Tag Archives: scritte

Cesena. “No al coprifuoco”, la protesta vergata sui muri

28 novembre 2020 – Cesena. C’è qualcuno che non sopporta più dover rientrare a casa entro le 22, non poter vedere amici a casa o non andare a prendere un caffè sedendosi al bar.  E la maniera più plateale per comunicarlo è stato scriverlo su un muro, accanto al ponte dell’ipercoop. Un muro che attira molta attenzione, perché sotto scorre la via Emilia e perché la zona è particolarmente frequentata. E’ quello che solitamente un gruppo di tifosi del Cesena lo usa come megafono per sostenere o criticare la squadra.

In questi giorni è spuntata una scritta contro il coprifuoco imposto per arginare gli spostamenti notturni e limitare i contagi da covid. “Il capitalismo è il virus – si legge – no al coprifuoco”.

FONTE: https://www.cesenatoday.it/cronaca/no-al-coprifuoco-quando-il-malumore-si-trasforma-in-vandalismo-la-protesta-vergata-sui-muri.html

Milano. Scritte contro coprifuoco, governo e Regione Lombardia

Apprendiamo dai media mainstream

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“No al coprifuoco” e insulti a Fontana sui muri di Saronno

SARONNO. 23 10 2020 – “No al coprifuoco”, “Prima il coprifuoco poi la rivolta”, “Violiamo il  il coprifuoco” sono alcuni dei graffiti realizzati, con vernice spray rossa, la notte scorsa sui muri cittadini.

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Milano, imbrattata sede Aler: BASTA SGOMBERI!

Stefano Bolognini (Casa e Politiche sociali)

Apprendiamo dai giornali locali del 16 luglio 2020 che è stata imbrattata la sede Aler di Milano, la società regionale che gestisce le case popolari e che non ha interrotto il suo triste lavoro di sgombero delle case occupate neanche durante il “blocco” per il Covid19.
Sull’edificio di Viale Romagna qualcuno ha lanciato vernice contro muri e finestre e scritto “basta sgomberi” sul marciapiede.

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/vandalizzata-sede-aler-1.5326499

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FONTE: https://ilrovescio.info/2020/07/21/milano-imbrattata-sede-aler/


Imola. E se le parole si trasformassero in pietre?

Nel mese di marzo 2020, nella città di Imola (BO), sono apparse diverse scritte che inveivano contro lo Stato di Polizia e contro l’obbligo a restare chiusi in casa, agli arresti domiciliari democraticamente “volontari”.

Qualche settimana dopo che sui social e sui giornali bravicittadini ed esponenti vari della politica locale si struggevano per la rabbia e la violenza espressa da quelle scritte nonché per il deturpamento dei preziosi muri della città, siamo statx fermatx (in maniera abbastanza ridicola, tipica delle forze dell’ordine imolesi) nelle consuete passeggiate in barba ai divieti e quel giorno, oltre all’ennesima multa son saltate fuori le notifiche.

Le indagini, ancora aperte, ci appioppano, in merito alle scritte di cui prima, istigazione a delinquere, istigazione a disobbedire alla legge, deturpamento e imbrattamento, vilipendio della repubblica e delle forze armate, violenza o minaccia a corpo politico e l’avvio di un procedimento per foglio di via.

Al di là di chi può aver fatto le scritte, al di là della nostra colpevolezza o meno, non possiamo che sorridere pensando a chi continua ancora, e speriamo indisturbatx, a infrangere la quiete. Non ci sembra assurda l’accusa di Istigazione per questi fatti, anzi, in fondo cos’altro mai dovrebbero fare delle scritte che esprimono odio nei confronti di tutto ciò che rappresenta Ordine?

Non ci sentiamo quindi preoccupatx od offesx davanti a simili accuse perché ogni volta che ci esprimiamo, in testi scritti o sussurrandoci burlesquamente idee nell’orecchio, ci sentiamo e siamo Delinquenti. E se qualcunx, parlando con noi o assaporando un testo da noi prodotto, dovesse mai sentirsi istigatx, beh, propaganda ben fatta!

Tra l’altro, dopo pochi giorni dalla notifica, hanno continuato ad apparire manifesti di saggia manodopera (di questi tempi senza copisterie, immaginiamo) che recitavano più o meno: OBBEDIENZA NON È RESPONSABILITÀ stanno distruggendo le nostre vite con la tecno socialità e la militarizzazione delle strade facciamo sì che non manchi la rivolta. Sicuramente il leit motiv dell’andrà-tutto-bene, gli arcobaleni e il restiamoacasa non hanno attecchito su tutta la popolazione della città, forse l’ondata di multe e denunce, intimidazioni, inseguimenti non hanno spento la voglia di esprimersi.

Come non eravamo ligi al Dovere prima, non lo siamo adesso e mai lo saremo.
Ci vediamo al mare, fase due, tre o sticazzi!

due viandanti in tempo di covid, cofàtt, coddèt?

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FONTE: https://infernourbano.altervista.org/imola-italia-e-se-le-parole-si-trasformassero-in-pietre/


L’agitprop della pandemia. Poster, sticker e graffiti da tutto il mondo

28 aprile 2020, da https://it.crimethinc.com/2020/04/28/lagitprop-della-pandemia-poster-sticker-e-graffiti-da-tutto-il-mondo

Per avere un’idea di come gli anarchici e i ribelli stanno rispondendo alla pandemia di COVID-19 e a tutte le prese di potere autoritarie che lo accompagnano, abbiamo raccolto immagini di poster, sticker e graffiti da Austria, Brasile, Cile, Francia, Germania, Grecia, Italia, Messico, Slovenia, Spagna e Stati Uniti. Li presentiamo qui, tradotti e accompagnati da note. Dai loro un’occhiata per trovare nuovi slogan e nuove immagini da adattare all’ambiente in cui ti trovi.

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Ospedale di Rovereto: scritta contro i tagli alla sanità.

ROVERETO. 7 aprile 2020. Davanti all’ospedale. La scritta è chiara, non ci sono dubbi. Dal grazie al personale sanitario che sta affrontando con dedizione e impegno oltre ogni limite l’emergenza Coronavirus all’accusa nei confronti della classe politica che ha tagliato i fondi alla sanità. Non c’è alcuna rivendicazione nella scritta ma il messaggio politico c’è tutto. Contro chi è indirizzato? Contro le scelte fatte dal governo nazionale e locale (attuali o pregressi che siano) che hanno comportato una riduzione negli impegni di spesa per la sanità e che ora si sono trovati ad affrontare un’emergenza sanitaria che ha causato centinaia di morti in Italia. Una corsa contro il tempo alla ricerca di fondi da investire in strutture ed ospedali da campo nei quali operano incessantemente medici e infermieri, personale sanitario e non, in condizioni difficili con poco personale a disposizione impegnato in turni massacranti. Un grazie a loro «ma non scordiamo chi ha tagliato la sanità».

Da https://www.giornaletrentino.it/cronaca/rovereto/sotto-accusa-per-i-tagli-alla-sanit%C3%A0-1.2311421