23 luglio
Complessivamente, tra ospiti e operatori, al primo luglio nel territorio metropolitano, imolese escluso, si contavano 1.097 diagnosi di Covid-19. E scoppia un nuovo focolaio. In città mortalità complessiva nei primi cinque mesi dell’anno sopra le attese del 13,2%. Intanto, in Emilia-Romagna, da tre settimane continua a salire il numero dei pazienti attualmente positivi al tampone.
Sono 56 su 228, quasi una su quattro, le case di cura o di riposo gestite dall’Ausl di Bologna (che copre la Città metropolitana escluso il circondario imolese) in cui, nei primi sei mesi dell’anno, si sia verificato almeno un caso di positività al Sars-Cov2. Nel dettaglio, gli ospiti contagiati sono 833: all’1 luglio, nove erano ricoverati in ospedale, 49 in isolamento nelle strutture e 508 guariti, mentre 267 (il 3,79% dei 7.044 posti letto totali) sono morti. Nessun decesso, invece, tra i 213 operatori contagiati, di cui 156 sono guariti e 57 erano isolati a domicilio all’inizio del mese.
Proprio ieri, intanto, si è appreso di un nuovo focolaio di coronavirus che sarebbe stato individuato nella struttura per anziani gestita dalla cooperativa “In Cammino” in viale Roma. I contagi riguarderebbero 12 anziani e sei operatori, ma l’Ausl avrebbe già predisposto l’esecuzione dei tamponi a tappeto per tutti gli ospiti e i lavoratori. Le analisi dovrebbero riguardare anche altri 75 anziani (63 in casa di riposo e 12 in comunità alloggio) perchè potrebbero essere entrati in contatto con gli operatori risultati positivi. Non è escluso che i controlli siano estesi anche all’Asp: la struttura della coop “In Cammino”, infatti, si trova nello stesso complesso dell’ex Giovanni XXIII, di proprietà appunto di Asp Città di Bologna. Già durante il lockdown la stessa coop si era già trovata a dover fronteggiare un focolaio di Covid scoppiato tra i propri ospiti, però nella struttura di viale Pepoli.
Per quel che invece riguarda le 52 strutture per diversamente abili, sono sette quelle in cui nel primo semestre ci sono stati contagi: complessivamente tra gli ospiti si contano 40 casi, di cui 30 guariti, sette in isolamento, due ricoverati e un deceduto. Degli 11 operatori risultati positivi, invece, tre sono in isolamento a casa e otto sono guariti.
Ausl ha anche fornito il dato della mortalità nei primi cinque mesi del 2020 nel territorio comunale di Bologna: è di 2.344, il 13,2% della mortalità attesa: un incremento evidentemente dovuto, quantomeno in gran parte, alla pandemia.
Nel complesso, in Regione il virus continua a preoccupare: se a inizio mese gli attualmente positivi erano scesi fino a poche unità sopra il migliaio, nelle ultime settimane sono risaliti a 1325, in controtendenza col dato nazionale che non ha smesso di calare. Sette i pazienti attualmente in terapia intensiva.
FONTE: https://www.zic.it/virus-268-morti-nelle-strutture-per-anziani-e-diversamente-abili/