Usa: ondata di sfratti senza precedenti, 20 milioni senza casa entro settembre

Usa: ondata di sfratti senza precedenti, 20 milioni senza casa entro settembre

23 Luglio 2020

Negli Stati Uniti un affittuario su cinque, ovvero circa 20 milioni di persone, rischia di subire una procedura di sfratto entro settembre. Numeri mai visti prima. E che riflettono il forte deterioramento del mercato del lavoro a stelle e strisce causato dalla pandemia di Covid -19.

A lanciare l’allarme è uno studio dell’Aspen Institute, che sottolinea come”gli sfratti di massa si preannunciano come un disastro sia per gli individui che per le famiglie”. Senza contare che questo tsunami immobiliare “potrebbe avere anche conseguenze significative su intere comunità, minando inoltre la velocità della ripresa economica”.

“I responsabili politici sono attivamente alla ricerca di soluzioni, ma è difficile prepararsi senza conoscere le dimensioni del problema” dicono gli analisti dell’Aspen Istutute.

Il problema non è nato con la pandemia. È solo peggiorato. Prima dello scoppio della crisi, più del 40% degli affittuari americani era sotto pressione per via dei costi fuori controllo.

Uno su quattro spendeva più della metà del proprio reddito per l’affitto. Un livello di insicurezza in aumento costante negli ultimi decenni: dal 2001 a oggi l’aumento affitti è stato ogni anno più veloce rispetto all’incremento del reddito. Tutto questo in presenza di redditi che più bassi ($ 40.500 nel 2018, rispetto alla media nazionale di $ 63.000) e risparmi risicati.

Il rischio sfratto non è tuttavia distribuito uniformemente in tutto il Paese.

Delle 25 grandi città degli Stati Uniti con i più alti tassi di sfratto, sei si trovano in Virginia e cinque nella Carolina del Nord. La discriminazione razziale è evidente, poiché i neri e i latini, in particolare le madri e i loro figli, hanno maggiori probabilità di trovarsi senza un tetto entro la fine di settembre.

 


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