggio Emilia, Bologna, Roma, Napoli, Palermo, Padova, Firenze,ma l’elenco si allunga di ora in ora e pare siano ormai già 27 gli istituti di pena coinvolti dalla protesta dei detenuti, con un numero non esattamente accertato —anche nelle cause— di morti — almeno sei— e feriti, di cui alcuni molto gravi) era ampiamente prevedibile: in un paese dove nelle carceri i detenuti sono più di 61.000, con una capienza di 50.000 posti, in cui da decenni non si vede un provvedimento di indulto o amnistia (termine divenuto quasi eretico), in cui la penalizzazione di ogni devianza e di ogni protesta è diventata norma, in cui qualcuno parla di “buttar via la chiave” e qualcun altro abolisce prescrizione e garanzie, l’effetto dell’emergenza sanitaria non poteva essere diverso. Continue reading


Liberarsi dal virus del carcere. Una riflessione di Luca Abbà

Visto il rapido evolversi della situazione legata alla diffusione del nuovo corona virus, divenuta emergenziale, desidero comunicare il mio punto di vista nella condizione particolare di detenuto semilibero presso il carcere di Torino.

L’ambiente carcerario risulta essere, a maggior ragione in casi come questi, un luogo delicato, sensibile ma piuttosto ignorato dall’opinione pubblica e dalla classe politica; oppure considerato inopinatamente una sorta di discarica per ciò che si ritiene “la feccia” della società. Continue reading


Il coronavirus nella carceri

Circolare del Dap (ministero della giustizia) per fronteggiare il contagio nelle carceri:

Si dà priorità al personale penitenziario, non ai detenuti, disponendo l’esenzione dal servizio, fino a nuove disposizioni, per “tutti gli operatori penitenziari residenti o comunque dimoranti nei Comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano”. Continue reading


Carceri in rivolta

Riceviamo e pubblichiamo

Dalla sera di domenica 8 marzo i media iniziano a riportare le notizie delle rivolte nelle carceri. Compagni e compagne in tutt’Italia si attivano immediatamente per capire cosa sta succedendo.

Da subito sembrano chiari i motivi delle rivolte diffuse.

La tensione che già aleggiava per la paura del contagio da COVID-19 era molta soprattutto data la mancanza di misure igieniche e sanitarie che vige in tutte la carceri da sempre. Ma la notizia di sospendere colloqui fisici con i familiari e chiunque ne abbia diritto e la sospensione di ogni attività che prevede l’ingresso e l’uscita di educatori ed operatori, a differenza delle guardie che invece continuano ad entrare e uscire, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Continue reading


Perù: rivolta nelle carceri per coronavirus, 9 morti

30 aprile 2020. A metà pomeriggio di lunedì 27 aprile, un gruppo di familiari di prigionieri del carcere di Castro Castro di Lima si è avvicinato all’esterno del centro per denunciare la mancanza di protezione di fronte alla pandemia in cui vivono i detenuti. “Non ci permettono di consegnare medicine, ci sono morti per covid-19 che non raccolgono”. Da mezzogiorno anche i prigionieri hanno iniziato a protestare, sono saliti in cima ai padiglioni per mostrare, con manifesti e slogan, la loro disperazione di fronte al contagio.

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Carcere, “le soluzioni per una prima risposta ci sono: facciamoli uscire!”

L’Associazione di mutuo soccorso rilancia le proposte avanzate da Vag61 sull’utilizzo di due strutture pubbliche per ridurre il sovraffollamento della Dozza e ridurre i rischi dell’epidemia coronavirus. Intanto, nascono le Brigate di mutuo soccorso: “Organizziamoci collettivamente e costruiamo strumenti di solidarietà”. Sgb: “Conquistato il salario al 100%” per le/gli educatrici/ori, ma continua la mobilitazione.

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Bello come…: Lettere dal carcere/41bis/le Vallette ai tempi del covid19

Tratto da radioblackout.org  puntata di lunedì 27 aprile.

Una puntata densa quella di oggi, di emozioni e di riflessioni; abbiamo iniziato con un po di numeri sull’espandersi dell’epidemia nelle carceri, per poi tornare a parlare di quanto accaduto durante e dopo le rivolte di inizio marzo attraverso il video realizzato dall’Associazione Bianca Guidetti Serra, Lettere dal carcere. Ci siamo poi interrogati con Sandra Berardi dell’Ass. Yariaiha onlus sul senso dell’ennesimo dibattito giustizialista in atto intorno al 41 bis.

Infine una lunga chiacchierata con Giordana e Daniele, inviati speciali la scorsa settimana nel carcere delle Vallette di Torino. ASCOLTA L’AUDIO:
https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/bello-come-27aprile.mp3?_=1

 


Dopo la rivolta. Cinque voci di donne sul carcere di Opera

Il testo che segue è una raccolta di voci, una conversazione a distanza tra cinque donne, mamme, compagne, mogli, sorelle di detenuti rinchiusi nel carcere di Opera, a Milano.
A Opera, da quasi due mesi la situazione è tesissima. Gli eventi sono precipitati con la rivolta del 9 marzo scorso, ma sono tanti i familiari che denunciano, fin da prima della rivolta, provocazioni, violenze, atteggiamenti al di fuori delle regole da parte di agenti della penitenziaria e un funzionamento farraginoso dell’intero sistema carcerario.

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Immigrazione, sanatorie, regolarizzazioni, documenti… ripartiamo dalle lotte!

 

Immigrazione, sanatorie, regolarizzazioni, documenti... ripartiamo dalle lotte!

La diffusione del virus e la sua gestione, sin da subito, hanno fatto emergere le numerose contraddizioni del sistema in cui viviamo e che abbiamo contribuito a creare, in cui la salute delle persone vale meno del profitto che possono produrre.

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