Il coronavirus nella carceri

Circolare del Dap (ministero della giustizia) per fronteggiare il contagio nelle carceri:

Si dà priorità al personale penitenziario, non ai detenuti, disponendo l’esenzione dal servizio, fino a nuove disposizioni, per “tutti gli operatori penitenziari residenti o comunque dimoranti nei Comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano”. Continue reading


Carceri in rivolta

Riceviamo e pubblichiamo

Dalla sera di domenica 8 marzo i media iniziano a riportare le notizie delle rivolte nelle carceri. Compagni e compagne in tutt’Italia si attivano immediatamente per capire cosa sta succedendo.

Da subito sembrano chiari i motivi delle rivolte diffuse.

La tensione che già aleggiava per la paura del contagio da COVID-19 era molta soprattutto data la mancanza di misure igieniche e sanitarie che vige in tutte la carceri da sempre. Ma la notizia di sospendere colloqui fisici con i familiari e chiunque ne abbia diritto e la sospensione di ogni attività che prevede l’ingresso e l’uscita di educatori ed operatori, a differenza delle guardie che invece continuano ad entrare e uscire, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Continue reading


Rendere familiare il pangolino*. Per una lettura anticapitalistica delle pandemie

Affermare che il Covid-19 sia una pandemia capitalista potrebbe sembrare assurdo. Dopo tutto, i virus sono corpi naturali che esistono indipendentemente da tutte le strutture sociali e che hanno colpito l’umanità molto prima che fosse dominata dai sistemi capitalistici. Dalle epidemie di “peste” nell’antica Grecia alla peste nera che ha colpito le società eurasiatiche pre-capitalistiche, è ampiamente dimostrato che il capitalismo non ha inventato le pandemie. Continue reading


LA SOCIETÀ IATROGENA

La natura ha creato il virus ma è il sistema tecnologico che l’ha trasformato in un’epidemia. Così ci pone oggi il suo estremo ricatto: sacrificare la nuda vita oppure accelerare verso la distopia
In questi tempi di epidemia non sarò certo il primo a citare la celebre scena della Spada nella roccia nella quale mago Merlino, per sconfiggere Maga Magò, si trasforma in un bacillo e la fa ammalare. L’ironia di quella scena sta nel fatto che i due avversari si trasformano in creature sempre più grandi; ma quando Merlino sembra ormai prossimo a essere sconfitto da un gigantesco drago, improvvisamente inverte la strategia: capisce che la massima minaccia viene dal mondo dell’infinitamente piccolo. Continue reading

La crisi sanitaria ci induce a prepararci al cambiamento climatico

L’imprevista coincidenza tra l’isolamento generale e il periodo di Quaresima è perlomeno benvenuta per coloro ai quali, trovandosi nelle retrovie, è stato richiesto, per solidarietà, di non fare nulla. Questo digiuno obbligato, questo Ramadan laico e repubblicano può essere per loro un’ottima occasione per riflettere su ciò che è importante e ciò che è irrisorio… Continue reading


La pandemia tra tecnologie ed ecologie

La pandemia porta all’estremo tendenze che erano già all’opera con le tecniche di governo neoliberale. Eppure, mentre la paura del contagio produce inquietudine verso il corpo dell’altro, la comprensione del rapporto tra tecnologie ed ecologie sociale può servirci a reinventare la cura. Continue reading


Note sparse sul morbo che infuria

I.
La verità non sta nel mezzo, né di lato.

In momenti di grande incertezza si tende a ricercare più che mai la “verità”, nel tentativo di aggrapparvisi per dare un senso ad una situazione che non si riesce più a comprendere e a controllare. Sotto la lente di questa banale considerazione si può guardare a gran parte delle disposizioni e degli atteggiamenti messi in atto recentemente, ovunque sembra dilagare il coronavirus SARS-CoV-2 che può sviluppare la malattia del Covid-19. Medici e ricercatori di ogni risma tentano di ricostruire gli scenari del primo contagio, alla ricerca del paziente “zero”, dicendo tutto e poi il contrario di tutto; opinionisti da strapazzo descrivono nel dettaglio i sintomi della malattia (chiaramente di chi presenta gravi sintomi, tralasciando spesso di ricordare che esiste tutta una schiera di persone con sintomi simil-influenzali o asintomatiche che sono i vettori per eccellenza) ed invocano il vaccino o l’ennesima terapia panacea di tutti i mali. Continue reading


