Coronavirus, operatori multati perché distribuivano cibo ai poveri: “Vietato creare assembramenti”

La denuncia dell’associazione Eco dalle Città: 400 euro di multa a chi distribuisce gratis il cibo invenduto dei mercati

Multati mentre distribuivano cibo gratis, per violazione del decreto di contenimento da coronavirus perché “non si attenevano al divieto di assembramento”. E’ accaduto ieri a due sentinelle dell’associazione Eco dalle Città. L’associazione è impegnata da diversi anni nella distribuzione di cibo invenduto a parrocchie e centri sociali e la sua attività è diventata indispensabile. In questi giorni nei quali il mercato di Porta Palazzo è rimasto chiuso, Eco dalle Città si è organizzata insieme ai due giovani di origini marocchine del progetto “Porta Palazzo mercato solidale”, lavoratori del mercato che raccolgono anch’essi cibo invenduto del Caat, o pagandolo di tasca propria a basso prezzo, per ridistribuirlo nel quartiere.

La distribuzione avviene quindi, in questi giorni, insieme: al mattino si raccoglie ai mercati generali di Grugliasco e poi si distribuisce il contenuto del camion, circa una tonnellata e mezza quando a pieno carico, con alcune tappe previste e organizzate (come la parrocchia di Falchera, i Bagni di via Agliè, il Cecchi Point). Quella di ieri è stata invece, se così si può dire, una tappa imprevista: i due giovani del carretto solidale di Porta Palazzo si sono fermati alle case popolari di via Maddalene, in zona Regio Parco, e in pochi minuti parecchie persone che avevano bisogno sono accorse per cercare di avere un po’ di cibo, mettendosi ordinatamente in fila. Poco dopo, però, è arrivata la polizia municipale: multa di 400 euro, cifra prevista dal decreto sulle restrizioni, ai due operatori di Eco dalle Città, Giulio Baroni e Luigi Crea, per assembramento non autorizzato. Una questione che riporta al centro il tema della gestione dell’emergenza e dei tanti appelli per la riapertura del mercato di Porta Palazzo.

 

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