Il Comitato tecnico scientifico (Cts), lunedì scorso, ha prodotto il verbale numero 104, che dà indicazioni su quattro temi fondamentali: il distanziamento, l’igiene delle mani e degli ambienti, l’uso della mascherina, la capacità di controllo e risposta dei servizi sanitari.
4 settembre 2020
Il punto di riferimento resta il metro di distanza tra […] gli alunni e i due metri tra i primi banchi e la cattedra degli insegnanti. Questa distanza deve mantenersi sia con gli alunni e i docenti seduti, sia che gli stessi attori si muovano.
Sulla discussa, e centrale, questione della mascherina, il Cts ha provato a chiarire. La protezione “naso-bocca” è fondamentale nel corso degli spostamenti, quando “potrebbe non essere garantito il distanziamento”. Si conferma che laddove non fosse possibile il distanziamento minimo tra i banchi, l’attività didattica potrà essere autorizzata a fronte dell’utilizzo della mascherina anche da seduti. Queste deroghe dovranno essere corrette al più presto: tutte le scuole rapidamente dovranno rispettare il metro di distanza in classe.
Nell’ultimo verbale, del 31 agosto scorso appunto, si ricordano le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ovvero: tra i sei e gli undici anni l’uso della mascherina va tarato sulla situazione epidemiologica locale mentre, compiuti i dodici, possono valere le stesse regole emanate per gli adulti.
Riassumendo, e ricordando che in Italia la situazione del contagio è migliore che in gran parte degli altri Paesi (anche se in crescita da quattro settimane) e che gli undici milioni di mascherine saranno distribuite gratuitamente, il Cts offre queste indicazioni: nella scuola primaria (6-11 anni) la mascherina potrà essere rimossa “in condizione di staticità”, ovvero “bambini seduti al banco” con il rispetto della distanza di un metro e “l’assenza di situazioni che favoriscano l’aerosolizzazione”. Una di queste, è il canto.
Per le scuole secondarie (medie e superiori, dai 12 ai 19 anni) la mascherina potrà essere rimossa “in condizione di staticità”, in situazioni didattiche che non favoriscano il droplets (l’espulsione di particelle di saliva), ma – si aggiunge – tutto questo sarà possibile in condizioni di “bassa circolazione virale”. In alcune aree, in cui il contagio è ancora alto, si dovrà mantenere la mascherina in classe.
Il Cts è consapevole che, viste le esperienze straniere, “la riapertura delle scuole in Italia potrebbe procurare focolai di diverse dimensioni”. Per questo, è raccomandabile “l’utilizzo di dispositivi efficaci e standardizzati per lavoratori della scuola e studenti” quali “le mascherine chirurgiche di adeguato dimensionamento” messe a disposizione, d’altro canto, dagli stessi istituti.
Se cambieranno le condizioni epidemiologiche, si cambieranno le indicazioni.
FONTE: https://www.repubblica.it/scuola/2020/09/04/news/scuola_-266238290/
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Il Cts suggerisce di usare in forma prioritaria la mascherina chirurgica. […] Può capitare, però, che la scuola rimanga senza mascherine. Nulla vieta di indossare quelle riutilizzabili: l’importante è che ogni giorno le famiglie le lavino e le disinfettino.
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Il documento del Comitato Tecnico Scientifico
Il CTS il 28 maggio 2020 (ed aggiornato il 22 giugno) ha approvato il documento conclusivo relativo alle misure di contenimento del contagio dal virus SARS-CoV-2 nell’ambito del settore scuola per gli istituti di ogni ordine e grado ai fini dell’apertura del prossimo anno scolastico (in allegato il “documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico”).
LEGGI O SCARICA IL PDF:
RIMODULAZIONE-MISURE-CONTENITIVE-SETTORE-SCOLASTICO
Rapporto ISS COVID 58_Scuole_21_8_2020
https://www.istruzione.it/rientriamoascuola/norme.html