In Europa, e soprattutto nell’Unione Europea – la seconda potenza economica mondiale – giorno dopo giorno si evidenzia che le politiche pubbliche condotte negli ultimi venti anni hanno minato le strutture della sanità pubblica che avrebbero potuto affrontare una pandemia come quella del Covid-19. A marzo questa zona era il cuore della pandemia. Oggi è il turno degli Stati Uniti e domani dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia, con rischi sempre più gravi per milioni di persone in paesi che hanno strutture sanitarie deficitarie.