28 gennaio 2021 – Ieri il governo polacco ha annunciato l’attuazione del divieto quasi totale di aborto, una legge che proibisce l’aborto in caso di malformazioni del feto, restringendo così ulteriormente la già esigua possibilità di ottenere un aborto legale.
Dopo gli enormi scioperi delle donne che hanno paralizzato il paese da ottobre e hanno raccolto un ampio sostegno transnazionale, ieri migliaia di donne sono tornate in strada aspettandosi che la decisione venga approvata. Manifestazioni massicce si sono riversate nelle strade delle città polacche, perché le donne sono e non staranno in silenzio: se il governo vuole fare un inferno per le donne, “noi faremo questo inferno per voi”. Il processo dello sciopero delle donne non si è mai fermato: colpire il regime patriarcale che cerca di rendere la maternità un destino per tutte le donne significa colpire un intero sistema basato su gerarchie di oppressione e sfruttamento.
Le donne stanno sopportando il peso della pandemia in questi mesi, con il loro aumentato lavoro riproduttivo, carichi di lavoro più pesanti e ritmi intensificati, poiché costituiscono la maggioranza dei lavoratori essenziali. Ora il governo polacco sta usando il divieto di aborto per mostrare alle donne che questo è il loro posto: madri subordinate della nazione, badanti in casa, sfruttate fuori, e sempre non libere di scegliere della loro vita. Non lo accetteremo mai! Siamo di nuovo insieme alle donne polacche in sciopero! Lo sciopero è più essenziale che mai! Uniamo le forze per uno sciopero essenziale femminista l’8 marzo!
FONTE: EAST – Essential Autonomous Struggles Transnational
