Nemmeno il tempo, per il premier Giuseppe Conte, di dirsi «felice di ospitare come Presidenza italiana del G20 nel 2021 il Global Health Summit con Ursula von der Leyen», all’indomani dell’annuncio della presidente della commissione Ue, che già si accende la contesa per la sede dell’importante vertice mondiale che per la prima volta si terrà in Italia l’anno prossimo. [..] c’è Milano che, dopo aver vinto la sfida con Torino come candidata italiana per ospitare il Tribunale europeo dei brevetti, si consorzia ora con Bergamo e Lodi, città martoriate dal Covid-19, nel tentativo di costruire un fronte lombardo che faccia da traino.
Dati inediti dell’Ats di Bergamo permettono di ricostruire quanto accaduto nella fase più acuta dell’epidemia nelle strutture di cure intermedie ed Rsa del territorio. Dai trasferimenti dei contagiati provenienti dagli ospedali disposti dalla Regione ai ritardi nei tamponi e nelle forniture di dispositivi di protezione. Nessuna risposta sui decessi
Stiamo assistendo in questi giorni ad uno squallido balletto di responsabilità per quanto riguarda la questione presidi tampone negli aeroporti Lombardi Linate Malpensa e Bergamo.
Esiste una relazione permanente tra l’idea che si ha della morte e l’idea che si ha di sé?
(Philippe Ariès, Storia della morte in occidente)
Le campane suonano a morto e per le strade del piccolo borgo di Alzano Sopra, in provincia di Bergamo, non va in giro nessuno. È aperto il portone della chiesa di San Lorenzo martire con la sua facciata austera, ma il porticato alla fine della scalinata di marmo è ancora vuoto. All’interno è stato allestito un altare, su cui è stata appoggiata un’urna nera, circondata da orchidee bianche. Prima di entrare, in mezzo alla navata centrale, c’è il distributore di gel per disinfettarsi le mani, sulle pareti ci sono cartelli che ricordano che indossare la mascherina è obbligatorio. L’unico segnale di una normalità che non può riprendere esattamente come prima.
Fino a due settimane fa tutti lo negavano e gli davano del pazzo. Dicevano che i morti a Bergamo erano qualche decina. Allora, sui necrologi dell’Eco di Bergamo, c’erano 25-30 necrologi al giorno. Oggi sono 400. In città e nei piccoli e medi centri della bergamasca, gli anziani sono un terzo della popolazione e l’Eco di Bergamo non riceve più necrologi per telefono ma solo via mail, per cui molti desistono. Al giornale, ora, hanno la consegna di non pubblicare più di 20 pagine di necrologi al giorno.
E’ passato un mese da quando i primi casi di contagio da Covid19 si sono manifestati in Lombardia. In questo mese abbiamo assistito a un profluvio di dichiarazioni, allarmi, smentite, promesse, lamentele da parte del Presidente della Regione Fontana e dall’Assessore alla Sanità Gallera rispetto a priorità, competenze, azioni da intraprendere. Un fuoco di fila di dichiarazioni, ben spalleggiati in questo da quelle, spesso contrastanti o divergenti, che venivano dal Governo o dal Sindaco Sala. Mentre la diffusione del virus cresceva e con essa i morti, le Istituzioni locali e nazionali e la Protezione Civile giocavano a rimpallarsi doveri e responsabilità anziché agire con prontezza e immediatezza, anche su aspetti basilari ma fondamentali come la disponibilità di mascherine.