Altro che lockdown: più della metà degli italiani al lavoro

Il lockdown non ha fermato oltre la metà degli italiani. Secondo l’Istat il 55,7% dei lavoratori continua a recarsi in ufficio o in fabbricaÈ quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto a fine marzo.  Analizzando le attività economiche dell’industria e dei servizi privati “sospese” e “attive”, sulla base del calcolo di addetti per ciascun settore, l’Istat ha rilevato una forte divisione territoriale. Le restrizioni prese per contenere la diffusione del Coronavirus hanno, infatti, bloccato più i lavoratori al Nord che al Sud. Continue reading


Economia e crimini di guerra: il capitale getta la maschera

“Lì dove cresce il pericolo, cresce anche ciò che salva” (Friederich Holderlin)

Ci aspetta un bagno di sangue.
In tutti i sensi.
In un mondo che si intendeva pacificato, se non per contrasti locali e distorsioni dovute a dittatori e scelte errate o mirate di qualche deus ex-machina individuato di volta in volta con Trump o Putin, siamo tornati, grazie alla pandemia da Covid-19, a leggere titoli e articoli che parlano di guerra e di “economia di guerra”. Come si è già detto, però, ad aggirarsi per l’Europa e per il mondo, in realtà, non è il fantasma del virus, che pure contagia e uccide, ma quello della catastrofe economica del modo di produzione attuale. Continue reading


Gli “sprechi” erano le nostre vite

Siamo arrivati, quando questo articolo uscirà, al terzo mese italiano del mondo del COVID-19. In tutto il mondo i numeri dell’epidemia vanno avanti: quando scrivo quest’articolo – 29 Marzo 2020 – i numeri delle persone risultate positive ai test per l’individuazione del virus risultano essere 92.472, i deceduti 10.023 ed i guariti 12.384 nella sola Italia;[1] nel resto del mondo rispettivamente 681.706, 31.734 e per i guariti non trovo fonti certe.[2] Continue reading


Il disinvestimento nella sanità degli ultimi 10 anni

La lunga stagione della privatizzazione in Italia ha inizio alla fine degli anni 80, con la svendita del patrimonio industriale pubblico (primo atto del paladino della UE, Romano Prodi come presidente dell’IRI), l’ affermazione della cosiddetta flessibilità del lavoro (legge 24 giugno 1997, n. 196, governo Prodi I) fino alle privatizzazioni su vasta scala, dalle telecomunicazioni, alle ferrovie, l’energia elettrica, ecc.. ma anche settori come la sanità e la scuola non sono stati risparmiati e oggi, i danni di questa politica sono lampanti e sotto gli occhi di tutti. Continue reading


PERCHE’ UN BLOCCO IMMEDIATO DELLE BOLLETTE LUCE E GAS?

Una breve riflessione in vista del Rent Strike-Assemblea Nazionale di cui qui sotto il link all’evento:
https://facebook.com/events/s/rentstrike-assemblea-nazionale/523046448358925/?ti=as

Perché chiedere il blocco immediato delle bollette di Luce e Gas durante l’emergenza coronavirus? Continue reading


NON CI BASTANO LE BRICIOLE

✯Da più di un mese ci sono persone che non ricevono lo stipendio o hanno perso il lavoro ma sono comunque costrette a pagare affitti, spese e bollette. Continue reading


LA MISERIA UCCIDE PIÙ DEL COVID-19

Conte parla d’intervento senza precedenti,con lo stanziamento di 400 miliardi alle imprese il Presidente del Consiglio ci tiene a precisare che lo Stato c’è e mette la sua potenza di fuoco nell’economia. Ma questa non è altro che una truffa ai danni della collettività, tutti sanno, nel Governo, che le grandi imprese non restituiranno un solo euro del prestito ricevuto mentre le banche potranno scaricare sullo Stato i titoli spazzatura accumulati nelle loro pance. Continue reading


Amazon alza i prezzi, non controlla la qualità e non vende solo generi di prima necessità. Ma è proprio indispensabile?

