Il coronavirus e le affermazioni “no sense” del Consigliere comunale di Trieste Tuiach sui gay in relazione al Covid-19.
Quello che state per leggere non è un pesce d’aprile, ma sono le reali dichiarazioni fatte su un post social dell’ex pugile.
Nel mentre questo virus si espande fino a diventare una pandemia a livello mondiale, Fabio Tuiach sostiene di esserne immune in quanto etero con figli e cristiano.
L’ex “Lega” e “Forza Nuova”, attualmente indipendente al gruppo misto, in passato aveva già attaccato le persone LGBTQ+ e si pensava avesse finito le scuse per farlo e invece…no.
Dopo il pastore americano Rick Wiles, il rabbino israeliano Meir Mazuz e il prete cristiano Steven Andrew secondo i quali, la colpa per la diffusione del Coronavirus sia dei gay, anche in Italia abbiamo chi si associa a tali affermazioni.
Fabio Tuiach, infatti, tramite la sua pagina facebook sostiene e condivide quanto era stato detto dai tre “signori” citati sopra.
Anche per lui, se il Covid-19 si è impossessato di tutto il mondo, è colpa degli omosessuali e dei gay-pride.
Coronavirus e le affermazioni di Tuiach:
io sono etero, con figli e cristiano.
Per questo sono immune e i gay no.
E lo sarà anche Trieste!
L’ex pugile Fabio Tuiach, non ha perso l’occasione per attaccare ancora una volta la comunità LGBTQ+.
Quello che ha scritto sul suo profilo social viene riportato anche dal sito “gayburg“.
Ringrazio, inoltre, anche la mia amica Manuela Del Gallo per avermi fatto notare la notizia che avevo visto solo di sfuggita.
Tornando a noi, come mostra lo screen che trovate in fondo all’articolo, il consigliere comunale di Trieste ha voluto far sapere che lui è immune al Covid-19 in quanto etero con figli e cristiano.
Secondo Tuaich, infatti, il virus si è diffuso per colpa degli omosessuali e dei gay-pride.
Chi ha tale orientamento sessuale, chi partecipa a determinate manifestazioni e chi difende il popolo LGBTQ+ è un peccatore e verrà punito contraendo il coronavirus.
Inoltre, Tuiach, ha voluto precisare che con il Vescovo di Trieste ha pregato per eliminare la città da tali peccati e salvarla dal virus.
Il post sul suo profilo social è stato scritto prima che il virus diventasse una pandemia a livello mondiale.
Ovviamente, però, mentre il consigliere comunale scriveva ciò e pregava insieme al Vescovo, i contagi a Trieste e in tutto il Friuli Venezia Giulia aumentavano.
Più di cinquecento, infatti, sono i casi attualmente registrati e sessanta i deceduti a causa del Covid-19 nel capoluogo di regione.
Pertanto, è verosimile ipotizzare, che Trieste non sia rimasta immune al coronavirus e che i contagiati e i deceduti non siano solo gay o persone che difendono i diritti LGBTQ+.
Quando tutto questo sarà finito, ci piacerebbe non dover più leggere e commentare esternazioni di questo genere.
Nel frattempo, e nel nostro piccolo, non possiamo far altro che stringerci virtualmente al dolore di tutte quelle persone che hanno perso i cari per via del Covid-19 e che stanno combattendo il virus.