«Abbassate i prezzi»: nella notte scritte contro Lidl e Aldi

Blitz notturno ai danni di alcuni supermercati di Trento. Continue reading


Il caso: medico rianimatore e runner messo in quarantena: “Ma rispettava le regole”

Appartiene alla categoria più preziosa ( e sotto tensione) in questo momento, del Paese. Non è solo medico e cardiologo, ma è un rianimatore napoletano e lavora in uno degli ospedali di trincea della Campania. Ma il dottor A., chiamiamolo così, non potrà più andare a lavorare per ben due settimane: perché è stato bloccato, denunciato e spedito in quarantena dai carabinieri. Continue reading


Criminalizzare chi fa jogging e passeggiate: l’ordinanza dell’Emilia-Romagna sotto la lente del giurista

[WM:] Quella delle ordinanze è un’epidemia che escresce su un’epidemia. Lo abbiamo scritto nel Diario virale settimane fa, e non è mai stato tanto vero come nelle ultime 48 ore. Regioni e comuni hanno rigurgitato decine, forse centinaia di ordinanze finalizzate a spaventare chi ancora esce a fare un’attività motoria o, semplicemente, a prendere una boccata d’aria, anche nel rispetto delle regole finora vigenti e senza assembrarsi con nessuno. Continue reading


Brasile. Le fosse comuni per i morti di Coronavirus

La pandemia di coronavirus, che sta dilagando in tutto il mondo, ha colpito in maniera particolarmente dura il più grande Paese dell’America Latina, il Brasile. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute lo scorso martedì (21 aprile), i casi confermati sono più di 46.200, con oltre 2.930 decessi. L’epicentro dell’epidemia si trova nella città più grande del Paese, San Paolo. Anche altre regioni, specialmente quelle meno ricche, hanno difficoltà ad affrontare l’epidemia e in diverse città la situazione è ormai al collasso.

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«È colpa di quelli come te se c’è il contagio!». Abusi in divisa e strategia del capro espiatorio nei giorni del coronavirus

Fino a venerdì 20 marzo, prima dell’annuncio della chiusura di tutte le attività produttive, ho continuato ad andare al lavoro, ovviamente rispettando tutte le precauzioni: abito sulla stessa strada dell’ufficio – a pochi numeri civici di distanza –, nei pochi metri che faccio a piedi non incontro nessuno, e in sede in quei giorni eravamo solo in due e ci tenevamo a distanza. Continue reading


Ma è vero che nel mondo tutti «fanno come l’Italia»? Il «divieto di jogging o passeggiata» c’è anche altrove? E l’autocertificazione? Abbiamo dato un’occhiata.

In questi giorni di emergenza coronavirus, molti organi d’informazione, uomini politici ed «esperti» italiani ci ripetono che «in tutto il mondo l’Italia è un esempio», che tutti i governi – chi prima e chi poi – ci stanno seguendo sulla strada del lockdown con chiusura di scuole, fabbriche, uffici, luoghi pubblici e norme severe di distanziamento sociale. Continue reading


Contro la montatura dell’operazione Ritrovo. Solidarietà!


Quale liberazione senza libertà?

In questo momento di contrazione di qualsiasi libertà, ci viene spontaneo chiederci in che modo parlare di liberazione.

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Nel Cpr di Gradisca c’è il Coronavirus: i positivi sono in cella coi negativi

Oggi, 24 aprile, da dentro il CPR di Gradisca ci fanno sapere che ci sono almeno cinque persone positive al Coronavirus. Queste persone sono rinchiuse nelle celle comuni, con altri detenuti. Alcune di queste persone sono state deportate dalla Lombardia, in piena emergenza Coronavirus. La Regione Friuli-Venezia Giulia dichiara che ci sono tre persone positive in isolamento: questo è falso. Abbiamo ricevuto fotografie che testimoniano chiaramente che le persone infette sono a contatto con gli altri reclusi: la fotografia allegata è l’esito del tampone di un ragazzo che vive in una cella con un compagno negativo. Le persone positive hanno portato i materassi fuori dalle celle, per dormire nelle gabbie all’aperto e non infettare i propri compagni.

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In molti stati africani la quarantena significa repressione poliziesca

Dal Kenya allo Zimbabwe, si moltiplicano i casi di violenza ai danni dei cittadini che non rispettano — ma che spesso, semplicemente, non possono rispettare — le misure imposte per limitare il contagio.

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Le epidemie favoriscono i governi autoritari

Lo scorso 13 marzo – venerdì 13, guarda caso – mio marito stava guidando su un’autostrada polacca. Quando la radio ha annunciato che il governo avrebbe chiuso i confini entro ventiquattr’ore, ha accostato e mi ha chiamata. Pochi minuti dopo ho comprato un biglietto da Londra a Varsavia. Non vivo tutto l’anno in Polonia, ma mio marito è polacco e l’unica casa che possiedo si trova nelle campagne polacche. Continue reading


Virus e prove di tecno-mondo

Gli accadimenti di quest’ultimo periodo sono una sintesi di ciò che probabilmente vedremo in un futuro non troppo lontano; in poche parole, il cambiamento di queste settimane mette in luce una ristrutturazione ben più profonda e duratura di un’espansione virale.
Tre elementi sono intrecciati l’uno con l’altro come l’ossatura di questa nuova società che ci troviamo sotto i piedi. Continue reading


La viralità del decoro. Controllo e autocontrollo sociale ai tempi del Covid-19. Seconda puntata (di 2)

Napoli, 11 marzo 2020. Il poliziotto che al Vomero, urlandogli «io sono lo stato», fa alzare l’anziano che si riposava un momento dopo aver fatto la spesa, riassume in sé tutte le guardie, vigili e portatori vari di divisa che in questi anni di «decoro» hanno svegliato, scosso, costretto ad alzarsi, daspato e multato chi si era assopito, perché stanco o senza casa, su una panchina.  Continue reading


La viralità del decoro. Controllo e autocontrollo sociale ai tempi del Covid-19. Prima puntata (di 2)

Lungomare di Mondello (Palermo), mattina del 15 marzo 2020: in nome del «tornatevene a casa!», poliziotti si assembrano per bloccare e malmenare un cittadino che, da solo, faceva jogging. Continue reading


Come disciplinare una società dopo averla «influenzata»

«Le misure eccezionali prese per contrastare il virus non sembrano rispondere ad un’esigenza di salute pubblica, ma piuttosto ad una lezione di pedagogia disciplinare di massa» Continue reading