Basta essersi spinti una volta fino al supermercato per averlo notato: a circolare per le strade semideserte delle nostre città in questi giorni sono soprattutto i corrieri. Quelli che portano a domicilio i nostri pasti, e quelli di Amazon.
I rider sono spesso stranieri, pagati a cottimo e in giro in bici; gli altri lavorano per aziende più strutturate, legate alla filiera dell’ecommerce. Continue reading


Dipendente Amazon a TPI: “Lavoriamo senza guanti e mascherine. L’azienda non fa nulla per proteggerci”

La replica dell’azienda: “Impensabile chiudere 2 giorni gli stabilimenti per sanificarli. Mascherine e guanti? Li forniamo solo a chi è a meno di 1 metro di distanza da un collega”

Che cosa sta succedendo nel gigantesco magazzino Amazon di Castel San Giovanni? Il più grande nodo di logistica italiano (sono quattro in tutta la Penisola) dell’azienda di Jeff Bezos rispetta le indicazioni di sicurezza per proteggere i lavoratori dal diffondersi del Coronavirus? La struttura è un hub da 100 mila metri quadrati di superficie che si trova in provincia di Piacenza, a una manciata di chilometri dall’Oltrepò Pavese, e ha 1.600 dipendenti a tempo indeterminato. Opera in una zona decisamente strategica, nel cuore del Nord Italia. Se si ferma questa struttura, per pacchi e pacchetti consegnati ovunque e a qualsiasi ora (o quasi), sono guai. Continue reading


750 MILIARDI ALLE IMPRESE, BRICIOLE AGLI STAGIONALI

Con il Decreto Salva Imprese il governo vanta le straordinarie misure adottate per far fronte all’emergenza #coronavirus. Ben 400 MILIARDI di euro di sostegno alle imprese, che si vanno a sommare ai 350 miliardi del Decreto #CuraItalia, per un totale di 750 MILIARDI di euro.
Parallelamente le cifre stanziate per gli ammortizzatori sociali per tutti quei lavoratori che vivono di lavoro povero, tra questi gli stagionali, sono LE BRICIOLE. 9 miliardi di euro sono i fondi destinati all’#indennitàCovid19. Continue reading


CHIUDERE FABBRICHE E MAGAZZINI RIAPRIRE I MERCATI CONTADINI

Invitiamo a leggere e a diffondere il seguente Comunicato congiunto delle reti territoriali che aderiscono al Movimento Genuino Clandestino

CHIUDERE FABBRICHE E MAGAZZINI, RIAPRIRE I MERCATI CONTADINI

In queste settimane di emergenza, tra le varie (e contraddittorie) misure adottate per contenere la diffusione di Covid 19 abbiamo visto chiudere senza troppi preamboli e nel nome della sicurezza sanitaria gran parte dei mercati contadini di tutto il paese. Continue reading


La nuova centralità della working class in tempi di coronavirus (e le scritture per raccontarla)

Negli ultimi due mesi, la working class sembra avere riconquistato una visibilità sui media e una centralità nei discorsi che non aveva da molti anni. L’emergenza coronavirus ha riportato in auge questioni come le condizioni di lavoro, le nocività in fabbrica, il rapporto tra lavoro e salute, tra diritto del lavoro e medicina… La forma presa dal dibattito è stata quella della querelle su quali produzioni bloccare e quali no, quale voce si dovesse ascoltare di più, quali interessi dovessero prevalere. Continue reading


I fattorini sono doppiamente esposti al Coronavirus

Per quanto il mondo possa diventare incasinato, l’unica certezza è che avremo ancora bisogno di corrieri per consegnare la pizza. Questa era la visione del videogioco di successo dello scorso anno “Death Stranding”, in cui un fattorino corazzato trasporta pacchi da un bunker all’altro in un’America post-apocalittica. L’attuale epidemia di coronavirus Covid-19 è una sorta di conferma di questo scenario. Mentre le persone rimangono rinchiuse in casa in auto-quarantena, sia per scelta che con la forza, l’occasionale piacere colpevole di ordinare cibo è diventato un’ancora di salvezza.

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CHIUDERE IL SERVIZIO? NO! RENDERLO SICURO? MACCHE’! PAGARTI UNA VOLTA CONTRATTO IL COVID-19? PARLIAMONE… FIRMATO GLOVO

L’avidità e l’ipocrisia delle grandi piattaforme del food delivery non ha limiti. Neanche in una fase di drammatica emergenza come quella che in questi giorni stiamo vivendo.

Mentre viene imposta la chiusura di tutte le attività economiche ”non essenziali”, i giganti della gig economy non si fanno problemi ad ottimizzare il profitto sperando nell’indifferenza dei più, mettendo così a rischio la salute dei loro stessi lavoratori e clienti.
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Taranto: tra veleni e virus niente di nuovo

9 maggio 2020

Un medico di base della città pugliese ci parla della situazione della sua città, tra i miasmi dell’Ilva e la malagestione dell’epidemia.

AUDIO:
https://archive.org/download/ror-200509_1158-1222-Taranto/ror-200509_1158-1222-Taranto.ogg

FONTE: http://www.ondarossa.info/newsredazione/2020/05/taranto-veleni-e-virus-niente-nuovo