Pandemia e distruzione ambientale

L’epidemia che stiamo vivendo non è frutto del caso: essa è figlia di una serie di fattori che l’umanità più consapevole e preparata denuncia da tempo. La distruzione degli ecosistemi naturali, l’estinzione di massa di decine di migliaia di specie, la crescita esponenziale e incontrollata della popolazione, il sovraffollamento, la deforestazione. Modifichiamo il clima di intere aree geografiche causando morie di specie ed esodi di massa di altre. Cancelliamo millenni di evoluzione della vita per far posto a noi e ai nostri animali domesticati. Continue reading


Coronavirus, boom intossicazioni da disinfettanti: +65% Sos a centro antiveleni

Con l’emergenza coronavirus e la crescita vertiginosa dell’uso dei disinfettanti per proteggersi dal rischio contagio, crescono anche le intossicazioni. E ad accorgersene sono proprio i centri antiveleni, perché si impennano anche gli Sos. L’allarme arriva da uno dei più importanti, quello attivo all’ospedale Niguarda di Milano: dall’inizio dell’emergenza le richieste di consulenza per intossicazione da disinfettanti è aumentata “del 65% circa – spiegano dalla struttura – e fino al 135% nella fascia di età inferiore ai 5 anni“. Continue reading


COVID-19: la sanificazione con ipoclorito di sodio è dannosa per l’ambiente

Non vi è evidenza che spruzzare massivamente prodotti a base di ipoclorito di sodio sui manti stradali possa avere efficacia per contrastare la diffusione del COVID-19.

Si ritiene invece che sanificazioni mirate, rivolte a superfici in ambienti destinati a venir a contatto con le mani, possano conseguire risultati migliori nell’ottica di ridurre i contagi. Continue reading


Il diritto universale al respiro -Mbembe sul Covid-19

Il diritto universale al respiro

Achille Mbembe

Se il Covid-19 è l’espressione spettacolare dell’impasse planetaria nella quale si trova l’umanità allora ci toccherà ricostituire una Terra abitabile perché offra a tutti la possibilità di una vita respirabile, né più né meno. Saremo capaci di riscoprire la nostra appartenenza a una medesima specie e il nostro indivisibile legame con l’insieme del vivente? Questa è forse la domanda giusta, la domanda che va posta, l’ultima, prima che la porta si chiuda una volta per tutte. Continue reading


LA CIVILTÀ DEL CONTAGIO… O IL CONTAGIO DELLA CIVILTÀ

Quello che stiamo vivendo in queste settimane è qualcosa che non ha precedenti per la nostra generazione e forse neanche per quella precedente. Ma persino il confronto con i periodi delle guerre mondiali potrebbe portarci fuori strada. Nonostante gli sproloqui nazionalisti, gli inni nazionali, e i militari nelle strade, non siamo in guerra. La minaccia qui non è il bombardamento, la paura durante un’epidemia è qualcosa di più introspettivo, e al contrario della guerra dove l’attesa e l’incubo che il tuo soffitto cada in mille pezzi ci porta a stare vicini e avvinghiati in un caldo abbraccio con le persone a noi care, la risposta emotiva al contagio è una sana e responsabile distanza da chi ci sta accanto. Continue reading


Covid-19, non torniamo alla normalità. La normalità è il problema

Pandemie. Il pericolo principale è pensare al Coronavirus come un fenomeno isolato, senza storia, senza contesto sociale, economico o culturale. Non c’è normalità alla quale ritornare quando quello che abbiamo reso normale ieri ci ha condotto a quel che oggi abbiamo. Il problema che affrontiamo non è solo il capitalismo in sé, ma anche il capitalismo in me. Continue reading


Il transito

Assistiamo oggi a quelli che sono dei processi estremi, nei quali raggiungiamo i limiti del nostro modo di vivere: limiti economici, limiti cognitivi. Sappiamo, tuttavia, che potranno essere raggiunti altri modi di vita, dopo, però, un incerto processo di trasformazione più o meno lungo, più o meno tortuoso, più o meno difficile. Marx ha dato a questo processo il nome di transizione. Ed è di questo che intendiamo occuparci qui. Continue reading


Ambiente e pandemia il drammatico connubio della pianura padana

Ma perché presocchè nessuno, né i medici, né il ministro della Sanità, né i soliti commentatori televisivi, esperti su tutti i temi emergenti, né i giornalisti, tentano di abbozzare una risposta alla domanda, che ormai tutti si pongono: perché tanta mortalità in Lombardia?

Un interrogativo al quale per la verità qualcuno, nei siti in rete, comincia a dare risposte nell’unico senso plausibile: le condizioni ambientali della Pianura padana. Continue reading