Genova. Non siamo carne da macello! Presidio dal magazzino Brt: subito tamponi per tutti i lavoratori, la salute prima del profitto

5 agosto 2020. Oggi saremo, a partire dalle 17, davanti ai cancelli della Brt, a ribadire che salute e sicurezza dei lavoratori contano più dei loro profitti! A fronte di un caso positivo al covid e 15 lavoratori in quarantena preventiva, ancora non sono stati eseguiti i tamponi all’intero personale, unica maniera per avere il quadro sanitario reale in magazzino, tutelare la salute di tutti e fare vera opera di prevenzione. Invece la Brt tace, trincerandosi dietro l’apparente applicazione dei protocolli e negando un confronto col sindacato.

E la ASL che fa?

Mette in quarantena preventiva 15 lavoratori, su un organico di diverse centinaia di lavoratori che quotidianamente entrano in magazzino, utilizzano gli stessi mezzi e movimentano gli stessi pacchi?

Solo poche settimane fa un caso positivo di un giocatore di pallanuoto della nazionale, aveva indotto (giustamente!) all’effettuazione di tamponi a tutti i giocatori della squadra, anche senza prove di contatto diretto col caso positivo.

Perché lo stesso trattamento non dovrebbe essere riservato ai lavoratori BRT?

Forse la vita degli operai vale meno? Forse la BRT non vuole rischiare di mettere in pericolo la produzione, con l’emergere di nuovi casi certificati?

Forse garantire il diritto alla salute ai lavoratori é una spesa superflua?

Oggi saremo in volantinaggio davanti allo stabilimento per ribadire con forza che non siamo carne da macello sacrificabile sull’altare dei loro profitti e per rivendicare con forza assieme ai lavoratori TAMPONI PER TUTTO IL PERSONALE DEL CANTIERE!

Ci si vede davanti ai cancelli!

S.I. Cobas Genova

Qui sotto, l’evento internet dell’iniziativa dei compagni di Genova:

https://facebook.com/events/s/non-siamo-carne-da-macello-pre/288565549042318/?ti=as

MAGAZZINO BRT GENOVA: DOPO IL PRIMO CASO DI COVID-19 TRA IL PERSONALE, ANCORA NESSUNA RISPOSTA DA PARTE DELL’AZIENDA. NON SIAMO CARNE DA MACELLO! LA SICUREZZA DEI LAVORATORI, PRIMA DEI VOSTRI PROFITTI!

A distanza di diverse settimane dalla prima notizia di un caso di positività al Covid -19 di un operaio facchino impiegato presso il magazzino BRT (Bartolini) di Genova, ancora nessuna risposta da parte dell’azienda rispetto le semplici richieste che avevamo avanzato, in relazione alla tutela e salvaguardia della salute dei lavoratori (ma non solo) fuori e dentro il magazzino.
Nonostante diversi focolai presenti in numerosi magazzini BRT a livello nazionale, nonostante formale richiesta d’incontro e di effettuazione di screening diagnostico a tutto il personale operativo in magazzino, BRT e cooperativa Diesse fanno orecchie da mercante, andando avanti nella produzione come nulla fosse o sperando di cavarsela con la fornitura di qualche mascherina in più e ripetendo come un mantra “tutti i protocolli di sicurezza sono stati rispettati”.
Nel frattempo centinaia di operai, autisti e impiegati continuano ad assembrarsi in magazzino, attorno agli “scivoli” che smistano la merce o nei “cassoni” dei bilici intenti a scaricare la merce, mentre decine d’autisti attraversano in lungo e in largo la città consegnando merce a privati e aziende.
Si continua a provare a tranquilizzare informalmente i lavoratori con tesi para – scientifiche del tipo “questo virus non é contagioso”, oppure raccontando tra i reparti del magazzino che il lavoratore in quarantena “non avrebbe il coronavirus”.
Ma se la situazione é così normale e sottocontrollo, perché non si sottopone l’intero personale al tampone, unica maniera per limitare al massimo possibilità di altri contagi dentro e fuori al magazzino, intercettando anche quei potenziali casi asintomatici che non possono essere individuati con la semplice rilevazione della temperatura corporea?
Sembrerebbe poi che la ASL abbia richiesto la quarantena preventiva esclusivamente per una quindicina di lavoratori che su indicazione della cooperativa, sarebbero i colleghi più strettamente a contatto con il lavoratore risultato positivo. Ma chiunque sia entrato o abbia lavorato in un magazzino della logistica sa benissimo che il personale si muove da un reparto all’altro, che i carrellisti si muovo in lungo e largo per il magazzino, che pacchi e strumenti di lavoro vengono continuamente toccati e usati da una pluralità di operatori, che nell’operazione di scarico dei bilici é molto difficile il mantenimento delle distanze di sicurezza e che potenzialmente chiunque potrebbe essere entrato in contatto con il contagiato.
Nonostante tali ovvietà però nessuno alza un dito, per paura che il meccanismo si possa inceppare, che un magazzino dove si lavora decine di migliaia di colli in una sola notte – una vera e propria “gallina dalle uova d’oro” – possa fermarsi, anche solo per qualche giorno, in attesa che possano essere prese tutte le precauzioni del caso.
Noi, insieme a tanti altri lavoratori, ribadiamo, invece, che la nostra salute e sicurezza vale più di qualsiasi loro profitto, che l’unica vera opera di prevenzione é il tampone per tutti i lavoratori e la costituzione di un tavolo permanente sulla sicurezza che monitori la situazione!
A fronte di questa situazione e del silenzio delle controparti, lanciamo per mercoledì 5 Agosto 2020, alle ore 17, presso il magazzino BRT di Via Fratelli di Coronata un primo volantinaggio/presidio per informare i lavoratori rispetto la situazione e rivendicare con forza garanzia di salute e sicurezza per tutti!
NON SIAMO CARNE DA MACELLO! SENZA SICUREZZA NON SI LAVORA!
Coordinamento provinciale S.I. Cobas Genova

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FONTE: http://sicobas.org/2020/08/05/genova-non-siamo-carne-da-macello-oggi-presidio-dal-magazzino-brt-subito-tamponi-per-tutti-i-lavoratori-la-salute-prima-del-profitto/


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