“..le difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro potrebbero accompagnarsi gravi tensioni a cui possono fare eco il manifestarsi di focolai di espressione estremistica “.
“…strategica valenza preventiva volta ad evitare che in eventuali ulteriori momenti di tensione sociale “.
Le parole usate per descrivere l’operazione dei ROS, coordinata dalla procura di Bologna, che ha portato all’arresto e le perquisizioni in casa di 12 compagne/i il 13 maggio 2020 sono chiare: la prima è stata pronunciata dal ministro dell’Interno due giorni prima dell’operazione, la seconda è quella dei Carabinieri che hanno portato a termine gli arresti.
Insomma il messaggio è chiaro ed è rivolto a chi non è disposto a rimanere inerte di fronte a questa realtà: occhio ad alzare la testa ora che i tempi si faranno cupi, attenti a pretendere condizioni di vita migliori o giustizia sociale perché preventivamente ve la faremo pagare.
Così le lotte per chiudere i CPR, come quelle anti-carcerarie dell’ultimo periodo rappresentano spine nel fianco di uno Stato che pur definendosi democratico ed antifascista non esita a tenere in vita dei lager per gli stranieri irregolari, galere sovraffollate o a sedare con veri e propri massacri proteste dei carcerati.
Dunque nel pieno di un’emergenza sociale, ed anzi proprio perché siamo in questa situazione, si procede con una costosa operazione, da parte di istituzioni incapaci di garantire la salute pubblica della popolazione, ma ben capaci invece di uno stretto controllo sociale ed azioni repressive.
Sappiamo bene che queste fasi possono cambiare nome, e che tra giallorossi o gialloverdi non c’è da fare il tifo per nessuno, ma che soltanto organizzandoci potremo cambiare lo stato di cose presenti, ed è per questo che ora più di prima è il momento giusto di prendere le cose che riteniamo necessarie.
In questa situazione l’unica cosa da fare è dare solidarietà, che non sia solo passiva bensì attiva, a chi è stato colpito dalla macchina repressiva, solidarietà che non si può limitare soltanto alle parole ma che va estesa anche a gesti concreti.
Tutt Liber
Liber subito !
Progetto Scintilla Rimini
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