Taranto, violenta aggressione dei carabinieri durante il lockdown

L'ufficiale Di Polizia Emoji Arrabbiato Ha Isolato Emotio ...

18 maggio 2020

E’ la sera del 5 Maggio a Taranto. Sono i tempi del Covid 19, del restate a casa, e della sopravvivenza. Per strada le forze dell’ordine controllano che non si verifichino assembramenti e l’auto della polizia locale emette annunci attraverso un megafono.

Tra i vari posti di blocco, uno composto da 2 pattuglie dei Carabinieri alla fine di Via Garibaldi, nei pressi di Piazza Fontana in Città Vecchia. All’inizio della stessa strada c’è Angelo, o come lo chiamiamo noi, Angioletto che, a bordo del suo tre ruote (non certo messo bene) si accinge ad attraversare strada.
Angioletto è sereno, non ha problemi con la droga tantomeno con la giustizia, è di ritorno a casa anzi, non vede l’ora di rientrare da sua moglie che lo aspetta.
Superato il posto di blocco senza problemi, attraversa il Ponte di Pietra per poi girare a destra nel piazzale Democrate, a Porta Napoli. Mentre sta parcheggiando, nota una di queste pattuglie venirgli dietro che non tarda ad inchiodare il veicolo dietro il suo tre ruote e vede scendere 2 carabinieri.
L’approccio è violento, Angioletto viene sbattuto per terra senza nessun motivo.
Gli viene chiesto dove ha nascosto la droga mentre gli sfilano il cellulare dalle tasche e lo sbattono, rompendolo, sulla carena del suo tre ruote.
Le risposte sono ironiche da parte di Angioletto. Dice loro che la droga non sa nemmeno di che colore sia.
La stessa ironia sembra stemperare, almeno per lui, gli animi ma non per i carabinieri che lo strattonano e lo fanno mettere di spalle con le mani sul tre ruote per iniziare la perquisizione.
Angioletto collabora e non mostra nessun oltraggio anzi pensa che prima finisca e meglio è per tutti.
Invece no!!!
I carabinieri lo colpiscono con pugni, schiaffi e calci. Lo insultano e lo sbattono ripetutamente a terra. Sono momenti davvero drammatici.
Angioletto dopo l’ennesimo colpo cade per terra definitivamente e sviene bagnando d’urina i suoi pantaloni per la paura.
È pieno di lesioni su gran parte del corpo, le gambe già gonfie per le percosse e tarda nel riprendere i sensi.
In questo momento alcuni vicini scendono per sincerarsi delle sue condizioni, girano anche un video dove la rabbia delle testimonianze fa da colonna sonora alle immagini. Tra i presenti, qualcuno chiama un’ambulanza che arriva in tenuta anti Covid.
I primi ad interfacciarsi con i soccorritori sono proprio i carabinieri che salgono addirittura nell’ambulanza a monitorare il nostro Angioletto e al posto suo riferiscono i fatti in modo intimidatorio imputando le lesioni ad una rovinosa caduta.
I soccorritori ed in particolare un’infermiera si mostra fin da subito collusa con i Carabinieri che addirittura ipotizza uno stato di ebrezza.
Sono attimi di confusione, qualcuno fa presente che per precauzione non si può salire nell’ambulanza assieme al paziente in quanto lo stato di positività del virus non è certo…ma nulla. I carabinieri entrano ed escono senza problemi mantenendo il dialogo con i soccorritori.
Qualche giorno dopo uno dei due Carabinieri si è presentato a casa sua con un’altra persona chiedendogli di seguirlo in caserma (richiesta che vorremmo verificare se si tratta di un invito ufficiale) ma Angioletto ormai traumatizzato risponde che senza il suo avvocato non va da nessuna parte.

Al link i video circolati: https://www.facebook.com/casaoccupataviagaribaldi/videos/3229026337150143/

FONTE:Casa Occupata Via Garibaldi


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