9 dicembre 2020
Martedì notte un 25enne, Klodian Rasha, non si ferma su ordine di agenti di Polizia che stavano effettuando controlli per le misure Covid-19 poco sotto casa sua, a Tirana. Klodian non si ferma all’alt, prosegue dritto, partono due colpi di arma da fuoco che lo raggiungono al cuore.
Gli agenti diranno che Klodian era armato e che avrebbe provato a estrarre qualcosa dalla tasca. La madre subito accorsa ha messo seriamente in dubbio la ricostruzione degli agenti, secondo la donna i poliziotti avrebbero messo in fretta e furia una pistola di fianco al cadavere del figlio per giustificare il loro comportamento.
La voce dell’omicidio dilaga in città, verso le 16 le prime persone cominciano a radunarsi fuori dal Ministero degli Interni, il clima si scalda e partono i lanci di pietre da una parte e di lacrimogeni dall’altra. La situazione deborda, mentre alcuni rompono le finestre del Ministero degli Interni altri si muovono in corteo per le vie del centro e raggiungono gli uffici del Primo Ministro e anche qui tensioni e scontri con gli agenti messi di guardia all’edificio.
Verso le 20 il grosso dei manifestanti si sposta verso la piazza del Comune, il municipio viene preso di mira dai lanci di pietre e l’albero di natale posto a decorazione lì davanti viene bruciato. La manifestazione si sposta infine davanti alla direzione di Polizia di Tirana dove viene dispersa definitivamente con un fitto lancio di lacrimogeni verso le 21.
Il bilancio ufficiale a fine giornata parla di otto feriti tra gli agenti di polizia e due tra i manifestanti.
https://www.youtube.com/watch?v=cQ4bERH8lnE
FONTE: Άσχημες σκεψεις